Capitolo 2

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Prepariamo le scenografie di background in due stanze separate e, mentre Normani sistema le luci, suddividiamo i vestiti e le modelle. Shawn lavorerà con Ally, Alexa e Lucy, mentre io lavorerò con Camila e Dinah.
Dopo neanche un'ora sono già dietro l'obiettivo e comincio a scattare foto a Dinah, la sprono ad essere più provocante e inizialmente si mette a ridere.
"Dai Dinah, lo so che non sei una modella e che non ti senti a tuo agio, ma cerca di essere un po' sciolta, più provocante, sensuale,  sembri veramente un tronco...".
"Oh, questa poi... Laur vorrei vedere te, con questi tacchi e questo vestito. No, dico, ma mi hai vista? Mi sta facendo da seconda pelle, è talmente stretto che fatico respirare. Adesso capisco perché le modelle sono tutte anoressiche e portano tutte la taglia 38... se aumentano di peso rischiano di morire per mancanza di ossigeno. Che tortura! Meno male che ho scelto legge... non fa proprio per me questo mestiere!", sbuffa sonoramente, alzando gli occhi al cielo.
"Tesoro, secondo me, sei stupenda!", interviene Normani facendole l'occhiolino, mentre è intenta a sistemare un riflettore.
"Dinah, seriamente, abbiamo poco tempo... hai finito di lamentarti...", la riprendo. 
"Lo, tranquilla ci penso io!", interviene Camz andando a parlare direttamente con Dinah.
Io rimango a bocca aperta. Non avevo ancora visto la mia migliore amica indossare l'abito di scena è veramente bellissima. Sono ancora troppo presa da Camila, che non mi accorgo che Dinah è già pronta, e con il suo solito tatto me lo fa notare.
"Laur, dopo di me tocca a Camila e potrai sbavare quanto vuoi, mentre la fotografi! Ora possiamo procedere per favore? Vorrei levarmi questo coso al più presto e tornare a respirare!"
"Dinah! Io non sto sbavando! Sei sempre la solita...", sbotto arrossendo.
Dinah, non cambierà mai, è una campionessa nel farmi fare figure di merda. Guardo verso Camila e la vedo ridere divertita... ho sempre adorato il suo sorriso. Scuoto la testa per svuotarla da questi pensieri scomodi e riprendiamo il lavoro.
Devo ammettere che dopo l'aiuto di Camila riesco a fare a Dinah delle foto magnifiche. Non ho la più pallida idea di cosa le abbia detto, ma ha funzionato. Sempre lei, la costante della mia vita, meno male che c'è! Ora tocca a Camila. Indossa uno stupendo vestito di Armani, che lascia ben poco  all'immaginazione, è veramente stupenda. Mi nascondo dietro la macchina fotografica e comincio a scattare con frenesia catturando ogni sua più piccola espressione. Con lei c'è un'intesa impressionante, c'è sempre stata. Non occorre che le dica niente, io mi avvicino o mi allontano e lei sa già che posizione ed espressione voglio... d'altronde, quando ancora la fotografia era il mio sogno, per anni è stata la mia modella,
Continuo a fotografare lei e Dinah per diverse ore, ci siamo fermate solo per mangiare qualcosa. Abbiamo quasi finito, mancano gli ultimi modelli. Per concludere il servizio ci vogliono foto di loro due assieme.
"Ragazze lo so che siete stanche, ma ci siamo quasi. Per finire il servizio ci vogliono foto di voi due insieme. Gli ultimi due vestiti sono molto provocanti, tipico standard D&G... quindi per rendere giustizia a questi abiti non bastano delle semplici foto, ci vuole un po' di scena...".
"E che cosa avresti in mente Lo?", mi chiede Camila non capendo dove voglio arrivare.
"Beh, lo so di chiedervi troppo, ma ci vuole un po' di passione, trasporto, come se voi due foste innamorate... non intendo niente di volgare ovviamente, ma dagli sguardi e dai i tocchi che vi scambierete dovrò percepire quel coinvolgimento, quella complicità che fa emozionare".
"Wow Laur, fammi un po' annusare quella bottiglia?",
"Perché DJ, è solo acqua".
"Non credo proprio, secondo me è Vodka liscia", ribatte mettendosi a ridere, cerca di riprendersi per poi continuare con le sue banali scuse.
"Laur, per quanto io voglia bene a Mila, non riuscirei mai a guardarla in quel modo... quello tutto sesso e passione come lo chiami tu... magari con Normani la cosa sarebbe diversa...".
"Scordatelo tesoro, io odio essere fotografata e lo sai! Non esiste proprio che io mi faccia fare delle foto che poi vedrà mezzo mondo... sorry... comunque ti amo tanto anche io", urla Mani, da dietro il telone di sfondo intenta a sistemare dei cavi.
Camila comincia a ridere trascinando dietro anche Dinah. L'unica che rimane interdetta sono io.
"Lolo, effettivamente non mi sento di darle torto. Io ed Dinah siamo amiche da tanto, ma onestamente anche io non sarei così spontanea a fare quello che ci chiedi... con lei non ho tutta quella complicità che servirebbe... quella stessa complicità che ho con te ad esempio", afferma Camila diventando seria.
Le sue parole mi colgono impreparata. La mia espressione confusa fa ridere di nuovo tutte e due le mie amiche. E continuo a non sapere cosa pensare. A cosa si riferiva Camila?
"Scusa Camz, vuoi dire che con me sarebbe diverso?".
"Sì, sarebbe molto diverso. Avanti Lo non fare quella faccia, noi due ci conosciamo da una vita ormai, sappiamo come muoverci, senza oltrepassare i limiti... sempre più spesso ci completiamo le frasi a vicenda, più complici di così si muore".
Non so perché, ma il mio viso è diventato completamente rosso. Non riesco a contenere l'imbarazzo. Per celare il mio stato d'animo e le emozioni che provo in questo momento, mi rifugio dietro l'obbiettivo, fingendo di controllare lo zoom. Cerco di respirare e regolarizzare il cuore che, inspiegabilmente, batte all'impazzata. Dopo qualche minuto mi riprendo come se niente fosse.
"Ok, quindi cosa suggerite di fare?".
"Semplice genio, adesso vai nel camerino e ti metti uno dei due vestiti rimasti poi le foto con Mila le fai tu!", esclama Dinah indicandomi lo spogliatoio.
"E chi scatta?", le chiedo messa alle strette.
"Io ovviamente... tanto di là abbiamo già finito!", esclama la voce di Shawn, arrivandomi alle spalle.
Mi sa che non ho tante alternative. Incrocio lo sguardo di Camila, mi sorride dolcemente ed in un attimo mi rilasso. Come ci riesce? Qualsiasi cosa mi preoccupi, le basta sorridermi ed io mi calmo e non penso più a niente se non a lei. Lei è sempre lì al mio fianco, nella mia testa. Mille domande spuntano nella mia mente, ma non le assecondo.
Sorrido a Camila e poi mi vado a preparare. Cerco di sgombrare i miei pensiero, ma più ci provo e più mi assalgono.
"Ehi Lolo, perché sei così turbata? Cosa ti preoccupa?", la voce di Camila mi fa sobbalzare.
"Gesù, mi hai spaventato...".
"Scusami non era mia intenzione. Allora, me lo dici? Cosa c'è che no va?".
"Niente Camz... è solo tutta sta faccenda della tipografia, noi che dobbiamo correre... rifare ogni cosa... probabilmente è solo stress".
"A volte dimentichi che ti conosco meglio di me stessa... non sai dire le bugie Lo... non a me... non ci sei mai riuscita", replica inchiodando il suo sguardo al mio.
Immediatamente lo distolgo quasi avessi paura che mi leggesse dentro. Cavolo Lauren, ma che ti prende? È Camila.
"Camz, non so che dirti... è un po' che mi sento strana, irrequieta e non so neanche io il motivo... e diciamo che questa cosa non mi aiuta".
La mia migliore amica si avvicina mettendosi di fronte a me. Mi sorride prendendomi le mani fra le sue.
"Adesso ascoltami Lolo, ti ricordi cosa dice sempre mi padre?".
"Una cosa alla volta", annuisco finendo la frase.
"Esatto, proprio così. Ora pensiamo ad una cosa per volta. Ti ricordi quella messa in scena che abbiamo fatto in seconda liceo, per far ingelosire quella ragazza che ti piaceva tanto... come si chiamava?".
"Ashley".
"Sì esatto, proprio lei. Ora andiamo la fuori e facciamo esattamente quello che abbia fatto quella volta, solo che invece degli occhi di Ashley, ci sarà l'occhio dell'obiettivo di Shawn. Sarà semplice, io conosco te, tu conosci me. Vedrai in un'ora riusciremo a finire e a mandare il lavoro in stampa. Fidati di me", mi dice accarezzandomi la guancia.
"Sempre", ribatto, tremando per il suo contatto.
Ma che cavolo mi sta succedendo? Perché il mio corpo reagisce così ai tocchi di Camila? Non era mai successo in tutti questi anni. Deve essere solo un po' di influenza, vedrai che non è niente.
Usciamo dal camerino vestite e truccate e ci dirigiamo nello studio. Lo sfondo e la musica sono cambiati. Normani e le altre sono già lì, che ci aspettano pronte a godersi lo show. Se è questo quello che vogliono... questo è quello che avranno, penso tra me e me.
"Coraggio Camz, facciamogli vedere che cosa sappiamo fare", le sussurro all'orecchio.
"Ci sto... anche se qualcuno potrebbe ingelosirsi", un sorriso malizioso compare sulle sue labbra.
Faccio un rapido cenno a Shawn e il nostro spettacolo inizia. La musica comincia a rimbombarmi nelle orecchie, ed in un attimo il mio corpo si scioglie. Camila è di spalle, le mie mani si posano sui suoi fianchi, li stringo dolcemente e con una leggera pressione l'attiro verso di me. Lei si appoggia facendo combaciare i nostri corpi. La sua testa cade all'indietro sulla mia spalla e, chiudendo gli occhi, sospira. Il mio sguardo scivola sulle sue labbra, ed una improvvisa voglia di assaggiarle mi assale. Il suo braccio mi cinge il collo obbligandomi e sfiorarle le labbra, tremo a quel contatto. Ormai non sento né la musica né i click frenetici della macchina fotografica. L'unico rumore che sento è il battito del mio cuore e i nostri respiri in affanno. Camila si gira difronte a me allacciando le sue braccia al mio collo e continuo a guardarla mentre lei guarda verso Shawn. Dio, come vorrei baciarla in questo momento. Scuoto la testa, cercando invano un barlume di lucidata. La sento strusciarsi su di me e l'eccitazione sale. Lauren ritorna in te! È Camila, la tua migliore amica... ma che cavolo stai facendo? Mi gira intorno e ora ci troviamo schiena contro schiena intente a guardare l'obiettivo. Mi inginocchio. Le prendo la mano come per farle una strana riverenza, lei mi sfiora i capelli e me li tira leggermente obbligandola a guardarla negli occhi. Il suo azzurro è più intenso. Sento che potrei annegare in quel oceano. Si abbassa con il viso fino ad un centimetro dalle mie labbra, e con una carezza mi fa alzare mettendomi le braccia attorno alla vita, e stringendomi forte. Ora sono io che le tiro leggermente i capelli e la obbligo a guardarmi. Oddio, sento che sto impazzendo. Ci giriamo attorno per l'ennesima volta e adesso è lei dietro di me. Lentamente mi accarezza le braccia per tutta la loro lunghezza, fino ad arrivare al mio viso... la sua carezza mi gira il volto verso il suo. Sento il suo respiro caldo sulla mia bocca. Appena le sue labbra sfiorano lei mie, sentiamo degli urli di approvazione sovrastati dalla voce di Shawn.
"Laur, Mila, ho una sola parola: magnifiche... siete state talmente coinvolgenti che mi stavo eccitando! Ora controllo subito gli scatti, ma credo che sia decisamente quello che ci serviva".
Le parole di Shawn, mi arrivano dritte come una secchiata di acqua gelida.
Mi allontano subito dalla mia migliore amica e cerco di riprendere l'uso delle mie facoltà mentali. Per una frazione di secondo incrocio lo sguardo di Camila, e quello che vedo mi confonde, vedo i suoi occhi brillare di una luce che non avevo mai visto prima e ciò mi spaventa. Mi sento a disagio... in imbarazzo, per quello che provo adesso e per quello che ho provato durante tutto il servizio fotografico. Ma cosa mi succede? Non ho il tempo di perdermi in mille domande che l'umorismo di Dinah e Normani mi riporta alla realtà.
"Ehi Laur, fortuna che c'eri tu a fare le foto con Mila, io non avrei mai potuto toccarla in quel modo, mi sarebbe venuto troppo da ridere... Senza offesa Mila!", esclama DJ divertita.
Mani le tira una gomitata facendola smettere di ridere.
"Dinah, onestamente anche a me sarebbe scappato da ridere! E poi non l'avrei mai fatto, sei pur sempre la ragazza della mia amica", replica Camz senza il minimo risentimento.
"Ben detto Mila. Poi dolce amore della mia vita, se tu ti azzardavi anche solo a pensare ad una cosa del genere, per te sarebbe stata la fine... sciopero del sesso ad oltranza mia cara!", sbotta Normani con un tono di superiorità.
Improvvisamente scoppiamo tutti in una fragorosa risata, e tutta la tensione accumulata nella giornata e soprattutto nell'ultima ora se ne va, lasciandomi finalmente respirare.
Come aveva predetto Shawn, gli scatti sono stupendi, e non ci rimane che impaginare e mandare tutto in tipografia.
In un paio d'ore riusciamo a finire tutto e a mandare in stampa la rivista. Non so come, ma siamo riusciti nel nostro intento.
Festeggiamo con qualche bicchiere, forse qualcuno di troppo, dopodiché saluto tutti e mi rintano nel mio ufficio a pensare.

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Hey,ecco a voi il secondo capitolo. Spero che la storia vi stia piacendo. Torno a studiare,a domani. Baci

My Best Friend,My Everything // CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora