Capitolo 2

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Il bar dove di solito ci rilassiamo e ci raccontiamo tutto è a due passi da casa sua, ma due passi sono troppi per noi. Si, una delle mie "qualità" più spiccate è la pigrizia, perciò ci avviamo con la macchinetta come al solito. Una volta entrati, dopo aver salutato Fabrizio e sua moglie (i proprietari), avvistiamo immediatamente il nostro tavolino preferito nel solito angolo. Vediamo un gruppo di quattro ragazzi che si dirigono verso di esso, così io e Victor ci lanciamo uno sguardo e senza parlare ci capiamo al volo, con passo spedito ci dirigiamo verso il NOSTRO tavolino. Non ci posso fare nulla, se una cosa la voglio la ottengo, sono fatto così.

Victor <<Ahhh mi è mancato questo posto!>> Dice mentre si siede con aria un po' spavalda. Mentre il quartetto di ragazzi si allontana sbuffando.

Io <<Già, come ai vecchi tempi!>> credo che non sia passata neanche una settimana dall'ultima volta.

Victor <<Christian, come mai in questi giorni non ti sei fatto vivo? Per caso hai deciso finalmente di accettare di lavorare con tuo padre per l'estate? O sei stato male?>>

Io <<Ma sei impazzito? Ho una vita per lavorare, ho tutto quello che mi basta! Un tetto e un piatto di pasta>> riecco emergere la mia pigrizia...

<<Sei il solito nullafacente del cazzo>> dice ridendo a gran voce.

<<Ha parlato l'altro mantenu...>> un vocione mi ha interroto, e da un lato sono contento, perché quando io e Victor cominciamo a dirci parole non la finiamo più. Ma ogni "stronzo", "bastardo" equivale a un ti voglio bene di una persona normale.

Fabrizio<< Ciao ragazzi, da quanto tempo! Vi porto il solito? >>

Io <<Si grazie Fabrí due macchiati>>

Victor <<Nel mio fagli il cuoricino!>>

Fabrizio <<Certo! Come devo fare con voi due! >>così si allontanò ridendo. Come si può essere seri con due soggetti del genere d'altronde? Mi guardai in giro ma ci sono le solite facce, dopo un po' di silenzio tra me e Victor, eccomi a fissare il vuoto e a pensare a lei...

Victor <<Dicevamo... Allora come mai non ti sei fatto vivo in questi giorni stai provando la carriera da latitante? Non saresti male secondo me>> distolsi lo sguardo dal vuoto e mi misi a ridere, come mi solleva il morale lui non lo fa nessuno, sfido qualunque essere umano di uscire con Victor e non ridere neanche mezza volta!

Io <<No scemo, diciamo solo che non mi andava... Avevo solo bisogno di stare un po' solo>>

Victor<<opss, qualcuno qui ha problemi di cuore... Come va con Giulia? >>

Riesce a leggermi la mente... O cosa?

Io <<Emmm... Cambiamo discorso che è meglio>>

Victor << no bello, voglio sapere tutto dall'inizio alla fine!>>

Io<<Mmm va bene, ma solo perché sei tu>>

Victor<< dai racconta! Sono curioso! >>

Io<< allora è da... >>

Riecco Fabrizio ritornare in men che non si dica con i nostri due caffè

<< ecco a voi ragazzi, 2 e 40 come sempre>> dopo una mini lite per chi doveva pagare, ofrii io e Fabrizio si allontanò con le monete

Victor<<Oggi Fabrizio, è più rompi palle del solito, dai continua la tua storia!>>

Io<<Non c'è nulla da dire, da quando Giulia è partita in vacanza non mi considera minimamente, mentre lei è sempre nei miei pensieri. Ieri non mi ha risposto neanche al buon giorno e alle chiamate che le ho fatto...>> dissi mentre aprivo le bustine di zucchero

Victor << Che bastarda!>>

Io <<Non ti permettere è sempre la mia ragazza! >> si, sono iperprotettivo, con le mie cose, e lei è mia! La amo nonostante mi sta facendo soffrire ultimamente.

Victor << stai calmo amico, ma secondo me non è giusto che ti tratti in questo modo, ha un ragazzo d'oro e ti tratta così? Bhe non sarai un ragazzo d'oro di 24 carati, forse placcato, ma comunque non ti meriti questo! >> disse con quella risata da stupido

Io<< Victor ti fai sempre più squallido eh! Comunque forse hai ragione... >>Una volta finito il caffè Victor aprì il suo pacco di Merit, prese una sigaretta, se la mise in bocca e l'accese con il clipper che gli avevo regalato io la settimana scorsa.

Victor <<Hai provato a parlarle di questo? E le hai detto come ti senti?>> disse mentre espirava il fumo

Io<< ma sei stupido o cosa? Se non mi risponde! >> saranno le troppe canne che si fa...

Victor <<Ah già! Avevo dimenticato>> disse con la solita risata da rimasto

Io << non so davvero cosa fare, aiutami tu amico mio>>

Victor <<lasciala! Morto un papa se ne fa un altro! >> molto incoraggiante come sempre...

Io<< sei impazzito? Non butterò sei mesi di storia nel cesso per questo! >>

Victor <<E cosa hai intenzione di fare? Se neanche ti risponde al cellulare? >>

Io<<Questa notte avevo pensato di raggiungerla sabato.... >>

Victor<< E sarei io il folle? È a 2 ore di macchina da qui! >>

Io<<lo so... >>

Victor<<Sentiamo un po è come avresti intenzione di arrivarci? In macchinetta? Per l'anno prossimo io dico che ce la farai>>

Io<< No mi sono informato e ci si può arrivare anche in treno! E io voglio andarci>>

Victor << È una cosa al quanto folle lo sai vero? È domani sabato, lo hai già detto ai tuoi? >>

Io<< No lo farò oggi pomeriggio appena torno a casa! E il biglietto lo farò domani lí in stazione>>

Victor<< E non mi dici niente? Non posso lasciarti solo, sei il mio migliore amico cazzo! Verrò anche io! >>

Io <<veramente? Sono contentissimo! >> gridai, mi alzo per abbracciarlo, tutti ci guardano come se fossimo dei pazzi, ma chi se ne frega, forse lo siamo davvero.

Victor<< Per quanto avevi intenzione di restare li? >>

Io<< che dici di un paio di giorni? >>

Victor <<va bene e dove avresti intenzione di dormire?

Io<< vediamo se c'è qualche bed and breakfast libero ma per sicurezza ed evitare di finire sotto un ponte mi porterò la tenda da campeggio>>

Victor << va bene pazzo, ma che ne dici di andare a casa a dirlo ai nostri genitori sono le sono già le 5 e 15 p.m. >>

Io<< si credo sia una buona idea, andiamo>>mentre mi alzo, i miei occhi danzano dalla felicità, ma non so bene il motivo. Perché avevo un amico del genere o perché dopo una settimana l'avrei rivista? Anche se la cosa mi metteva un po d'ansia...

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