Il pigiama party

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(Non l'ho specificato in precedenza, ma voi sapete parlare in giapponese e un questo capitolo canterete una canzone in italiano. Questa è, appunto la canzone e vi dirò io quando mettere)
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Uscita da scuola, accompagnata da Ochaco, mi sono diretta verso casa per prendere il mio pigiama. Arrivati alla porta Uraraka mi ha chiesto che pigiama avevo intenzione di portarmi e io le risposi che non ne avevo idea.
"Potresti portarti un pigiama intero come il mio!! È il mio preferito, è un espeon!!!!!"
"Espeon è un pokèmon solare come te in effetti..."
"Oh grazie T/n" disse la mia amica con un grande sorriso sul volto.
"Penso di aver scelto! Aspetta qui vado a prenderlo a metterlo nello zaino e poi andiamo."
Lei rispose con un rigoroso OK ed io salii a prendere l'occorrente per il pigiama party.
Quando scesi lei mi guardò curiosa, io le chiesi se volesse sapere quale avessi scelto e rispose con un sonoro SIIIIIII.
"È un pigiama intero, con dei buchi sulla schiena per fai passare le ali... a forma di umbreon."
Lei mi guardò incerta e mi chiese: "Ne sei sicura, è un pokemon così solitario l'umbreon!!"
Mentre parlavamo iniziammo ad incamminarci verso casa di Momo.
"A me piace...per il fatto che sia un pokemon notturno ... e che possa illuminarsi... mi fa ricordare ciò che mi diceva sempre mia mamma quando ero piccola"
Lei mi guardò felice, probabilmente perché era la prima volta che parlavo della mia famiglia, e mi chiese cosa mi diceva di così tanto significativo.
"Quando ero piccola ci fu un periodo in cui riuscii ad essere felice, anche portando questa 'maledizione' con me. In quel periodo riuscivo a controllare abbastanza il mio potere, tanto che potevo aumentarne la potenza a mio piacimento, senza coinvolgere parzialmente le mie emozioni. Mia mamma e mio papà erano gli unici che potevano fissarmi negli occhi, su di loro non aveva effetto il mio quirk. Ogni weekend andavamo in un bosco e volavamo tutti e tre insieme, senza che nessuno ci dicesse niente. Lì mi allenavano a tenermi sotto controllo e a potenziare il mio potere. Una di quelle notti, mentre utilizzavo il mio potere, a quella che adesso è il mio quarto di potenza, i miei occhi divennero fluorescenti. Mia mamma rimase incantata da quella luce e mi disse: " Tesoro mio, quando riuscirai ad accettare completamente i tuoi sentimenti e a controllare il tuo quirk, quella luce, sprigionata dai tuoi bellissimi occhioni, diventerà la guida di una persona che diverrà insostituibile per te, quella persona sarà anche la persona di cui ti innamorerai!!" Era così fiera che subito dopo la abbracciai dicendole: " Ma mamma, se ci sei tu e il papà con me non ho bisogno di qualcuno da amare" a quella risposta lei sorrise e disse che era ora di tornare a casa."
Lei mi chiese confusa: " Allora se potevi controllare il tuo quirk adesso perché non puoi??"
Feci un profondo sospiro e dissi: "Quando ero piccola ero molto più in pace con me stessa di adesso  e avevo qualcuno che mi stava sempre affianco, senza abbandonarmi. Tu non puoi capire cosa significhi passare 10 anni della propria vita nella più completa solitudine, umiliata verbalmente dalle persone che ti stanno attorno" chiusi gli occhi e cercai di tranquillizzarmi.
"Mi dispiace T/s!" Disse, quasi mettendosi a piangere.
"Stai tranquilla, non bisogna scusarsi per qualcosa che è accaduto nel passato, tutto ciò che è nel passato non si può modificare, l'unica cosa che possiamo fare è tentare che non succeda un'altra volta."
"T/n...ma perché i tuoi genitori ti hanno lasciata sola?" Mi chiese Uraraka.
"L-loro non volevano lasciarmi... L-loro sono stati o-obbligati..."dissi sperando che capisse che non era un argomento ben' accetto.
"Beh... io av" Lei, però, non lo capii e prima che potesse continuare la frase le dissi molto apaticamente : "Per favore non parliamo più dei miei genitori almeno che non sia io a intraprendere questo argomento".
Lei disse un flebile ok e si ammutolì, forse pentita di aver prolungato con quel tema, probabilmente pensava che mi fossi arrabbiata.
"Stai tranquilla non sono arrabbiata" la informai con una calma surreale e lei fece un sospiro di sollievo.
Due minuti dopo arrivammo alla casa di Momo, erano già tutti lì.
"Scusa il ritardo" dicemmo io e Ochaco all'unisono.
Momo ci accolse con un sorriso caloroso e disse: "Tranquille, ora che siamo tutti presenti possiamo iniziare la gara!!!!!"
"Gara?" Chiesi non capendo ciò che intendesse.
"Una gara di pigiami cra, vince chi ha il più bello craa!!" Disse Tsuyu.
I maschi entrarono in una stanza e noi entrammo in un'altra.
Mi ero appena accorta che, quando eravamo in spogliatoio, mi cambiavo così velocemente e attiravo
così 'poco' l'attenzione che riuscivo a nascondere le mie cicatrici.... ma adesso??
Quando entrammo nella stanza notai un bagno e mi diressi verso esso, ma qualcuno mi bloccò prendendomi per un braccio.
"T/n-chan non devi vergognarti, per favore, puoi fidarti di noi" disse Mina.
"(Sospiro) Se me lo dici così mi sentirei un mostro a non accettare" acconsentii, sono sicura che dovrò subirmi un sacco di domande.
Appoggiai il mio zaino affianco a quello di Uraraka e mentre ci cambiavamo iniziammo a fare una conversazione amichevole, mi misi con le spalle al muro per impedire che loro le vedessero, il segno più grande della mia debolezza impresso nella mia pelle... ma quando mi tolsi la giacca e successivamente la maglietta sentii un tessuto toccarmi la spalla e venni spinta in modo che la mia schiena fosse alla completa portata di chi mi aveva girato.
E quella persona era colei che stava al mio fianco... Ochaco.
"T/n... QUANDO TI SEI FATTA QUESTE USTIONI???!!!!!" Mi chiese urlando.
"Calmati, sono solo delle cicatrici ormai e quando me le sono procurate non ho sentito dolore." Dissi fermamente.
"Come fai ad essere così calma, dovevano essere ferite gravi!!" Disse Momo che si aggiunse nel discorso.
"Il mio quirk mi permette di essere immune al fuoco ciò non mi fa provare dolore quando ne sono a contatto... quando ero piccola l'esposizione al fuoco non mi creava problemi solo se fosse stato a breve durata, altrimenti si sarebbero formate cicatrici come queste, ma non avrei sentito il minimo dolore."
"E dove ti sei procurate quelle ferite, craa??" Chiese Tsuyu.
"Non sono ancora pronta per dirlo, spero possiate capire" dissi mettendo il mio pigiama con una leggera fatica per colpa delle ali. Mi misi il cappuccio che mi copriva perfettamente gli occhi e mi avvicinai a Ochaco incitandola a cambiarsi e uscii.
Quando aprii la porta cadde per terra Mineta, probabilmente intento a spiarci e dietro di lui tutti i ragazzi, tranne uno, che iniziarono ad arrossire appena mi videro.
Io mi rivolsi a Minoru con fare minaccioso e gli posizionai la mia falce sul collo
"Lo sai... i pervertiti non mi piacciono... la prossima volta che succede... non esiterò a staccarti questo grappolo d'uva che hai al posto della testa" detto questo una voce proveniente dal divano disse:
"SENTITO COMPARSE!!! VE LO AVEVO DETTO CHE NON ERA UNA BUONA IDEA"
Quando fummo tutti presenti la gara iniziò.
Io e Ochaco venimmo giudicate insieme per la similitudine tra nostri pigiami

La ragazza shinigami (Bakugou x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora