Capitolo 1.
Oggi è il 23 novembre 1834 ed è il compleanno della signorina Jennifer Rouge, la sua sorellastra da qualche anno.
Si alza svogliatamente dal letto andando verso lo specchio e osservando il suo stesso riflesso che le provoca dei brividi.
In quella cornice rotonda di vetro c'è una ragazza di diciassette anni con dei lunghi capelli color del grano e degli occhi grigi spenti,logorati dallo sfruttamento e dalla tristezza, c'è una ragazza non molto alta con le ossa sporgenti che spuntano dai lati del bacino a causa del poco cibo che gli lasciano mangiare.
Indossa la divisa che è obbligata a portare, una semplice gonna grigia sopra le ginocchia e un top anch'esso grigio che la fanno sentire esposta e nuda.
"Cosa sto diventando?" Si chiede tra se e se "Come mi stanno trasformando?"
Esce dalla sua stanza con passo felpato; aveva l'obbligo di preparare la torta per colazione e portargliela a letto e addobbare la stanza per la festa che si sarebbe tenuta la sera stessa per i suoi diciotto anni.
Si mise il grembiule e inizio a preparare la crema e lei non mangiava da giorni così prese un piccolo biscotto e lo immerse nella crema per poi mangiarlo in fretta cercando di gustarsi il sapore dolce dell'impasto e la croccantezza del biscotto prima di essere interrotta dalla sua matrigna
"Emily.sai che non puoi mangiare mentre cucini e sai che la pagherai per aver disubbidito." Cercò di sembrare indifferente ma allo stesso tempo mortificata prima che la la sua matrigna prese una forbice dal cassetto e gli strinse i capelli in una morsa che la fece gemere di dolore.
"Ora non mi disubbidirai mai più." Gli tagliò i capelli,di netto.
I suoi capelli lunghi fin sotto la schiena erano diventati un semplice caschetto spreciso.
E se ne andò,lasciando la ragazza seduta a terra piangente ogni volta che vedeva la sua chioma bionda stesa sul pavimento di marmo della cucina.

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He killed my demons. [h.s.]
FanficLui l'amava, l'amava più di quanto Romeo amasse Giulietta ma non sapeva come dimostrarglielo. Lei lo amava, lo amava più di tutto e di tutti, ma pensava che lui non ricambiasse.