"Sei di nuovo in ritardo Eric."Pronunciò la ragazza picchiettando con l'indice smaltato sul quadrante del suo orologio da polso. Eric si piazzò di fronte a lei, ancora ansante per la corsa che aveva appena intrapreso, e decise di risponderle a tono.
"Sei di nuovo irritante Cynthia."
La diretta interessata per tutta risposta si voltò di scatto, cosicché la chioma bionda raccolta in una lunga coda finì in faccia al giovane.
"Muoviti, tra poco tocca a noi."
"Rilassati amica dobbiamo entrare e stare seduti! Potevo pure dormire di più visto che non siamo affatto tra i primi."
Eric si guardò attorno, notando solo in quel momento in quanti stessero aspettando il loro turno per affrontare la prova e dimostrare di essere pronti per lo spazio profondo.
Ormai da un anno era stato dichiarato lo stato d'emergenza planetario, a seguito di un comunicato da parte dell'OMS, che annunciava l'esistenza di un pericoloso virus sconosciuto: aveva iniziato a mietere vittime tra gli uccelli di varie specie. Interi stormi furono decimati e la degenerazione portata dall'agente patogeno sembrava manifestarsi con deficit motori per poi arrivare a causare danni estesi al sistema respiratorio e nervoso. Ogni giorno si assisteva ad una pioggia di piume e quando i primi cadaveri iniziarono a riversarsi al suolo fu il panico. Furono contattati i ricercatori più esperti per scoprire la natura del nuovo male che si diffondeva con estrema rapidità, ma dalle prima analisi risultava che non attaccasse l'uomo.
Fu un tragico errore di calcolo. In vari stati le persone iniziarono a riportare strani sintomi di dissociazione tra mente e corpo, ma fu ritenuta in molti casi un segno della crescente isteria di massa. Si giunse così ai primi casi di cronaca dai titoli agghiaccianti come "Bambina di 10 anni, colta da una improvvisa crisi respiratoria, si dirige verso la finestra di casa a gran velocità lanciandosi in strada. Morta sul colpo." o ancora "Uomo di 53 anni accoltella la moglie più volte al petto prima di morire per ipossia." o uno tra i più gravi "Dieci sono le vittime di un carabiniere che, estratta la pistola, ha sparato con furia sulla folla senza alcun motivo prima di essere fermato dai suoi stessi colleghi."
Nessuno veniva risparmiato. E chi non era infettato aveva le stesse probabilità di morire subendo la furia omicida che in molti casi anticipava il decesso. Le strade erano diventate il teatro quotidiano di violenza e crimini e la diffidenza verso il prossimo spingeva le persone ad allontanarsi sempre di più.
In questo scenario apocalittico si erse una possibilità di salvezza: la costruzione della prima grande aeronave spaziale era ultimata ed era pronta a portare con sé ottantamila fortunati verso il nuovo mondo che era stato individuato dalla NASA come "atto ad ospitare la vita". Tuttavia la serenità non durò molto, visto che il viaggio avrebbe comportato almeno cinque anni tra andata e ritorno sulla Terra e nessuno avrebbe voluto rimanere ad aspettare, essendo a conoscenza di una possibilità di fuga.
Per questo motivo furono istituite delle prove, che avrebbero selezionato in ogni paese del mondo i primi ad intraprendere il viaggio. Tutti avrebbero avuto una sola possibilità. Una soltanto.Il corso degli eventi aveva portato Eric fino a quel giorno, in quel giardino affollato davanti al palazzo che ospitava le stanze per la prima prova. Era stato comunicato che questa consisteva in quarantacinque minuti di immersione nel silenzio totale, che emulava quello a cui gli astronauti erano già abituati, e sarebbe stata tra le più selettive di tutte. Poteva ritenersi superata se in quel lasso di tempo il candidato non aveva sviluppato attacchi di panico o di ansia acuti, scoppi di ira violenti o altre forme patologiche serie. Chi pensava che si potesse superare agilmente era stato duramente smentito.
"Candidato 3472198 è il suo turno."
La voce risuonò forte e chiara attraverso l'altoparlante e tutti iniziarono a guardarsi intorno, ma Eric sapeva benissimo dove dirottare la sua attenzione: Cynthia aveva assunto un pallore insano, gli occhi erano sbarrati e le labbra ridotte ad una linea sottile.
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Sguardo al futuro (storie brevi e rivisitazioni personali)
Science FictionQuesta sarà una raccolta di storie nello stile one shot. Ogni tanto mi capita di immaginare delle situazioni o di trarre ispirazioni da film o serie che guardo e mi viene voglia di scrivere. È un modo per tenere in esercizio la mente, la creatività...