Capitolo 5.

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Harry's pov.

"Oh povero illuso" disse prima di fissarmi.

Si avvicinó a me e mi spinse le gambe facendomi rimanere seduto con le braccia aperte siccome erano legate dalle catene.

Si mise a cavalcioni su di me e i suo viso superava il mio. Tiro fuori dalle tette in modo troppo sensuale un coltellino e sgranai gli occhi.

"Non ti faró del male,non ora" disse portando l'arma sui miei vestiti tagliandoli e trappandoli via dal mio corpo.

"Mm mi piace questo" disse scrutando il mio corpo e bassando il contorno dei miei tatuaggi con un dito. Mi morsi il labbro per non ansimare.

Portó le labbra sul mio torance baciando il muscolo alla destra molto e troppo sensualmente. La mia erezione crebbe e lei si strofinó sopra,mi morsi l'interno della guangia.

"Gemi Harry gemi" disse continuando a strofinarsi sul mio sesso.

"Ah" un sospiró abbandonó la mia bocca e lei sorrise soddisfatta. La sua bocca si posó sotto il mio orecchio e dei brividi percorsero la mia pelle. L'impossibilitá di poterla toccare mi stava facendo impazzire e non ce la feci più. Lei si alzó da me e io imprecai visto che la mia erezione non sará soddisfatta da un orgasmo.

"Muoviti vai in bagno e lavati,poi vieni in stanza che ti do i tuoi vestiti e partiamo" disse slegando i miei polsi e le mie caviglie.

"Partiamo dove" dissi massaggiandomi i polsi arrossati.

"Tu lavati che al resto ci penso io" disse spingendomi in bagno.

Andai in bagno e mi spogliai dei pantaloni e mi lavai e non riuscì a non trattenermi. Portai la mia grossa mano sulla mia erezione ancora evidente e lo massaggiai come mi piaceva di più, e lo feci fino a raggiungere il culmine. Mi risciacquai dal segno del mio orgasmo e raggiunsi un asciugamano portandomelo alla vita. Ne presi un'altro e mi massaggiai i capelli tamponandoli.

Tornai in stanza e vidi Diana con dei vestiti in mano.

"Tieni" disse fredda porgendomi un paio di boxer neri,un paio di jeans chiari e una maglia con una felpa. Oddio piú che darmeli li ha scaraventati nel letto. La fissai e lei alzó un sopraciglio.

"Sei sordo Styles?" disse squadrandomi. Non connessi il cervello e feci qualcosa che non mi sarei aspettato da me stesso.

Mi tolsi l'asciugamano di dosso facendolo cadere a terra. Lei scrutó tutto il mio corpo. La vidi arrossire e sgranare gli occhi alla mia vista ma poi si ricompose.

"No,Styles non è oggi il giorno in cui scoperemo" disse incrociando le braccia.

"Non voglio scopare con te" che cazzata. E da quando l'avevo vista che sogno di sbattermela in ogni modo. I nostri sguardi erano di sfida. Lei scosse la testa.

"Haha non farmi ridere ti prego" disse per poi recarsi in bagno.

Cominciai a pensare che sarei dovuto scappare da qua eppure qulcosa mi diceva di restare e di non oppormi. Avevo voglia di capire di più da Diana. Avevo voglia di aiutarla,di farle passare la rabbia e di portarla in una vita migliore.

I miei pensieri furono persuasi dalla sua immagine ch entrava in stanza. Si era messa dei jeans stretti al polpaccio ma con il cavallo basso con appese due bretelle nere. Aveva un crop top bianco corto,che le scopriva la pancia illuminata da un piccolo piercing nero. Alle spalle teneva una felpa grossa a maniche lunge,mentre i capelli erano piastrati e un capuccio nero con scritto 'Bitch' sopra. Portó sui piedi ricoperti dalle air force nere verso di me.

"Muoviti,dobbiamo andare" disse schioccandomi due dita davanti al naso.

"Dove andiamo?" chiesi finendo di mettermi la felpa.

Where is Harry Styles?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora