𝖘𝖜𝖊𝖊𝖙 𝖇𝖚𝖙 𝖕𝖘𝖞𝖈𝖍𝖔 ||𝘛𝘢𝘦𝘩𝘺𝘶𝘯𝘨×𝘙𝘦𝘢𝘥𝘦𝘳||

𝖈𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔¹

"Svegliati , va a dare le medicine a tuo nonno"

E ricomincia la solita routine, forse
Ti alzi dal letto, molto ma molto piano, cercando di mettere in moto tutti i tuoi muscoli affinchè possano supportarti anche oggi e ti trascini fino a quel buco che chiamate bagno
Quella sottospecie di stanza,forse poco più di due metri quadrati di squallide piastrelle che un tempo erano bianche e ora invece sono un giallo scuro
Ti siedi sulla tazza mentre osservi il vuoto, riflettendo

Ma ne vale davvero la pena di vivere in questo schifo ?

Questa domanda te la poni tutti i giorni tutto il giorno, senza mai darti una risposta certa, in alcuni momenti la risposta è si, in altri no, in pratica stai solo aspettando il miracolo divino che dia una svolta alla tua vita
Solo nei momenti in cui sei con tuo nonno e/o con il tuo "fidanzato" non ci pensi a quanto la tua vita non abbia un vero senso
Vivi per servire gli altri, sei diventata una schiava ormai, tutto il rispetto del mondo a chi lo fa per vivere, ma non è la cosa che fa per te, soprattutto perchè non sei nella condizione tale di dover farlo per vivere
Forse vivi per farlo, perchè non ci sarebbe nient'altro da fare
Cominci a pensare alla tua vita, se così la puoi chiamare e osservi il muro gonfio per ľumidità dietro il lavandino, mentre un mille piedi passa velocemente sulla parete

Che schifo

"Senti reginetta di sto cazzo , ti vuoi muovere? Esci da sto bagno che io a differenza tua, ho da fare invece di occuparmi di un vecchio in fin di vita"

Anche tua sorella e le sue continue grida sono ormai routine per te
Ma questa volta ti sei stancata, o almeno, ogni giorno ti stanchi sempre di più e quindi ogni giorno le fai qualche dispetto, giusto per passare la giornata, ti odia comunque e le cose non cambieranno

Prendi il rotolo della carta igienica, consumato per metà, lo strappi quasi tutto e lo butti nel water in modo che lei non ne abbia

"Prego miss Sud Corea, entri"
Dici a Nancy facendo un inchino
Non ti rivolge nemmeno uno sguardo ed entra, pestandoti quasi un piede

Prima di andare in cucina, al piano di sotto, passi a salutare il tuo nonno materno

"Ciao belľinfusto"
Gli dici regalandogli un sorrisone

"Buongiorno principessa, sei sempre più bella"

"Grazie nonnino"
Vi abbracciate a lungo, come se fosse il vostro ultimo abbraccio, e sinceramente ogni giorno che passa hai sempre questo timore
Ormai è anziano, bisogna vivere alla giornata, non si sa mai quando la luce dentro di lui si possa spegnere, si spera il più tardi possibile

"Dai vado a farti una mousse di frutta, tu fai la tua ginnastica nel mentre, ti devi mantenere in forma"

"Agli ordini comandante"

Il nonno
Che eroe
L'unica presenza costante nella tua vita che ti è rimasta
Purtroppo per dei problemi avuti in passato, non ha la possibilità di muoversi come una persona normale e la sua ginnastica consiste nel riuscire a stare in piedi per un po, ma ogni giorno che passa, peggiora sempre di più
Tu lo ami, con tutto il tuo cuore, è il tuo confidente, ti fa da padre, madre, fratello, ci è sempre stato per te come tu per lui
Ci siete sempre stati l'uno per l'altro, solo voi due, tu e lui, lui e te
Sei l'unica persona che riesce a fargli fare quello che deve fare senza dover obbligarlo o maltrattarlo

Quando hai preparato la mousse, gliela porti su un vassoietto, cioè in realtà è un semplice tagliere in legno, ma ti piace immaginare che sia un vassoio siccome non ne avete uno

"Monsieur, la colazione è servita, voilà"

Ti stendi nel letto vicino a lui, ogni tre imboccate che gli fai gliene fai fare una da solo

"Principessa vai a lavarti, se c'è quella pelandrona di tua sorella in bagno, mandala via, o se no puoi usare il mio bagno"

Tuo nonno ha un bagno tutto suo, perchè non riuscirebbe ad arrivare fino al bagno comune senza avere un attacco di cuore

"Grazie nonnino"

*

Ora sei tutta bella profumata , e ti senti quasi meglio
Ti metti nuovamente nel letto con tuo nonno, appoggiata con la testa su una sua spalla ma non adagi troppo il peso per evitare che gli faccia male, quelle sue povere ossa fragili
Come ogni giorno, ti racconta una storia nuova, forse qualcuna teľaveva già raccontata, ma non t'interessa, staresti tutto il giorno ad ascoltarlo
A un certo punto ti squilla il cellulare ed è Nicolo

"Nonno se puoi scusarmi un attimo"

Ti fa un occhiolino, perchè lui sa chi è e poi ti fa il gesto di andare

"Hei ciao"

"Ciao T/n"

"Quando torni?"

"Domani mattina"

"Ok"

"Ok"

"Ciao"

Conversazioni intense insomma
Lui è il tuo "fidanzato", ma non lo è realmente, è solo una sorta di copertura, Nicolò per ora a quanto ti ha detto non è interessato a trovare una fidanzata, ma i suoi genitori non credono all'amicizia fra maschio e femmina, quindi per potervi vedere, siete costretti a dire che state insieme. Non che la cosa ti turbi
Del resto, siete molto amici, una spalla su cui piangere ľuno per l'altra, non riuscite a stare distanti
Ti ha sempre aiutata e confortata, a volte gli facevi monologoni sulla tua vita e di quanto vorresti che tuo padre non si fosse mai suicidato o che semplicemente le cose dopo quello fossero andate diversamente
Lui ha una vita compleatamente diversa dalla tua, ľesatto opposto
È molto ricco e i suoi genitori sono presenti, fin troppo, motivo per cui anche lui si stanca della sua vita monotona
È occidentale, precisamente britannico e non è riuscito a relazionarsi molto con gli altri ma a te poco importa
Per te è essenziale quanto tuo nonno, ormai "fa parte della famiglia"

"Scusami sergente, in chiamata, il soldato ha detto che arriverà a meta domani mattina"

"Riposo soldato"

*

Ormai è sera e ognuno sta facendo cena per fatti propri, tu e tuo nonno siete nel letto e state mangiando del ramen istantaneo guardando il telegiornale locale

"NOTIZIA ULTIMO MINUTO, CITTADINI DI YONGIN , BARRICATEVI IN CASA. UN RAGAZZO E UNA RAGAZZA STANNO PASSANDO PER LE VIE DEL PAESE ARMATI E LA POLIZIA LOCALE AL MOMENTO È IMPEGNATA IN UNA GROSSA RAPINA A SEOUL, RIPETO, BARRICATEVI IN CASA. SEGNI PARTICOLARI: IL RAGAZZO HA I CAPELLI ROSSI E LA RAGAZZA INDOSSA ABITI SUCCINTI"

Ma che diamine?