E stasera forse ho bisogno di scrivere di me,di una ragazza come tante ma con l'inferno dentro e desiderante il purgatorio,non il paradiso..
Magari avessi desiderato quello ma alla fine sarebbe stato troppo scontato,infondo alla fine mi sono resa conto semplicemente che la mia casa,la mia vera casa è il caos,ma soprattutto che non sempre sono in grado di prendere una sola strada ma che il più delle volte preferisco quelle intermedie perché a volte il nuovo fa paura e il passato ti segna.
Stasera non so spiegare precisamente come mi sento bene o male?
Io direi che sto,nel senso non sono in grado di sbilanciarmi più di tanto,dire che sto bene è esagerato ma anche dire che sto male lo è,alla fine in questo momento non mi manca nulla,l'unica cosa che desidererei in questo esatto istante é sentirmi nuovamente importante per qualcuno,essere abbracciata all'improvviso,conversare fin quando non ho più saliva con qualcuno,ricolorare ciò che mi circonda con qualcuno..
Ma sono arrivata anche alla conclusione che questo qualcuno di cui parlo debba essere proprio io,alla fine in tempi avversi stare bene con se stessi è la vera e propria salvezza.
In serate come queste mi sono sentita nuovamente trasparente agli occhi di tutti,sento dire quella ragazza è bella,quell'altra ha un bel fisico,quella mi fa impazzire e a volte mi verrebbe di alzare il dito come a scuola e chiedere ed io? Io conto qualcosa per qualcuno?
Ho imparato semplicemente che a volte nella vita non bisogna contare per nessuno se non per se stessi.
Ad oggi stimo la persona che sono diventata,stimo la sua forza,la sua testardaggine ma stimo soprattutto il suo coraggio perché anche dinanzi alle giornate di pioggia ha deciso di cacciare l'ombrello più resistente che aveva e di scendere ed affrontare quello che nessuno al momento può comandare,il TEMPO.
A quella persona ad oggi auguro solo una cosa,auguro di ritornare a stimarsi ogni giorno di più,perché lei,sì proprio lei,è diversa;
Ed è anche vero che l'essere diversi costa,costa caro,ma l'omologarsi costa di più.
