The Boy ~Pt1

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Era sempre la stessa storia. Il giorno iniziava e finiva. Jungkook era stufo della monotonia, e non c'era nulla che potesse fare per spezzare quell'infinito ciclo. Aveva provato davvero una grande quantità di metodi, scoperto un sacco di passatemi che, in preda alla disperazione, gli avevano suscitato un briciolo interesse. Non esaltanti, no, non arrivavano nemmeno vicino all'essere eccitanti per lui. Questa non era la sua vita, o una sua scelta, per niente. Stava semplicemente vivendo nel futuro che era stato scelto per lui dal giorno della sua nascita. Non era stato scelto come apprendista, né tantomeno istruito ed inserito nella sua posizione da mani gentili ed amorevoli. Non era stata una cosa che avrebbe sperato per sé stesso. No, era piuttosto uno schiavo del suo stesso futuro. E questo perché era l'unico figlio nato a capo della gang più organizzata dell'intero paese. Riteneva fosse quasi una maledizione, sotto certi aspetti. Non aveva trascorso nemmeno un giorno desiderando tutta quella ricchezza materiale. Possedeva comunque una casa accogliente, ed aveva sempre lo stomaco pieno, aveva avuto in ogni momento della sua vita più cose e più attenzioni attorno a lui di quelle che avrebbe mai desiderato. Ciò che possedeva erano spesso cose inutili, ma erano pur sempre parte di chi viveva una vita immersa nel lusso. Pure se spesso non provava il bisogno di avere tutti quei beni, non significava che sentisse di avere tutto. Qualcosa gli mancava, e lo sapeva molto bene. Jungkook non conosceva davvero cosa fosse, ma sentiva perfettamente che gli mancava.

Alcune volte la cosa mancante veniva percepita da lui solo come una piccola mancanza, un male molto piccolo. Qualcosa alla portata di un dente in meno. Era irritante, ed ancora più era scomodo, ma era sopportabile. Lo avrebbe percepito solo nel momento in cui avrebbe tastato attorno con la lingua, ma il più delle volte era sufficiente non pensarci. Ma altre volte lo sentiva molto più forte di così. Delle volte Jungkook percepiva come la presenza di una grossa voragine attorno a lui. Una ferita creata dalla lancia di Longino. Faceva male, e sentiva addirittura il bisogno di affondare le sue dita nella pelle, anche solo per controllare che non fosse effettivamente presente un taglio. Ovviamente non aveva nulla, nessun graffio sulla sua tenera carne. Era una sensazione molto fisica, più che mentale. Jungkook non sapeva cosa fosse o come sbarazzarsi di quella cosa, ma sapeva che quel tormento sarebbe temporaneamente scomparso lasciandolo in pace, per poi ritornare poco dopo. Il rimedio che era solito usare per allontanarlo era l'alcol, pur avendo scoperto che in realtà era utile solo a peggiorare le cose. Lo alternava occasionalmente a qualche striscia di cocaina o ad una manciata di tranquillanti per provare a stare meglio. Falliti questi tentativi, c'era sempre nel suo attico un certo corpo caldo e sinuoso ad aspettarlo. Ma Jungkook sapeva che poteva solo alleviare quel malessere. L'unica cosa che riusciva a fare era distrarlo per un po', ma non era esattamente il modo migliore.

Jungkook in questo momento era seduto sul sedile posteriore della sua Mercedes-Benz classe S, sulla via di Mapo-gu. Non proprio per lui, più per suo padre. O meglio, per ordine di suo padre. Il suo guidatore era di fronte a lui, come sempre, poiché Jungkook utilizzava solamente un uomo. La stessa guida ripetitiva gli aveva insegnato ad anticipare gli itinerari che avrebbe seguito il suo tassista, aiutandolo a tenere a mente una schedule. Il nome dell'uomo era Yang, e solo la sua nuca era visibile ora, anzi, il copricapo nero che portava come parte della sua uniforme. Seduto all'altro capo dei sedili anteriori, e tecnicamente affianco a lui, vi era un socio di nome Woo. Jungkook sosteneva che egli fosse un mentore della sorte, infatti per lui era molto difficile non vederlo come un babysitter, per la maggior parte dei giorni. Dove andava lui, andava Woo. L'uomo non aveva alcuna connessione con le attività della gang, era più una sorta di conservatore di libri. Woo solitamente conosceva ogni cosa che stesse accadendo in ogni singolo distretto, prima ancora che qualcuno ne sapesse qualcosa. Usava questa sua straordinaria abilità per aiutare l'esternazione di qualsiasi transazione o affare all'interno della gang. Era per tale motivo che era stato richiesto al suo fianco in questo giorno. Per assicurarsi che non facesse nessun tipo di stronzata durante gli accordi che doveva prendere all'incontro. Se mai lo avesse fatto, Woo sarebbe stato lì, ad assillarlo con consigli che lui non voleva ricevere.

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