RESET OR OVERWRITE?

parte 2 le rovine ed un incontro predesrinato

Sono passati un paio di giorni da quando Toriel mi ha preso con se, la vita procede tranquilla ed i mostri delle rovine non mi attaccano più a vista, i primi momenti furono davveeo spaventosi e credevo di star sognando o simile, ma il giorno dopo appena mi risvegliai nel letto a casa di toriel capì che era tutto reale...
Adesso sto andando in giro per le rovine, devo dire che sono esattamente come le avevo immaginate, vecchie polverose e piene di anfratti sconosciuti.
Con me ho con me un cellulare datomi da toriel, un vecchio vestito simile a quello che indossa lei ed il mio smartphone quasi scarico, ovviamente sottoterra non c'è campo, anche se con il cellulare di toriel riesco a chiamare stranamente.
La vita procede abbastanza bene, ma ho come il presentimento che stare quì ad oziare non sia produttivo, quindi vado da toriel e le chiedo se può portarmi all'uscita delle rorvine.
Io: Scusami toriel, ma ho qualcosa da chiederti...

Toriel: Dimmi tutto, ti ascolto.

Io: Potresti accompagnarmi fuori dalle rovine? So che c'è una potra che divide noi dalla foresta.

Toriel: "sbalordita per un attimo" Oh mio... Come fai a saperlo? Te l'ha detto qualcuno?

Io: No. Ma un giorno ti spieghero tantissime cose, però ora ho bisogno di andare, ti prego accetta la mia richiesta.

Toriel: Va bene, farò come mi hai chiesto...

Toriel mi porta ad una scalinata che scende sotto la casa e continua con un lungo corridoio, arrivati davanti ad una grossa porta si gira e mi dice.

Toriel: Prima di farti andare devi provarmi che sarai in grado di farcela fuori di quì.

Faccio cenno con la testa e tutto si fa nero e bianco, e di fronte a me toriel mi fa capire con un cenno di prepararmi.
Palle di fuoco iniziano a comparire dal nulla fra me e toriel e puntano nella mia direzione, la maggior parte le evito e quelle che mi colpiscono bruciano da morire, anche se il bruciore ed il dolore sono reali non mi ustionano o feriscono fisicamente, tutto ciò che fanno e crepare la mia anima che fluttua davanti al mio petto.
Colpo dopo colpo ormai ho imparato a memoria la disposizione degli attacchi e li schivo tutti senza quasi stancarmi, e alla fine toriel, che mi guarda soddisfatta viene verso di me, mi da un abbraccio e va via dicendomi solo "sta attento la fuori piccolo mio".
Appena finisco di riposare mi avvicino alla porta e questa si spalanca con un rumore di pietra che si crepa e muschio che mi cade in testa dal soffitto tremolante, una volta spalancata davanti a me vedo un piccolo sentiero accidentato e alberi altissimi, tutto ricoperto di neve ed illuminato da una luce perennemente ferma in cielo, decido di andare avanti senza far rumore per paura di una nuova battaglia con qualche mostro così presto, ed in fine arrivo di fronte ad un crepaccio con solo un ponte di legno avente sbarre che non servono a nulla dato che permettono il passaggio tranquillamente, mi avvicino al bordo del ponte, quando una voce dietro di me dice...
"Girati e... Stringi la mia mano"
Riluttante mi giro, sapendo già di chi si tratta, appena gli stringo la mano si sente un peto riecheggiare e mi trattengo a stento dal ridere con le lacrime agli occhi.
"hehehe, il vecchio trucco del cuscino scorreggiante nella mano, fa ridere sempre"
Lo fisso e faccio cenno di si con la testa ridacchiando e poi gli parlo.

Io: Sans, sappiamo entrambi che non sono chi tu ti aspettassi, sicuramente l'hai capito parlando con toriel attraverso la porta, ma io non sono l'umano che conosci.

Sans: Hehe.. Bhe, questo è davvero strano, conosci il mio nome e le chiacchierate che ho avuto con toriel, non è cosa da poco.

Mi mette una mano sulla spalla e di colpo ci troviamo nella sua stanza.

Io: POTEVI AVVISARMI PRIMA DI TELETRASPORTARCI!!

Sans: Scusa amico, comunque ho qualcosa da chiederti, su come tu sappia tante cose e su cosa tu ci faccia quì.

Un po' riluttante gli spiego a grandi linee la mia storia, omettendo il fatto che spesso sono stato io il player a fare le genocide.
Con il suo perenne sorriso stampato in faccia o forse dovrei dire stampato nel cranio (badum dish) si siede sul letto e mi chiede.

Sans: Quindi se io ti chiedessi di collaborare con me ad una cosa lo faresti? Sai, mi sento tutte le ossa scricchiolare per il troppo lavoro che faccio da solo.

Io: Certo, se c'è qualcosa che posso fare la farò, e poi devo anche trovare il modo di rompere la barriera senza combattere troppo in giro, sai vorrei che le guardie reali non sappiano di me, quindi ho fatto attenzione alle telecamere nascoste fuori dalle rovine, il problema più grande ora è tuo fratello, se sapesse che sono un umano inizierebbe ad impazzire, quindi puoi dirgli che sono un tuo amico ed un mostro?

Sans: yup, in questo modo mi risparmio anch'io molte rotture, tipo il nasconderti in camera mia, intanto se vuoi ho quì una maschera e qualche mia felpa di ricambio.

Indica l'armadio, mi avvicino e lo apro, dentro ci sono solo felpe blù, pantaloncini neri e tantissime pantofole, attaccato ad un lato c'è una maschera, totalmente nera e liscia, con solo i fori per gli occhi ed un paio di orecchie da gatto, mi giro verso di lui e dico "hai anche una coda? Potrei fingermi un ragazzo gatto"
Si infila una mano dentro la felpa e tira fuori la coda da gatto... Perché l tenesse lì non mi è dato capirlo.
Dopo aver preso in prestito una felpabed essermi cucito un pantalone più lungo usando due paia dei suoi essermi messo maschera coda ed orecchie ero irriconoscibile.

Sans: OSSAputo che questa è l'ultima moda di vestiario, sei davvero uno schianto vestito così!

Io: Hahaha bella questa, dunque cisa volevi che facessi per te?

Sans si alza e poggia le punte delle sue dita sulla fronte mentre mi prende il braccio, poco dopo ci troviamo all'interno di una stanza buia e quando riaccende la luce...

CONTINUA....

Grazie a chi ha aspettato di leggere la seconda parte, spero che il cabio di narrazione che ho fatto non sia sbagliato rispetto alla prima parte che era per lo più un prologo, a presto con la terza parte!!!
(si certo, aspettate un altro anno)