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Si staccò da quel bacio e riprese coscienza di se e di quello che era successo.
<io...devo andare...ci sentiamo> disse lei mentre si alzava per andarsene lasciandolo li da solo. Se ne andò da quel posto con le lacrime che gli rugavano il viso. Tornò a casa e si  rifugiò in camera sua scoppiando in un pianto liberatorio, in quel pianto perse la cognizione del tempo e oramai si fece notte fonda infatti prese il telefono e notò che era l'una di notte e aveva tante notifiche di messaggi...tutte di lui che gli chiedeva come stava. Bloccò il telefono e andò in bagno a farsi una doccia calda per riprendersi un po' dal pianto. Uscita dalla doccia il suo sguardo si posò su un oggetto a lei fin troppo familiare, una lametta. La prese in mano ripensando al passato, a quando quell'oggetto era il suo unico modo di sfogarsi, di liberare la sua rabbia, la sua tristezza. Ritornò in camera con ancora quell'oggetto tra le mani e si mise il pigiama stendendosi sul letto. < dopotutto non era così male quando ti usavo...forse se riprovo solo una volta non succede nulla> si disse tra se e se avvicinando sempre di più la lametta al polso. Era solo una piccola riga orizzontale, sembrava un graffio, la seconda era un po' più rossa, alla terza è uscita una goccia di sangue, così come alla quarta, la quinta è così via finchè non si addormentò con quel piccolo oggetto tra le dita e un braccio ormai tutto sporco. Si addormentò con un sorriso spensierato come se tutti i suoi pensieri fossero usciti fuori insieme a quel liquido rosso cremesi che ricopriva il polso e finiva sulle coperte...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 25, 2019 ⏰

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