Capitolo Due

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"odio vendere verdure" esordií Lisa

"ah? Davvero? E pensare che cinque anni fa era proprio quello che volevi fare"

"Han avevo dodici anni, che ne potevo sapere di cosa volevo dalla vita"

"Perché adesso è cambiato qualcosa? Non vuoi solo e sempre correre?"

"dove saranno finite le nostre birre?" cercò di sviare la domanda dell'amica, e lei non insistette, conosceva fin troppo bene Lisa, sa che non avrà nessuna risposta.
Le due ragazze si trovavano alla solita piccola e accogliente locanda, era il loro rifugio per passare la serata in compagnia, di solito era un posto molto tranquillo, i clienti erano per la maggior parte abitudinari, qualche volta un ubriaco poteva dare fastidio, ma il figlio del locandiere ci metteva due secondi a cacciare il disturbatore fuori dal locale.
Quella sera c'era qualcosa di diverso, era un giorno speciale, molti della milizia avevano ricevuto la serata libera, e si erano recati alle locande più vicine, per bere e passare una bella serata al di fuori della caserma.

"ecco le vostre birre" Maria l'altra figlia del locandiere, una giovane donna all'incirca dell'età delle due ragazze, porse a loro le birre, di norma non potevano bere vista la loro età, ma dato che dimostrano qualche anno in più, Maria faceva una piccola eccezione. Oggi era particolarmente vestita bene, oltre ad un vestito color caramello che si intonava ai suoi sciolti capelli ramati, non portando la solita crocchia.

" Grazie Maria" la ringrazio Lisa "che casino sta sera, non ho mai visto così tanta gente qui... "

"E poi noto che oggi sei particolarmente bella, dai chi è il fortunato?" continuo Han prima si assaporare la sua birra

" nessuno, sono sempre vestita così" disse arrossendo, la sua attenzione venne catturata dall'apertura della porta di entrata, Lisa si girò incuriosita nel vedere chi fosse entrato di così tanto interesse per la locandiere. Tre ragazzi dal bell'aspetto varcano la soglia, il primo dalla faccia corrucciata, moro con il volto un po' scavato, vestito con una camicia blu scura e un pantalone nero, il secondo dei tre, il più alto, biondo con un paio di baffetti, vestito con un maglioncino sottile color senape e pantaloni color sabbia, sembrava il più solare dei tre, l'ultimo anch'esso biondo, la sua particolarità era le sue sopracciglia folte che adornavano il suo volto stanco e serio, sembrava come se volesse stare in qualunque altro posto tranne che lì, era vestito con una camicia bianca con sopra un gilet marroncino dello stesso colore dei pantaloni

"allora Maria, chi è il fortunato dei tre?" chiese Lisa con curiosità

"Nessuno" andò nella direzione dei tre completamente rossa in visto, più rossa dei suoi capelli, le due sedute si guardarono ridendo.

"secondo te chi è?" chiese Han

Guardarono attentamente Maria parlare con i tre, sembrava interagire con il più alto, ma poi lui guardò nella direzione delle due ragazze con un sorrisetto sulle labbra, si alzò avvicinandosi a loro.

"che ci fanno due fanciulle come voi in questo postaccio? In cerca di marito?" fece lui, iniziando ad fiutare il loro odore, Lisa penso che era cosa strana da fare, prima di rispondergli

"No, siamo già sposate" si poteva notare lo stupore sul suo volto per la risposta ricevuta, Han rise

" e i vostri mariti sanno che state qui?"

"quali mariti? Noi siamo sposate tra di noi" rispose la compagna

"ah si? Interessante" rise lui "non sembrate nemmeno avere l età per bere, quanti anni avete?"

"Mike lasciale stare, sono clienti abituali" intervenne Maria

"volevo solo fare conoscenza con queste due bellissime fanciulle"

Di Lisa ed Han si poteva dire di tutto, ma tranne che eravamo due fanciulle, nella loro vita nessuna delle due aveva mai  indossare una gonna, forse in tenera età, l'affermazione del presunto Mike le fece scoppiare una fragrante risata, lui rimase un po' perplesso.

"Mike non fanno per te" continuò Maria

"sembrerebbe una sfida questa"

"Mike basta, lasciale stare" rispose il tipo dalle sopracciglia folte

"dai retta al tuo amico, non siamo interessante a gli uomini" Lisa si trattenne dal chiamarlo Mr sopracciglia.

" quindi preferite le donne?" chiese curioso

"no, preferiamo l'indipendenza" concluse finendo di bere la sua birra

"ok... Ok" alzo le mani in segno di arresa e tornò dai suoi compagni.

.....

Si era fatto tardi, le strade erano già vuote, la maggior parte dei militari era rientrati in caserma. Dopo aver salutato Han, Lisa si diresse verso casa, erano ormai anni che viveva con lo zio Phil e la sua famiglia, la casa era più grande di quella che in cui abitava con la mamma, qui aveva una camera tutta sua, piccola senza finestre ma confortevole, una volta era uno sgabuzzino, gli zii la trattavano come se fosse una loro figlia, e anche se non le piaceva lavorare al mercato, era felice di aiutare lo zio e il figlio nelle vendite o nella terra.

Un rumore alle sue spalle la distrasse dai miei pensieri, un ombra in un vicolo attiro la sua attenzione, un po' titubante si avvicinó.

" Ombra sei tu?" chiese alla figura nell'oscurità.

"shhh... Cosa vuoi mocciosa?" rispose

Ombra era il ragazzino che cinque anni fa la salvò dall'incendio dove morì la madre, mesi dopo lo rincotró sempre in un vicolo, non mi ci volle molto a capire che era lui, moro di statura bassina e sguardo duro, completamente vestito di nero, non ha mai saputo il suo nome e nemmeno si preoccupavo di conoscerlo, lo chiamava semplicemente "Ombra", di lui sapeva solo che viveva nella città sotterranea e che gli doveva la vita.

"cosa fai a quest'ora per strada?" continuo lui

"sono appena uscita dalla locanda, ho fatto un po' tardi, guardavo i militari ubriacarsi, erano divertenti" rispose

"tsk..." non amava le forze dell'ordine

"tu cosa ci fai sopra?"

"non sono affari che ti riguardano" quasi ringhio

"sempre gentile" l'afferró per le braccia, sbattendola contro il muro di uno degli edifici della strada.

"vattene se non vuoi che ti succeda qualcosa" le salì un po' il panico alle sue parole

"o...Ok..." non aveva paura di lui, non le avrebbe fatto nulla, sospettava che stesse aspettando qualcuno della malavita, sapeva che la gente che frequentava era tutto che raccomandata, cosa poteva aspettarsi da uno che viveva nella città sotterranea?

Lisa Bernard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora