A/a:
Prima di iniziare ci tengo a riferirvi che non sono ancora riuscita a controllare gli errori in questa storia quindi mi scuso in anticipo.
Poi... questa storia ho cominciato a scriverla dopo aver ascoltato una canzone (che da il titolo alla FF) di un gruppo Finlandese, i Nightwish e se volete ascoltarla prima di iniziare a leggere o durante la lettura vi lascio qui il link:
https://www.youtube.com/watch?v=Kmiw4FYTg2U
In fine... avevo un solo finale per questa FF (quello che troverete in questo capitolo) ma una mia amica mi ha bellamente consigliato di scriverne un altro perché non "potevo fare la stronza" e... beh, vedrete perché ahahaha.
Detto ciò... buona lettura, fatemi sapere se vi è piaciuta.
La sensazione più difficile e facile al contempo da descrivere è quella della morte, soprattutto se la vita ti viene strappata per un'azione che hai o no commesso.
Se ti innamori della persona sbagliata o meno, se colui che è geloso decide di vendicarsi oppure no.
Con me non è finita bene, un'amore proibito e non corrisposto ed un uomo geloso che tutti conoscono come Dracula, anche se il suo vero nome è Vlad III di Valacchia o conosciuto anche come Vlad Țepeș in Rumeno: Vlad l'Impalatore.
La sensazione di morte e rinascita come non morto è terribile.
Non volevo morire e mi sono dovuta aggrappare al suo braccio per bere il suo sangue e diventare come lui per sopravvivere.
Mi hanno dato un siero in modo da poter vivere alla luce del giorno per farmi pesare meno la mia esistenza eterna, immortale.
Un dono diceva lui, una condanna penso tutt'ora io.
Innamorata della mia migliore amica che risultò essere una doppelganger della ex moglie del grande Vlad.
Se già di per sè amare una donna nel diciannovesimo secolo non era visto di buon occhio, amare la doppelganger della ex moglie del potente Vlad era una condanna.
Condanna che appunto mi è costata cara.
Sono morta nel diciannovesimo secolo e non sapendo cosa farmene di un'esistenza immortale ho cominciato a studiare le scienze, matematica, chimica e fisica per cercare una cura per quella che sono.
Non volevo morire dandomi fuoco, tagliandomi la testa o piantandomi un paletto nel cuore, volevo solo invecchiare come facevo quando ero umana.
Dovendo pur dare un senso alla mia esistenza sono diventata CEO della L-Corp, compagnia di quelli che divennero i miei genitori adottivi, i Luthor.
Mi ritrovai con un fratellastro, Alexander Luthor, che diede di matto per cercare di donare agli umani dei super poteri in modo da contrastare i vampiri più violenti, quelli che ancora creavano scompiglio nel mondo.
Esistono ancora cacciatori di vampiri e per fortuna evitano quello che gli umani definiscono "Il peggio", ovvero una trasformazione di massa o uno sterminio di massa da parte dei vampiri.
Mi ero trasferita da quella che era la mia casa, Londra, a Metropolis ed ora sono a National City.
Oltre a lavorare come CEO nella mia compagnia lavoro in un'università non molto distante dalla mia sede.
Mi occupo delle materie scientifiche ma anche di letteratura e storia.
Ed è dove mi trovo ora, a cercare di trasmettere un po' di conoscenza ed interesse a queste persone che fissano i propri schermi del computer e cellulari al posto di prestare attenzione... e poi pretendono di passare gli esami.
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While Your Lips Are Still Red
FanfictionUn piccolo sorriso, un cenno del capo e poco dopo non c'era più, sparita dietro la porta dell'aula. Sicuramente non era Mina Murray ma è incredibilmente affascinante, genuina e pura. Chiudo gli occhi e mi poggio contro lo schienale della sedia. Nien...