La pioggia cadeva insistentemente da diverse ore lungo le strade di Valadilène, soffocando il rumore sordo del tamburo che accompagnava il corteo funebre.
Ogni secondo era scandito con precisione innaturale dai movimenti delle braccia di un piccolo automa, unico membro di quell'insolita banda musicale. Sembrava in grado di poter ripetere lo stesso gesto per ore, insensibile alle gocce che bagnavano la dura scorza metallica a difesa dei delicati e misteriosi meccanismi che lo animavano. Lentamente, passo dopo passo, colpo dopo colpo, quell'insieme di lamiere incastrate alla perfezione, si avvicinò a un cancello aperto, dietro cui si scorgeva il profilo della chiesa nella quale si sarebbe tenuta la cerimonia funebre.
Alle spalle dell'automa, una carrozza a baldacchino trainata da un bellissimo Shire nascondeva il feretro agli occhi dei curiosi. Anche il cavallo era stato contagiato dalla tristezza di quel momento: il muso era piegato verso il terreno e ogni movimento sembrava costargli un'enorme fatica. Le briglie erano state lasciate libere dal cocchiere che, seduto ritto alla sua postazione, portava con fierezza un cappello a cilindro nero e un completo dello stesso colore, tutti interamente in metallo e saldati addosso al loro proprietario.
Infine, in coda, seguivano diversi automi in abito nero, dotati di ombrello. I loro passi erano perfettamente sincronizzati e i tonfi causati dall'impatto dei piedi con il suolo erano un tutt'uno col suono generato dal tamburo.
Guardai quel mucchio di ferraglia farsi strada all'interno del cortile della chiesa, mentre la foschia avvolgeva ogni cosa e la pioggia cessava pian piano di cadere. Gli ultimi due automi della fila si occuparono di chiudere il cancello che, cigolando, mi fece venire la pelle d'oca.
Se avessi dato ascolto al mio istinto, probabilmente in questo momento sarei seduta a casa, sorseggiando un buon bicchiere di vino. Purtroppo, non mi sono mai distinta per assennatezza e anche se non so dove questo viaggio mi condurrà, sono felice di potervi raccontare i fatti che mi hanno portato fino a questo punto.
Accomodatevi e mettetevi comodi, inizia la mia avventura.
YOU ARE READING
Syberia
FanfictionKate Walker è un avvocato a cui è stato assegnato il compito di occuparsi dell'acquisizione di una fabbrica di automi. Una volta arrivata a Valedilène, un piccolo paese sulle alpi francesi, scopre che l'anziana proprietaria della fabbrica è deceduta...