CAPITOLO 2

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Mi rinchiusi in camera mia a fare i compiti quando sentii mio papà urlare e sbattere la porta di casa.

Mi affacciai alla finestra e vidi lui che saliva sulla sua macchina e che se ne andava via...

Scesi di corsa le scale e vidi mia mamma inginocchiata sul pavimento a piangere. La abbracciai.

Andai a dormire.

Il giorno seguente non avevo voglia di salutare nessuno a scuola.

Martina: Tutto ok?
Io: Sì

La prof visto che aveva notato che non salutarvi nessuno mi portò fuori dalla classe a parlare.

Prof: Hai bisogno di parlare?
Io: No...

Iniziai a piangere.

Io: I miei genitori si sono separati...
Prof: Vieni qui...

Mi abbracciò e mi fece rimanere con la bidella.

Tornai a casa e vidi la casa vuota.

Io: Mamma cosa è successo?
Mamma: Si va in Norvegia...

Non sapevo cosa fare... Non avrei più rivisto le mie amiche...

Io: O-ok quando si parte?
Mamma: Tra due ore...
Io: Avviso le mie amiche...

Lo scrissi sul gruppo e tutti i miei compagni mi chiamarono per salutarmi a parte una. Gaia, la ragazza più insopportabile della Terra non mi scrisse neanche un ciao...

Quando arrivammo in aereoporto salimmo subito sull'aereo. Mi misi le mie amatissime cuffie beats nere e ascoltai la musica.

Quando atterrammo c'era un taxi davanti all'uscita dell'aeroporto che ci aspettava.

Il tassista era simpatico. Continuava a parlare della sua avventura alle Hawaii con suo figlio.

Dovevamo andare a vivere in una piccola villetta a Trofors. Un piccolo paesino tranquillo in mezzo al nulla.

Quando il tassista si fermò davanti a una casa tutta bianca con un tetto blu ci disse

Tassista: Ecco qui la vostra casa signorine! Vi aiuto a portare le valigie.
Mamma: Grazie mille!

Ci aiutò a portare le valigie nella casa e come prima cosa andai a vedere la mia camera. Era enorme e luminosa!

All'improvviso suonò il campanello...



~Can I Be Close To You?~ Marcus&Martinus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora