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«Beh, siamo comunque simili con le nostre diversità.»
«Già...»
«Secondo te, che punizione avremo?»
«Credo ci faranno fare una bella pulizia nelle varie aule della scuola.»
[...]
«Credo sia giunto il momento di andare via. È quasi ora di pranzo. -afferma il maggiore - il piccolino potrebbe aver fame.»
«P-piccolino? Senti, abbiamo la stessa età, non chiamarmi più così!.. Però sì, ho abbastanza fame, andiamo.»
Entrambi scoppiarono a ridere.

I due, con le loro biciclette, pedalarono fino a casa di Jungkook.
«I miei genitori sono via per lavoro. Puoi entrare.»
«Wow, la tua casa è immensa. Posso vivere qui con te?» Chiese il maggiore, scherzando.
«Beh, perché no?»
«Jungkook, lo sai, devo stare con mia madre, non è possibile...»
«Ah, vero.»

Poco dopo, Taehyung iniziò ad ammirare un quadro appeso alla parete, che raffigurava un musicista.
«Sai Jungkook, mio padre era un importante violinista. Avrei tanto voluto imparare quest'arte da lui, ma ero troppo piccolo per praticarla. Mi è rimasta solo la passione per la musica classica, e, per il momento, mi basta.»
Affermò il maggiore, con le lacrime che segnavano il suo viso.
Con il minore che lo abbracciò all'improvviso.

∘I Need u - Taekook∘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora