- « "AMORE" È SOLTANTO UNA CATTIVA PAROLA»

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❝Il mio cuore è ormai deteriorato, caro, non cibartene che potresti sentirti male.
E te lo dico io, allergico ai sentimenti, che neanche io con lui vorrei continuarci a stare.❞

Canzone consigliata:
"Séduction"
by Alex Enderlin

Canzone consigliata: "Séduction" by Alex Enderlin

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Ansimi errati e cigolii di un letto troppo piccolo per due persone, mentre la spalliera sbatte ripetutamente contro la parete avorio e ocra della stanza e un raggio primaverile circonda le egregie spalle del maggiore.
Una canzone di uno stravagante artista francese risuona alla radiolina posta sul comodino per ricoprire i frequenti gemiti del minore intanto che, alle otto e trentadue del mattino, il maggiore si cibava della sua leccornia preferita a colazione.

«Hyung, non devastarmi così» un giovine dai capelli dorati, stampati lievemente sulla fronte, ansimava tra una spinta e l'altra e tra il rumore di porte che sbattevano, perché la giornata iniziava per tutti, che correvano immani ai loro doveri, tralasciando i dolori, che come presupponi di vivere con un così dolente carico sulle costole, prima di arrivare al vespro?

Il maggiore tirava fra le sue veci forti il minore, mordicchiando i bottoncini di carne del suo petto, sollecitando i frequenti stimoli di generazioni d'altri tempi che nulla pensano se non al rude sesso.
E allora spingi, senza predisporre alcun problema a quelli già innumerevoli, e riversata la tua dote d'uomo, il finale sarà fantastico.

«Hyung, cazzo.
Hyung, hyung, hyung!»
Urla, giovane non amato, che non ammetti sentimenti mentre stracci la parte superiore del suo pigiama in seta come la tua pelle ambrata.
Urla mentre la tua protuberanza rilascia se stessa sulle lenzuola, in pieno Aprile, con profumi di pesco e sperma che t'attanagliano le narici, e le tue membra si sfracellano, cadono a pezzi e lui le taglia, stanche, su un lino fresco di te, da macellaio pazzo che è.

«Hyung, non possiamo andare avanti così.» il dorato raccattava i suoi umili vestiti e rialzava i boxer larghi, color panna, attento nel fare un fiocco con i laccetti di questo per tentar di mantenere la sua innocenza strappata e il suo primo amore non ricambiato, abbandonato insieme alla sua balenante dignità.

«Caro, l'umil sesso non ci è stato concesso, ma noi l'abbiamo strappato a morsi, e a morsi ci cibiamo di noi stessi. Se credi che ciò sia uno sfavore nei confronti della tua persona e nel tuo ego meritevole di un amore che non esiste, sei libero di poter proliferare quanto vuoi, ma non arrivando mai a nulla di sano e concreto se non al riempire la mia mente di fandonie che potresti palesemente risparmiarti.» il corvino pronunciava parole a spilli, che punzecchiavano la carne al di sopra delle costole, e le puntine s'immergevano nel misero spazio tra un osso e un altro, attente nel non bucare quei suoi polmoni mal funzionanti, che anche senza un cuore non puoi andare avanti, e allora colmi vuoti con altri spazi e diventi un burattino a spilli di un burattinaio che ti muove soltanto per i suoi interessi.

❛SESSO A COLAZIONE❜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora