Prologo.

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- Pronta? Domani incomincia di nuovo la scuola, non sei felice? Rivedrai tutti i tuoi compagni di scuola e i tuoi professori preferiti! - mia madre la odio quando dice questo genere di cose. Quasi vomito al pensiero di vedere quegli idioti, ma gli voglio bene e mi sono mancati. - Si, specialmente la professoressa di matematica... - da notare il mio illimitato sarcasmo.

Dai, non sarà così male!

Coscienza, andrà di male in peggio quest'anno, ne sono sicura...

- Ti ho anche ritirato tutti i libri di testo. Sono così felice che ricomincia la scuola... Così almeno eviti di stare sempre attaccata a quel telefono! - mi rammenta. Sa che starò comunque col telefono, ma spera comunque che io possa cambiare. - Mamma, lo sai pure te che starò sempre col telefono. - le faccio notare. Alza gli occhi al cielo e continua a pulire, mentre guardo un programma in tv.

- Ask alza i piedi! - quasi urla e solo ora mi accorgo che sta passando l'aspirapolvere. Lo faccio. - Non mi dai mai una mano a pulire! Voglio dire, potrei morire in questo istante, ma tu continueresti a chattare con i tuoi amici! Mi stai stancando! - sbuffo sonoramente e mi alzo dal divano. Non è vero che non l'aiuto mai, è solo che certe volte vorrei solo stare per i fatti miei senza rotture di palle da parte di chiunque. Ma è chiedere fin troppo in questa famiglia.

Salgo velocemente le scale a due gradini alla volta e per poco non faccio cadere Caleb, il mio fratellino. Ha 15 e va al mio stesso liceo. - Stai attenta! - alza gli occhi al cielo. Lo ignoro e vado in camera mia.

Amo la mia camera: le pareti sono completamente blu, anche se si nota poco per colpa delle foto e dei post-it attaccati. Il pavimento è in legno nero e lo amo. Davanti alla porta c'è una grande finestra, con sotto una piccola cassapanca con tanto di cuscini, poi accanto una grande libreria alta quasi due metri. Ho concluso anche quella libreria per i troppi libri. Invece al lato sinistro, c'è il mio letto con tanto di piumone blu. Le uniche luci sono quelle di natale attaccate per le pareti della stanza (non sono di quelle verdi e rosse, ma di quelle che stanno sul giallo); le ho scelte perché danno un nonsochè di Tumblr alla stanza. Poi ci sono almeno una trentina di post-it nella parete destra, che sono divisi in: scuola, citazioni, uscite; divisi in appositi colori: rossi, blu, verdi. Infine, la parete di sinistra viene divisa in foto e poster; la prima parte è quasi del tutto attaccata con delle mollette ad una corda (tra l'altro blu), in diversi scomparti, mentre i poster sono ammassati a caso, tranne per una piccola parte che è composta da una porta, che porta al mio armadio. Ce n'è sono di Harry Potter, dei 5SOS ecc. Mi avvicino al letto e con una mossa da ninja mi butto sopra. Guardo il soffitto tempestato di stelle (quelle che s'illuminano al buio), dopodiché continuo a guardare Instagram.

Quando il telefono vibra, mi accoro del messaggio da parte del mio migliore amico, Luke. Abbiamo la stessa età e siamo in classe insieme, ma non è questo che adoro di lui. Lo adoro, perché è uno stronzo e con lui posso essere me stessa.

Da: Luke.
"Oggi c'è la festa a casa di Lee, ci vieni?"

So chi intende: Joshua Lee, un ragazzo mingherlino, con gli occhiali e i capelli a zazzera. Gli rispondo velocemente di si, prima di alzarmi e andare a prepararmi. Anche lui mi avvisa alle 19:00, quando la festa inizia alle 21:00!

Mi faccio una doccia veloce e inizio a vestirmi. Fa ancora tanto caldo, quindi m'infilo uno short in jeans e un top, di quelli che s'indossano senza reggiseno. Questo lascia totalmente la schiena scoperta, con dei fili che partono da parte a parte. Mi pettino, ma non asciugo i capelli. Ci metto sempre ore, quindi preferisco lasciarli bagnati, ma pettinati. Quando ho finito sono le 20:00 e trovo un altro messaggio da parte di Luke.

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