Capitolo 11

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Esco velocemente cercando di non farmi seguire da Alessandro,avevo gli occhi gonfi e rossi ed un leggero mal di testa.

Decido di indossare gli occhiali da vista per far placare leggermente il fastidio,prendo la giacchetta dalla borsa e la poggio sulle spalle camminando sola verso una panchina vicino l'entrata del cinema.

La macchinetta di Eva doveva essere parcheggiata il vicino ma non riuscivo a vederla,lei è Zine erano sicuramente già andati via. Prendo il cellulare dalla borsa, c'era un sms da Eva "Siamo andati via,Ale ti cercava,bacio",ed un paio di chiamate perse di Alessandro.

Blocco il cellulare e lo butto sul fondo della borsa.

Quel film mi aveva fatto riflettere davvero tanto,avevo paura,paura dei tumori,mi aveva portato via la mia prima migliore amica ,mia sorella,la mia compagna di banco delle elementari,Elena se me era andata troppo presto! riflettevo su tutto questo e le lacrime mi ricavano il viso,pensavo amche all'amore,quello vero,ed avevo capito che Alessandro per me non era un semplice amico.Il suo sorriso me lo sognavo di notte. Anche i suoi occhi, anche i suoi capelli... insomma sognavo lui. Mi immaginavo che mi prendesse in braccio, in mezzo alla strada e mi baciasse così, senza preavviso e davanti a tutti. Mi immaginavo di indossare la sua felpa preferita. Mi immaginavo di camminare accanto a lui, diciamo come sempre, ma mano nella mano. Mi immaginavo di guardare un film insieme, sbaciucchiandoci qualche volta e ridere senza un qualche motivo. Mi immaginavo di guardarlo dritto negli occhi, al bar davanti a una tazza di cioccolata, e di sussurargli quanto lo amavo e lui faceva lo stesso. Immaginavo noi due stesi sul letto, a fare l'amore. Eppure potevo solo immaginare nella mia stupida testa e sognare di notte o ad occhi aperti dato che si vedeva palesemente che lui era ancora legato a Shanon.

Ad interrompere le mie riflessioni fu proprio Alessandro.

Si avvicina a me senza dire nulla,mi poggia le mani sulle ginocchia e si abbassa piegando le ginocchia

"Che hai?" Mi sussurrò

"N-nulla"

Mi solleva il mento,e mi guarda per pochi secondi fisso negli occhi

"Perché piangi"dice scostandomi i capelli dal viso

"Il film.."dico abbassando lo sguardo

Alessandro mi asciuga le lacrime,sorride ed alzandosi in piedi esclama "dai andiamo a mangiare qualcosa"

Mi alzo in piedi,annuisco e lo seguo.

Saliamo sulla moto,avvolgo le mie braccia intorno alla sua vita,poggio la testa sulla sua spalla.Il suo profumo mi tranquillizzava,o forse era lui.Piú lo guardavo,piú m'innamoravo.Con lui mi sentivo davvero benissimo,era uno dei pochi ragazzi che riusciva a mettermi a mio agio semplicemente guardandomi.

Dopo circa 10 minuti in moto arriviamo in un parco,era totalmente deserto c'era solamente una piccola panineria.

Mi siedo su una panchina ed Alessandro va a prendere qualcosa da mangiare.

Esco lo specchietto dalla borsa per guardare in che condizioni ero,sistemo un po' il trucco e subito vedo ritornare Alessandro con due panini ed una coca in mano.

"sono stato abbastanza veloce?"

"Non c'era nessuno vero?"

"No ahah ne ho presi due prosciutto ,formaggio e pomodori,va bene?

"Sisi,va benissimo,ho troppa fame"

Mangiamo i panini,ci scambiano ogni tanto qualche parola e qualche sorriso e dopo aver finito ci spostiamo su un muretto sedendoci uno di fronte all'altra.

"Beh dovevamo parlare giusto?" Esclama Alessandro inclinando leggermente la testa

"Tu dovevi parlarmi" dissi facendomi seria,non sapevo cosa aspettarmi

"Dai non é nulla di che"dice tranquillizzandomi "Tra qualche giorno inizierò il tour,sono solo 4 date, una é quella di Milano"

"mi stai chiedendo di venire ad un tuo concerto?"

"A Milano era ovvio che saresti venuta,io..io vorrei..."

"Parlaaaa"

Sospira ed esclama "TU VIENI A NAPOLI CON ME"

"N-Napolii?😍 dissi con un sorriso a 360 gradi

"Si,ti piacerebbe venire? Magari andiamo dai tuoi parenti"

"Si oddioooo,mi piacerebbe da morire" "il 25 Maggio era anche il mio compleanno magari mamma con questa scusa ci fa restare un po' in più"

"Sarebbe bellissimo,non sapevo come chiedertelo,Poi mi fa piacere stare con te"

arrossisco e mormorò un timido "anche a me piace"

ALESSANDRO'S PROV

Non ero ancora riuscito a capire se ad Elisa piacevo o meno. Stranamente non avevo il coraggio di provarci con lei,mi imbarazzava,é una ragazza bellissima e molto dolce.

Magari a Napoli riuscirò a capire cosa prova,se prova qualcosa, per me...

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