𝑳𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒆 𝑪𝒐𝒓𝒆𝒂𝒏𝒆

il Cheo-nyeo-Gwishin

In Asia sono molte le storie di fantasmi.

In Corea, queste entità vengono chiamate Gwishin (귀신): possono essere spiriti che sono rimasti intrappolati sulla terra perché non hanno potuto portare a compimento qualcosa, oppure volevano restare in vita per proteggere i propri cari, o, ancora, sono state vittime di un'atroce morte e quindi desiderano vendetta.

Uno dei più conosciuti è senz'altro il Cheo-nyeo-Gwishin (처녀귀신), il fantasma della vergine.

Il morire vergine, specialmente in passato, significava aver vissuto una vita senza significato, in quanto non si erano portati a compimento "i doveri di una donna", ovvero l'essere una moglie e una madre.

Si possono trovare soprattutto in ospedali, scuole, bagni, cimiteri o costruzioni abbandonate. Generalmente, hanno le sembianze di ragazze col volto coperto da lunghi capelli neri; il loro aspetto è tetro e vestono un sobok (소복) bianco, il tipico hanbok per il lutto.

Si può percepire la loro presenza attraverso cali di temperatura, cambi di direzione del vento o improvvisi colpi di gelo. State tranquilli però, la maggior parte delle volte sono fantasmi innocui.
Tuttavia, si divertono spesso a comunicare con gli umani, apparire davanti a loro all'improvviso o, nei "casi peggiori", a giocare agli uomini brutti scherzi.

Perciò, come possono essere liberati questi spettri?

Secondo l'antico sciamanesimo coreano, una delle soluzione può essere la celebrazione di un matrimonio tra gli spiriti (영혼결혼식),tra la Cheo-nyeo-Gwishin e la sua controparte maschile, il Chonggak Gwishin (총각귀신) .