a me medesimo meco me vergogno

42 9 5
                                    

Dopo 18 anni agguerriti, e senza un logico significato, arrivò l'atteso e temuto nonchè carino esame di maturità. Manco fossi una pesca.

Guardai in faccia i miei compagni e dissi loro "ciao".

Il passo successivo fu ancora più difficile. Sedermi.

Poi andò a tutto a meraviglia.

Fino agli inaspettati orali.

Il presidente non udente, tenente della commissione del dente, mi ordinò con voce suadente, di non osservare più il suo dente e prendere quella busta fetente.

Al suo interno ci trovai una materia al dir poco demente:

Musica.

Così io lo fissai intensamente, e dissi 《Maria, chiudo la busta》 e me ne andai velocemente.

Questa è la storia di come divenni la commessa della Coop.
E finalmente potei dire a me medesimo meco la coop sei tu, per questo fa schifo.



Questa foto è solo un photoshop che ho mostrato hai miei titolari per essere assunta

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Questa foto è solo un photoshop che ho mostrato hai miei titolari per essere assunta.

Cordiali saluti.
Ci ribecchiamo in un era vicina, ma non troppo.
Auguri.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 30, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La signora EdicognomefaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora