P. The very first day

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Prologo - The very first day

Non fraintendetemi io amo i miei genitori davvero, penso solo che dovrebbero capire quanto l'andare al campo estivo sia ormai una cosa passata. Era simpatico andarci quando ero più piccola, ma ora? Ora lo odio, lo odio troppo. Ho diciassette anni ed i miei continuano a spedirmi nello stesso identico posto sul lago di Athabasca tutti gli anni. Non mi sono mai trovata davvero bene a passare le estati in questa specie di campeggio ma la cosa che più detesto è il fatto che si conoscano tante belle persone, questo non lo metto in dubbio, e puntualmente quando l'estate finisce ognuno torna per la sua strada ed il resto scompare. Non sono mai riuscita a tenere i rapporti con nessuno per quanto invece volessi farlo.

Il mio nome è Logan e si sono una ragazza nel caso in cui qualcuno possa pensare diversamente, frequento l'Athabasca Summer Camp' da ormai cinque lunghi anni. I laghi in Canada sono stupendi ed i primi due anni era divertente venire qui, una piccola ragazzina fa sempre in fretta a fare nuove conoscenze e ad adattarsi.

Ma ad ogni modo, nuova estate nuova vita. Per me questa nuova vita inizia alla grande, per la prima volta ho potuto raggiungere il campo da sola guidando allegramente la macchina di seconda mano che i miei genitori mi hanno regalato per il mio sedicesimo compleanno. Avevo preparato un soundtrack tutto dedicato alle due ore di viaggio che ho dovuto affrontare per arrivare al campo, ovviamente Iggy Azalea e Katy Perry sono state una parte importante del cd che ho messo su.

Arrivata al lago mi dirigo a passo svelto verso la casetta della direzione e della segreteria, prendono molto seriamente questo posto, potrei addirittura direi che funzioni quasi come un college. Arrivata da Lisa, la segretaria, le domando di darmi le chiavi ed il numero della casetta in cui mi hanno sistemata. Qui all'Athabasca Lake si è divisi in casette che vanno dalle 2 alle 6 persone, sono solamente dei quadrati oppure dei rettangoli di legno con delle piccole finestrelle, non sono niente di particolare ma rendono il tutto quasi rustico e davvero simile ad un campeggio. Lisa mi porge la chiave della casa numero 129 e dopo uno scambio di qualche parola afferro il mio bagaglio e mi dirigo subito verso il mio alloggio.

Ero dannatamente curiosa di conoscere la ragazza con la quale avrei passato circa 3 mesi di pigiama party, speravo solamente che fosse simpatica e non una di quelle ragazze tipicamente bionde e fatte con lo stampino. Di certo non volevo una Alayna LaDonna come compagna di dormitorio. 

Alayna è una ragazza dai capelli lunghi biondi, come se la cosa non fosse ovvia. Era la reginetta del campus il che vi fa capire come qui le cose vadano quasi a gerarchia liceale. Dove trovate Alayna trovate anche Cooper Dwight. E non vi sembra ovvio? E' il bel fusto dell'Athabasca, il ragazzo che tutte sognano. Non ne sono sicura ma credo di aver sentito dire da qualcuno che Alayna e Cooper non stiano davvero insieme ma che si divertano a fare la coppietta popolare solamente per i 3 mesi all'anno che spendono in questo posto.

Questo spiega quanto piccolo sia il loro cervello, non ho forse ragione?

Arrivata al mio dormitorio noto una figura muoversi all'interno, un'ombra nera sfocata che scorgo dietro alla zanzariera ed alla sottile tenda bianca. Busso un istante per poi aprire la porta scricchiolante fatta interamente di zanzariera, la ragazza aveva lasciato la porta di legno spalancata come è tipico che sia in una calda giornata di inizio estate. 

- Hey, tu devi essere la mia compagna di stanza - entro un po' goffamente trascinando dietro di me il mio borsone che poi appoggio al lato del letto libero della stanza, vi erano solamente due letti e dovevo ammettere che ero sollevata dalla cosa, non volevo ritrovarmi in una casetta affollata da sei posti.

Era decisamente il primo anno della ragazza, non l'avevo mai vista ad Athabasca. Aveva dei lunghi capelli che cadevano ondulati, di color castano. Le punte, che tendevano al dorato, andavano pian piano a sfumarsi con il marrone. Gli occhi erano dello stesso colore dei suoi capelli, quasi color cioccolato. Indossava delle scarpe basse nere, dei pantaloni di uno strano rossellino leggermente risvoltati sulle caviglie ed una camicia con delle immagini ripetute. Dal suo aspetto sembrava davvero una ragazza rispettosa delle proprie cose, potrei descriverla come una piuttosto 'seria'. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 22, 2014 ⏰

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