{ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ ᴏɴᴇ.}

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Erano le ventidue quando un ragazzo dai capelli color crema ricevette un'email.

Si era risvegliato dal suo mondo dei sogni al sentire il suono della notifica e si era quindi srotolato dalle lenzuola che gli avvolgevano scompostamente e fastidiosamente il corpo, puntando così lo sguardo sull'angolo dello schermo e leggendo l'anteprima del messaggio, che citava: "minyoongi; junghoseok ti ha inviato un'email." Il ragazzo guardò l'username del mittente per qualche minuto, chiedendosi chi diamine potesse essere, se magari fosse uno studente della sua vecchia università.
Eppure quel nome non riusciva ad associarlo a nessun volto, nonostante avesse un'ottima memoria visiva. Così il biondino prese in considerazione che il ragazzo dall'altra parte di quello strano ed inaspettato messaggio, probabilmente, si fosse sbagliato ed avesse inviato quella email a lui piuttosto che ad un suo conoscente.

Purtroppo, o per fortuna, Min Yoongi era un ragazzo interessato a qualsiasi cosa riguardasse l'ignoto, per questo dopo aver fatto un respiro profondo, cliccò con il cursore sulla notifica ed aprì l'email.

Ciò che lesse lo stupì, si aspettava di tutto, da degli insulti a magari un invito per l'ennesima festa a cui non sarebbe andato in ogni caso, ma non di certo un testo, un capitolo di un ipotetico libro. Dopo aver letto velocemente le prime righe decise di leggere con calma quella email che lo aveva incuriosito, prendendosi così una sigaretta ed accendendola, aspirando una prima volta e sistemandosi il computer sulle gambe, ricominciando a leggere, questa volta con attenzione ed ancora più interesse.
Lesse una dichiarazione, che per quanto non conoscesse il resto della storia, lo fece rimanere lì metaforicamente incollato allo schermo per quello che alla fine risultò essere un quarto d'ora.
Aveva percepito che quella fosse una cosa scritta perché sentita, e non per rendere commerciale la storia, e ciò lo lasciò spiazzato.

A Yoongi piaceva leggere, certamente molto più che lavorare. Aveva libri di ogni genere, ed anche se in parte neanche finiti di leggere, ne comprava di nuovi ogniqualvolta che ne aveva l'occasione. Proprio per questo, per la sua conoscenza della letteratura, capì che quelle parole fossero state elaborate nel minimo dettaglio, per trasmettere esattamente la sensazione che lui stesso aveva avuto.

Con un leggero brivido che gli percorreva la schiena di tanto in tanto, decise di rispondere a quella email inviata per sbaglio.

Digitò "@junghoseok" e pensò per un po' a cosa scrivere.

Nel frattempo si accese un'altra sigaretta, siccome quella precedente l'aveva consumata leggendo quello che a lui pareva una piccola parte di ciò che definiva arte.
Dopo svariati minuti, a quel tag ci accostò una semplice parola.

"@junghoseok, complimenti."

L'attenzione dello scrittore venne attirata da una notifica, una risposta alquanto inaspettata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 01, 2019 ⏰

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