<<ci sono visite>>, sento la guardia urlarmi contro con una voce talmente severa da fare paura, mentre la apre, la cella fa quello scatto che aspettavo da quando mi hanno chiuso qui dentro, così esco senza farmelo ripetere due volte e la guardia mi gira per mettermi le manette e portarmi nella sala colloqui, dove ci sono dei tavoli fissati al pavimento insieme alle sedie e, non appena la guardia indica il mio tavolo, noto una figura maschile che si gira immediatamente verso di me e mi saluta con un cenno della testa. È Jason, il mio psicologo. Mi siedo e aspetto che inizi a parlare <<Wyatt devo darti una brutta notizia...>> le sue mani iniziano a muoversi velocemente dentro la tasca destra ed estrae da essa una collanina di oro sporca si sangue ormai secco <<...Melanie, la mia assistente, è morta e...questa collanina è stata trovata a casa tua. Era di Melanie. Sei in arresto anche per l'omicidio di Melanie Martinez>> lo guardo con gli occhi spalancati incapace di credere che sia vero. La mia memoria è tornata e non farei mai una cosa del genere. Possibile che non ricordo nulla? <<ho le foto del cadavere, se te la senti di vederle>> annuisco freneticamente curioso di andare più a fondo con questa storia ma allo stesso tempo spaventato da una dura realtà. Ormai è più di un anno che vivo con la paura di scoprire i mostri del mio passato anche se ancora non ne ho trovato nemmeno uno. Ogni giorno i miei dubbi si fanno sempre più forti e aumentano sempre di più senza risolversi. Il dottor Barrett estrae dalla sua borsa da lavoro la foto e la fa scivolare lentamente sul tavolo verso di me. La foto è raccapricciante. Il corpo di Melanie è esangue e privo di vita sul pavimento di una casa, presumibilmente la sua. Il corpo è coperto da ferite da arma da taglio e il collo è pieno di lividi da strangolamento. Possibile che non ricordo di aver ucciso Melanie? Mi passo una mano sul viso turbato da tutta questa situazione senza fine e lascio scivolare la foto di nuovo verso di lui <<sconterò la pena per intero. Non voglio nemmeno un avvocato>> lui mi guarda come se avessi detto una cosa assurda alzando entrambe le sopracciglia così senza nemmeno segnarlo di un saluto chiamo un poliziotto che mi riporta nella mia cella. Una volta arrivato al suo interno mi stendo sul letto e chiudo gli occhi finché non sento bussare alla mia cella e subito dopo la finestrella aprirsi con uno scatto <<sei Andy Biersack giusto?>> mi sussurra quello che dovrebbe essere uno dei poliziotti <<si mi dica>> si guarda intorno quasi pauroso di essere sentito e una volta controllata la situazione comincia a parlare <<questa è una lettera per lei>> mi passa la lettera da sotto la porta della cella e senza dirmi altro se ne va. Afferro la busta e la apro mentre mi siedo sul letto
Caro Andy,
So che forse è passato troppo tempo e che ricordarsi di me è difficile dopo quello che è successo, ma io ho bisogno di informarti su tutto quello che ti hanno fatto e continuano a farti. Tu sei Andy Biersack, non Wyatt Lee come ti sta facendo credere il tuo "psicologo" o meglio un truffatore, tu non hai mai ucciso nessuno. Dietro a tutto ciò c'è solo un colpevole. Jason Barrett. Il vero killer è un uomo che è stato pagato profumatamente per far credere a tutti che tu sia l'assassino. Il motivo? Tu gli hai rubato la fama. Niente è successo per caso. Anche il pilota di quell'aereo è stato pagato per mettere fine al tuo successo. La lettera che ti è arrivata era una lettera da parte del killer. Si sentiva in colpa per tutto il male che ti ha fatto ed ha fatto agli altri ma purtroppo non ha fatto in tempo a incontrarti. La polizia è stata più veloce di lui. Se ora stai leggendo questa lettera significa che mi hanno uccisa ma tu non preoccuparti. Devi solo aspettare con pazienza, tra poco arriverà Scout a salvarti. Sono stata anche io vittima di Jason sai? Pensavo che con la forza avrei ottenuto quello che volevo ma invece non è stato così. Con il passare dei giorni ho capito che è stato tutto un enorme sbaglio e ti chiedo scusa anche se forse non ti sei accorto di nulla. Quando ti ho detto di aver ucciso delle persone era vero. Ho procurato io il materiale al killer. Avevo bisogno di un lavoro ma poi sei arrivato tu e questo lavoro è diventato per me un modo per esserti vicina. Spero di ricevere il tuo perdono un giorno. Anche se non posso vederti.
Tua, MelanieNel leggerla in mente avevo la sua voce. Una voce che non dimenticherò mai. È stata complice nel rovinarmi la vita però non posso odiarla. Che senso ha odiarla per aver amato anche se in modo errato? Così alzo lo sguardo verso il soffitto e la perdono. Proprio in quel momento però la cella si apre e davanti ai miei occhi si presenta lei. Scout con uno dei sorrisi più belli
FINE
Ringrazio tutti i miei lettori per aver letto la mia storia e per aver avuto la pazienza di aspettare anche mesi un mio aggiornamento. Ringrazio anche i lettori di Knives and Pens 1 e spero che trovino il sequel e lo leggano. Volevo dirvi grazie soprattutto perché siete stati proprio voi lettori a darmi la forza giusta per scrivere con amore e passione questa storia. GRAZIE❤️
ALEX
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KNIVES AND PENS 2 [ANDY BIERSACK] 💀
Misterio / SuspensoAndy non è più quello di prima, non ricorda più nulla della sua vita. Sa solo che nel suo cuore c'è stata una ragazza di cui non si ricorda il nome ma a cui ora non può più pensare. Ora tutto è diverso. La sua vita è solo una menzogna creata da una...