STORIELLA N. 1

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Decisero di festeggiare la notte di San Silvestro lontano dalla città,lontano dal casino,senza gli amici,senza televisore...loro due soli.
Caricate in macchina le valigie con il necessario per un paio di
giorni,salutarono le famiglie e partirono alla volta della montagna,ridendo felici della loro prima gita fuori porta.
L'autoradio a tutto volume con la loro musica preferita e lo scenario spettacolare di pinete e cime innevate attorno a loro,permetteva di affrontare con più serenità quel viaggio quasi tutto in salita;nella vecchia 126 il riscaldamento funzionava male ma loro si erano attrezzati con sciarpe,guanti e cappellini e nonostante il freddo facesse uscire il fumo dalle loro bocche,il tempo era bello e Mara non aveva neanche dovuto montare le catene.
La meta da raggiungere era un minuscolo paesino sperduto tra i
monti,in cui la famiglia di Igor,da generazioni,possedeva una piccola casetta per le vacanze.Per tutti gli amici suoi e dei suoi fratelli,rappresentava il ritrovo per ogni occasione in cui ci fosse
qualcosa da festeggiare:Capodanno,PasquettaFerragosto piuttosto che un compleanno.Ad esempio Mara era stata ospite un paio di
volte in occasione di qualche pranzo di famiglia...e una volta
proprio per il compleanno di un amico...ma all'epoca lei e Igor non stavano ancora assieme. Questa sarebbe stata la prima volta che avrebbe dormito in quella casa...e anche la prima volta che ci andavano loro due soli!

Partirono presto,in modo da arrivare nel pomeriggio,cosicché sarebbe stato ancora chiaro da permettergli di accendere i contatori dell'acqua e della luce e prendere la legna per la stufa...ma quella dannata strada con mille curve non finiva più e quando arrivarono era già l'imbrunire.

Quando si arrivava alla mitica casa in montagna,c'era una sola cosa da fare:respirare a fondo l'aria pura e assaporare la sensazione di pace che emanava quel luogo incontaminato.

Mara scese dall'auto e come ogni volta,salutò la vallata spettacolare che si trovava proprio di fronte casa,stiracchiando
le braccia e inspirando l'odore dei pini...Ma questa volta c'era
qualcosa di diverso,l'impressione che le diede quel luogo era
diversa...non sapeva esattamente di cosa si trattasse,ma la
respinse subito aiutando il suo ragazzo a scaricare le provviste
dalla macchina.

La casa era strutturata su tre piani,ma il piano terra fungeva
soltanto da rimessa e percorrendo la scala esterna che
portava al piano superiore,dov'era collocata la zona giorno,la sensazione di disagio aumentò.
Quando si richiuse la porta alle spalle,l'assalì la convinzione di
essere osservata...
...Non era mai stata lì fuori con il buio...forse era questo a suggestionarla...
"si,era senz'altro quella la motivazione"si disse con un'alzata di spalle senza riferire nulla di ciò che aveva pensato ad Igor.
Quando finì di sistemare le provviste in cucina lui aveva già
acceso lo stereo e cominciato a prodigarsi per accendere il fuoco
nella stufa a legna.La maggior parte dei ramoscelli che Igor trovò nella cesta della legna accanto alla stufa erano un po'
verdi,ma aveva precedentemente controllato nella rimessa e non ce n'erano altri...quelli sarebbero dovuti bastare...
Avrebbe giurato che fosse un gioco da ragazzi,ma la legna non
prese fuoco e decise di scendere in cortile a cercare una bombola del gas per preparare la cena.Alla stufa ci avrebbe pensato l'indomani!

Purtroppo fuori era buio da un pezzo e loro non avevano pensato di portarsi una pila...Maledizione,non si vedeva un accidente!!

Risalì le scale deciso a riprovare con la stufa,già convinto che senza altra legna secca non ce l'avrebbe mai fatta e improvvisamente preoccupato di passare la notte al freddo...Caspita...non aveva neanche pensato a quella eventualità!
Entrò in casa esclamando:"Non trovo una bombola e se la legna
non prende stasera non si cucina e in più moriremo congelati!!"

La casa non era molto grande,ma ugualmente difficile da scaldare e poi era inverno,erano in montagna...e tutto ciò che avevano era un mucchietto di ramoscelli.
La sensazione funesta tornò ad invadere la mente di Mara:era buio,faceva freddo,si trovavano in una casa sperduta tra le montagne,lontana dalla civiltà ed erano anche senza telefono.
Per rilassarsi inserì nello stereo il cd con i canti degli Yogi dell'Himalaya che amavano tanto...eppure in quel momento,quella musica,invece di tranquillizzarla,la inquietò...
Provò a non pensarci per non andare in paranoia,però ogni ombra che vedeva le faceva sgranare gli occhi.
Non si accorse neanche che il suo fidanzato era uscito dalla cucina e confidando che stesse pensando a come risolvere la situazione,cominciò a rollare una canna di marijuana.

TRE STORIELLE SURREALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora