Ore 20.00, 28 febbraio 2016.
Buongiorno, buonasera, buonanotte.
In questo insolito orario è difficile pronunciarsi con un saluto,
soprattutto quando non si sa chi è la persona che ci si ritrova davanti.
Che cosa voglio dire, ti starai chiedendo.
Semplice: non tutti alle otto di sera ceniamo, non tutti al calar del
sole ci avvolgiamo nelle nostre coperte alla ricerca del meritato riposo: per citare un esempio, c’è chi inizia il proprio turno lavorativo, chi
invece lo ha appena terminato.
Il mondo è fatto di opposti, per questo quando si saluta, bisognerebbe comprendere la persona che si ha davanti e capire a che punto è della propria giornata. Poco importa della presenza del sole, delle nuvole o del chiarore della luna.
Ognuno vive la giornata che vuole vivere.
È questa la ragione per cui io rivolgo a te, i miei tre più cari saluti, perché di te so già tutto, ma non conosco il preciso momento in cui tu prenderai questo libro fra le mani, incuriosito dalla copertina al quanto vuota o troppo strana per i tuoi gusti.
Eppure, è lì davanti a te e vuoi sapere chi sono e dove ho voglia di
portarti.
Non ti preoccupare, tutto verrà da sé, e vivremo questo appuntamento insieme, come ne abbiamo già vissuti tanti altri… Sempre se lo vorrai.
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You are my Perfect Chaos
ChickLitQuante volte ci chiediamo perché un amore cominci e finisca in un certo modo? Quante volte ci siamo domandati chi fosse su questo mondo a tirare le fila dei destini delle persone e perché quando tira il nostro, è sempre un gran casino? Alice ed Ale...