30/04/2019
Dinotte, ero sdraiata in mezzo a una stanza di quella che sembrava casa mia, ma buia, sporca e fredda. Mia madre venne da me e disse che dovevo chiedere a mia nonna e a mia zia di aiutarmi con i compiti.
Andai giù da mia nonna, scesi le scale con un salto assurdo.
Poi andai su da mia zia, ma non la trovai. Mi ritrovai in una stanza enorme e sporca, dentro alla quale continuai a saltare in assenza di gravità. C'era solo un tizio arrogante. Io, sbuffando, misi per terra i fogli e i quaderni e mi rotolai sul pavimento.
Poi, fatto giorno, andai dal fruttivendolo, e girai con una ragazza mai vista prima. Più che un negozio di frutta e verdura sembrava un centro commerciale. Così, a caso.