Avete presente quando ricevete un messaggio della buonanotte o del buongiorno da qualcuno?
Da quel qualcuno che vi fa capire "appena sveglio il mio primo pensiero sei stata tu". Bhe, io no.
Alexander per me, è un'emozione totalmente nuova.
Ho passato la mia vita a nascondere i segni della mia piccola guerra.
Non andare mai in piscina.
Non andare mai al mare.
Essere costretti a dire di avere freddo anche in estate.
Finalmente adesso credo di avere qualcuno con cui poter parlare.
Ma ho paura che appena capira' cosa penso, mi prenderà per pazza.
Alexander mi lascia sfogare per 5 minuti.
Quando crede che io non possa più avere lacrime in corpo, si sciolglie dall'abbraccio.
A - sei fantastica Dile -
Mi limito a fissarlo contrariata.
So che non è vero.
Lo dice solo per farmi sentire meglio.
Ma non mi ha detto "mi dispiace". Nessun "mi dispiace che la tua vita faccia così schifo e io non ci posso fare niente". È lui che ci sa fare con le persone.
È lui ad essere fantastico.
Io - non è vero -
A - si che è vero -
Io - seeeee -
A - fammi riprovare. Sei fantastica Dile! - esclama
Io - ahaha. No. -
A - eddai... -
Lo abbraccio di slancio. Non so cosa mi abbia preso.
So solo che lui è la persona che aspettavo. Un amico perfetto.
Ho paura che si ritragga, ma non lo fa.
Ricambia e mi stringe.
Poi si corica sul letto e mi mette accanto a se'. A - ti va di parlarne? -
Si gira per vedere la mia reazione.
Ma io sono calmissima.
Io - si. Mi va.
Lui aspetta che io inizi a parlare.
Devo raccogliere le idee.
Io - mia mamma è morta in incidente quando avevo 3 anni.
Aveva bevuto troppo... mio padre era un drogato. Morto un anno dopo non so ancora bene per cosa.
Sono stata subito mandata in affidamento.
Ero felice.
Non riuscivo a capire che a 4 anni ero già orfana -
Guardo di sfuggita Alexander che però è completamente concentrato su di me.
E questo mi incoraggia.
Io - a 10 anni mi hanno diagnosticato il bipolarismo.
Avevo un comportamento strano... i miei erano spaventati.
Ho capito che avevano paura di me.
Essendo andata a scuola un anno prima, a 10 anni ero già in prima media.
Hanno iniziato a prendermi in giro su tutto. Ho conosciuto la lametta, non ricordo più come.
Ma era uno sfogo.
Non potevo parlare con nessuno.
Allora ho fatto in modo che ogni taglio che facevo fosse uno sbaglio da non ripetere più.
A 11 anni ero già bipolare, autolesionista e bulimica -
A - ora non più, no? Mi sembri più anoressica -
Io - si, ora non più.
Mio papà mi ha scoperta un giorno e... mi ha detto delle cose cattive.
Ho smesso per quello.
Per non essere giudicata anche dalla mia famiglia.
E ora guardami -
Mi tolgo la felpa e gli mostro le braccia distrutte.
I tagli ormai sono cicatrici sempre più evidenti.
Quelli che ho fatto poco prima hanno lasciato tutte le strisciate di sangue.
In pratica potrei mostrare all'incirca 3cm di pelle delle spalle e le mani.
Il resto è tutto coperto di cicatrici.
Io - sono orribile - sussurro guardandolo negli occhi.
A - no sei bellissima. Sei la ragazza più forte che conosca. Sei fantastica -
Io - come no. Tutte le prese in giro? Sono brutta, grassa e un'utile -
A - sono solo invidiosi -
Io - non ne sono convinta -
A - la prima volta che ti ho vista, eri... diversa.
Io - diversa?
A - diversa. In disparte, sempre sulla difensiva. Non parlavi mai.
Potevi prendere un 10 come un 3 nel tema e la tua espressione non sarebbe cambiata.
Ma ho capito che di emozioni ne provi.
Molte più di me.
Più di tutti.
Ma le sai nascondere molto bene.
Sei speciale Diletta.
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Il diario di una guerriera
ContoQuesta è la vera storia di una piccola soldatessa bulimica, bipolare e autolesionista. Odiava il mondo, odiava la vita, era apatica e depressa finchè un giorno....