Nandemonaiya

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L'aria natalizia aveva prepotentemente invaso la prefettura di Miyagi, portando con sé strati consistenti di neve, pronti ad occupare ogni strada, e musichette invitanti che alleggerivano l'atmosfera.
Le luci soffuse illuminavano case e palazzi, dove ogni famiglia si preparava ad addobbare gli interni, dando sfogo allo spirito festivo dei bambini eccitati.
In compenso, un freddo terribile era calato sulle città, impedendo alla popolazione di godersi appieno le vie adornate dalle decorazioni e i dolci aromi che aleggiavano per ogni quartiere.

Un sorriso spontaneo adornò il volto arrossato di una giovane ragazza, quasi del tutto coperto da una sciarpa di lana rossa. Si strinse nel cappotto nero, nel vano tentativo di contrastare quella drastica temperatura, e strofinò con forza le mani, coperte da un paio di guanti bordeaux, sulle gambe snelle, fasciate da dei semplici jeans. Gli stivaletti di pelle che aveva ai piedi le regalarono quel po' di sollievo di cui aveva bisogno, ma l'unica cosa a farla veramente felice era l'enorme albero di Natale che le si stagliava davanti ai grandi occhi ambrati, completamente ammaliati da quell'atmosfera.

Inspirò profondamente, assaporando le ultime tracce di colonia presenti sulla stoffa spessa di quella sciarpa, che aveva disperatamente chiesto in prestito. Le dava una sensazione di tepore unica, come se avesse una capacità di riscaldarla fino all'osso molto più di qualsiasi altro indumento. E quell'odore così familiare non poteva fare altro che rasserenarla, dopo una faticosa giornata di lavoro.

Un luccichio attraversò le iridi della ragazza, leggermente sgranate. Il sorriso luminoso che le occupava le labbra sottili e screpolate si ampliò, ormai libero dalla lana rossa, mentre il rossore sulle gote gelate si intensificò. Non poteva nemmeno immaginare una vita che non fosse rallegrata da quella presenza costante. Le faceva male il cuore al solo pensiero. Non era una qualche speciale occasione che li vedeva riunirsi dopo tanto tempo, si erano salutati quella stessa mattina, sullo stipite della porta del loro piccolo appartamento. Eppure, sembrava che le ore passate fossero giorni, e il bisogno del suo sguardo dolce su di lei sembrava aumentare ogni secondo, ormai insostenibile.

Kimi no inai sekai ni mo
nanika no imi wa kitto atte

Un ragazzo piuttosto alto, dal torace ampio e il fisico allenato, si guardava pazientemente attorno, quasi nascosto dall'imponente albero. La pelle olivastra del volto era arrossata, mentre le labbra carnose erano nascoste dietro le mani, poste a coppa per racchiudere la nuvoletta di condensa che un sospiro aveva provocato. Le gambe slanciate e muscolose erano celate dietro un pantalone nero, coperto in gran parte dal cappotto scuro, che sembrava stringersi attorno al fisico del ragazzo, mettendo in evidenza gli anni di allenamento che aveva alle spalle. Gli occhi castani parevano assorti, mentre il volto era contratto in un'espressione rilassata. Una velata dolcezza trapelava dallo sguardo vagante, che non ci mise molto a posarsi sulla figura bassina al di là dell'abete. Le braccia possenti si abbassarono lungo i fianchi, rendendo visibile il piccolo sorriso che era apparso sul viso ora raggiante.

Il freddo sembrava aver abbandonato i loro corpi, rinunciando ad insinuarsi tra i capelli, mossi dal venticello leggero, che incorniciava i volti dei due.

La castana prese a camminare, accelerando man mano il passo, quasi fino alla corsa, mentre trasudava gioia. Passare il giorno del suo compleanno con l'unica persona che voleva al suo fianco era il migliore dei regali. Non avrebbe potuto chiedere di meglio. Gli gettò le braccia al collo, fiondandosi sulle labbra morbide del moro e pregustandone la dolcezza.

Il ragazzo non fu da meno, nel ricambiare quel bacio appassionato, tentando di trasmetterle tutto il sentimento che gli scorreva nelle vene. Le accarezzò lentamente la guancia destra con le nocche della mano fredda, allontanandosi leggermente per osservare minuziosamente i tratti delicati che caratterizzavano la sua fidanzata. Si sentivano finalmente completi, grazie a quel piccolo gesto, quasi insignificante.

Nandemonaiya || Sawamura DaichiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora