Takes Time To Love

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Ebbene sì, avete letto bene, cari amanti di Vogue!
Posso già percepire le vostre lacrime amare e i vostri cuori spezzati mentre posate gli occhi sul titolo di questo articolo doloroso.
Il verde e il blu NON si abbinano.
È ora di ammettere una volta per tutte che questi due colori sono incompatibili distruttivi, orripilanti se messi insieme.
Il blu oscura ogni sfumatura brillante del verde, e quest'ultimo toglie tutto il mistero intrigante che circonda il primo. È palese.
So che sarà difficile per molti di voi accettarlo e, soprattutto, mettere in pratica questa totale bocciatura di due dei colori più amati di sempre, ma è necessario!

Louis soffiava sopra il suo tè caldo mentre con la mano libera reggeva una rivista trovata sul tavolo. Aveva storto il naso per tutta la lettura dell'inizio di quell'articolo superficiale e noioso. O perlomeno ai suoi occhi, quelli di uno che non aveva mai badato alla moda.

Nemmeno riusciva a capacitarsi di come un magazine come Vogue fosse potuto finire nella cucina del suo ragazzo, l'uomo più sciatto di tutto il mondo.
Proprio in quel momento, ad esempio, era davanti ai fornelli con solo una canottiera rossa e dei boxer striminziti indosso.
Non che a Louis dispiacesse il panorama, sia chiaro.

"L'hai letto questo articolo?" chiese il castano, quando il ragazzo si girò verso di lui con due pile di frittelle perfette tra le mani. Erano le cinque del pomeriggio e non era di certo la merenda ideale, ma a nessuno dei due sembrava importare. Il biondo fece spallucce, facendo il giro dell'isola della cucina per sedersi accanto a Louis.
"No, è... roba del mio coinquilino." rispose con la voce ancora un po' tesa. Louis non poté evitare di sentirsi fiero di sé quando notò che era merito suo.

"Ma poi che titolo è Verde e blu? MAI PIÙ? È una delle cose più imbarazzanti che abbia mai letto." ridacchiò, posando la tazza per prendere la rivista con entrambe le mani.
C'erano scatti presi da alcune sfilate di moda in cui le modelle indossavano capi d'abbigliamento delle due tonalità odiate dal giornalista, con alcune croci rosse intorno e qualche parola significativa presa direttamente dall'articolo e riscritta in grassetto ai lati.
Era oggettivamente un editing piacevole da guardare, questo Louis glielo doveva concedere.

"Non ti piace ma continui a leggerlo, eh." borbottò il ragazzo poiché Louis non gli stava prestando attenzione. Addentò un pezzo di frittella nervosamente.
"Dai Alan, questo tizio si chiama Harry Styles. Styles. E lavora per una rivista di moda!" quando notò il nome del giornalista alla fine dell'articolo, rise a crepapelle battendo anche una mano sul tavolo. "Non è esilarante?" chiese, asciugandosi le lacrime con una mano mentre guardava Alan continuare a mangiare in silenzio.

"Va bene, va bene. Lo tolgo di mezzo. Sembri un cucciolo in cerca di coccole." lo prese in giro, sporgendosi verso di lui per stringergli una guancia tra due dita e poi stampargli un bacio nello stesso punto. Louis adorava sentire la pelle sbarbata sotto le sue labbra.
Chiuse la rivista e la lanciò direttamente sul bancone della cucina, proprio accanto al piano cottura, rivolgendo un enorme sorriso ad Alan.

"Così va già meglio." sorrise a sua volta il biondo, lasciando la forchetta al lato del suo piattino e girandosi per baciare Louis nell'incavo tra la spalla e il collo.
Louis lo spinse via giocosamente e iniziò a mangiare le sue frittelle mugugnando quando il retrogusto di vaniglia fece scoppiettare le sue papille gustative come fuochi d'artificio.

"Queste non le hai fatte tu." asserì Louis, coprendosi la bocca poiché stava ancora masticando. Di solito era più educato, lo giurava.
Alan si pulì la bocca con un fazzoletto e portò nel lavello il suo piattino. Sospirò e "Dovresti avere più fiducia in me." mormorò, poggiandosi con i palmi delle mani sull'isola della cucina per guardare Louis dritto negli occhi.

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