capitolo due

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Dopo un'estate infinita, si ritorna a scuola.
Stessa routine quotidiana, stesse persone, stesse cose.. Appena ripresa da un risveglio traumatico decido di scendere giù in cucina e mangiare qualcosa.

Mia madre non c'è già più, esce presto per lavoro, quasi sempre verso le 6. Mi preparo la mia tazza di caffè e mi leggo un libro.

Appena arrivata in classe vedo le mie compagne che saltano felici di rivedersi, i ragazzi sempre a parlare di cose loro e poi ci sono io, nel posto in fondo vicino alla finestra da sola..

La lezione inizia con le solite e noiosissime frasi del tipo "bentornati, come sono andate le vacanze?" "raccontatemi cosa avete fatto?". Ovviamente io non li degno di uno sguardo, fino a quando non sento aprirsi la porta e vederne entrare la preside con un ragazzo dietro.

Non sono il tipo che è alla disperata ricerca di un ragazzo. Ho perso il mio affetto quando ero ancora piccola e non so più neanche cosa sia l'amore.. non so amare neanche me stessa immaginiamo qualcun altro.

La preside si presenta in tutta la sua eleganza e inizia a spiegare sia a noi che alla professoressa che questo nuovo ragazzo farà parte della nostra classe, visto che è stato bocciato. Mi agito un po' perché l'unico posto libero è quello vicino a me quindi è molto probabilmente che verrà a sedersi qui..

La prof incita il ragazzo sconosciuto a presentarsi alla classe, ma lui con molta nonchalance la ignora e si avvia verso di me. Lei lo richiama e lui ancora più scassato si alza e dice: "Ciao sono Gustav, per gli amici peep, e niente questa è la seconda volta che faccio la terza quindi potrete ben capire la voglia che ho di stare ancora in classe con questa vecchia racchia" subito tutti iniziano a ridere e la prof lo sgrida dicendogli di sedersi. Istintivamente sposto il mio astuccio alla mia sinistra, così sperando di farli capire che non voglio essere disturbata. All'inizio sembrava avesse afferrato ma dopo neanche 10 minuti inizia a fissarmi. Molto scassata dal suo gesto mi giro e lo fisso dritto negli occhi.  Devo dire che quelle gattemorte delle mie compagne avevano ragione, è proprio un bel ragazzo.
Quei tatuaggi gli danno un'aria da duro, ma i suoi occhi, i suoi occhi dicono tutto il contrario. Ritorno in me e con tutta la freddezza che c'è in me gli dico: "La smetti di fissarmi?" lui non sembra proprio intenzionato a smettere così riprendo un grosso respiro e gli dico: "Se non la smetti di guardarmi ti stacco gli occhi e te li faccio ingoiare!". Inizia a ridere e, il suo sorriso mi affascina, rimango lì a fissarlo mentre lui fissa me. Fino a quando finalmente non si decide a parlare. "Lo sai che sei molto carina?" subito imbarazzatissima distolgo lo sguardo da lui e inizio a pensare a queste sue parole.

Durante le altre ore non ha più spiccicato parola con me, men che meno io a lui.. All'intervallo mi sono avviata con il mio pacchetto di sigarette e il mio quaderno dei disegni nell'area del giardino riservata ai fumatori. Mi sono seduta alla mia solita panchina, solo che oggi piuttosto di concentrarmi su uno dei miei soliti disegni, guardavo ancora lui. Stava con quelli di quinta, probabilmente perché da quello che ha detto alla classe è stato bocciato ben due vote. A guardarlo mi è venuta l'ispirazione e inizio a disegnare.

Il resto della giornata è andata bene, appena arrivata a casa ho preso dei leggings e una mega felpa e sono andata a cambiarmi. Come ogni sera, ormai, la ho passata in camera con la musica e i miei disegni. Ancora con la sua frase in testa mi addormento, per la prima volta dopo tanto, ma tanto tempo, se si può dire così, felice.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 18, 2019 ⏰

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𝖘𝖙𝖆𝖗 𝖘𝖍𝖔𝖕𝖕𝖎𝖓𝖌 || lil peepDove le storie prendono vita. Scoprilo ora