Capitolo 4.

13 1 0
                                    

MIKE
"Amori miei." Dice mia madre mentre entra in auto.
"Ciao Mà." Risponde mio fratello, mentre io alzo il volume della musica per non sentire altre parole false uscire dalla sua bocca. È insopportabile il modo in cui finge un bene che non prova. Non si interessa se abbiamo mangiato, se ci siamo lavati, se il lavoro va bene, se riusciamo a pagare l'affitto. Una madre non si comporta come lei.

"Mike, questo pantalone è orrendo." Mi dice indicando il mio levi's nuovo.
"A me piace, importa questo." Rispondo in modo freddo.
"Sei acido come tuo padre." Mi dice mentre si aggiusta la collana di perle.
"Lascia stare mio padre, meglio essere acido che freddo e senza sentimenti come te." Dico.
Mio fratello resosi conto che la situazione sta degenerando inizia a parlare delle sue cose con mia madre. Non so come fa ad avere una conversazione così normale con lei. Non so come fa a guardarla negli occhi e non provare schifo, rancore, odio.

Non si può perdonare ciò che ha fatto. Il male che ha causato a mio padre. Il male che ha causato alla famiglia. È una donna senza sentimenti. Non prova pena o compassione per nessuno. Solo per se stessa. A volte mi chiedo con quale coraggio riesce a guardarsi allo specchio e non farsi schifo da sola.

Mentre sto affondando in questi brutti pensieri ricevo un messaggio. È Matias, il mio migliore amico.
"Coglione, quando vieni a trovarmi un po'? Ho bisogno della tua compagnia. E poi una vacanza non ti farebbe male."

Io e Matias siamo cresciuti insieme, in un piccolo quartiere di strada, insieme ad altri ragazzini e ragazzine. All'età di 15 anni ci siamo trasferiti e ho dovuto lasciare tutti i miei amici. È stato l'allontanamento più brutto. Mi manca quel quartiere ogni giorno. Non sarebbe una cattiva idea andare da Matias. Distrarmi da questa merda. Allontanarmi da mia madre, dalla solita routine. Ho un bisogno pazzesco.

"La settimana prossima parto." Affermo io, avvisando mio fratello e mia madre.
"Dove vai?" Rispondo all'unisono.
"Quartier Crystal." Dico.
"Cosa vai a fare li?" Chiede mia madre.
"Vado da Matias." Affermo.
"Quanto tempo hai intenzione di restare?" Chiede mio fratello.
"Fin quando non finisco i soldi." Rispondo ridendo.
"Che simpatico." Dice mia madre.
Abbasso il finestrino e lascio che l'aria mi penetri nelle narici. I capelli svolazzano e mi sento finalmente sereno. Il pensiero di rivedere i miei amici, la gente con cui sono cresciuto mi entusiasma.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 28, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Questione di attimi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora