capitolo 2

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Cristel's pov

Mia madre e Minerva si allontanano uscendo dalla porta e la preside ci guarda per un attimo. Ci sorride per dopo uscire anche lei dall'ufficio e lasciandoci soli.
"Cazzo" Isaac sbuffa distraendomi dai miei pensieri, alzo per un momento lo sguardo per poi tornare a guardare il pavimento.
"Allora..Emh...seguimi" Non si volta nemmeno e si incammina verso la porta. Usciamo in corridoio e accellero il passo cercando di stargli dietro, lo sento parlare a bassa voce ma non capisco ciò che dice.
Arriviamo all'ingresso e giriamo a destra "Allora questo è il salone principale...e si i ragazzi qui si incontrano e cose così"
Non capisco se è in imbarazzo o non sappia veramente cosa succede in queste stanze.
"Comunque piacere sono Cristel" lo guardo ma lui non si gira se non per pochi secondi.
"Li ci sono i bagni a sinistra uomini e a sinistra quelli delle donne" mi guarda un momento dalla testa ai piedi squadrandomi "o ragazzine è uguale" riprende a camminare. Ho capito bene? Ragazzina...a me??? Oh no ci siamo capiti male.
"Scusa a chi hai dato della ragazzina?" Lo seguo standoti dietro.
"Mentre la c'è la sala studio" indica una sala adiacente al salone principale.
"Scusami sto parlando con te" mi avvicino picchiettandogli con le dita su una spalla.

"Senti" si gira verso di me guardandomi e avvicinandosi di pochi passi. È molto più alto di me, arrivo a malapena al suo petto. Alzo lo sguardo su di lui cercando di non spostarmi.
"Non ho alcun interesse a sapere il tuo nome o a sentire le tue lamentele, devo solo farti vedere la scuola. Non voglio conoscerti ne esserci amico o altro" continua a tenere gli occhi puntati su di me. Sento la rabbia salirmi alle guance facendole arrossare.
"No ascoltami tu. Passi che non hai voglia di farmi vedere la scuola passi pure che mi ignori e sinceramente poco mi interessa, ma sentirmi dare della ragazzina da uno che ha la mia età o poco più anche no" la mia voce diventa più acuta se sa volerlo e Isaac mi guarda indifferente.
Alza le spalle e si gira per continuare il giro "come vuoi" fa qualche passo mentre io rimango ferma "seguimi"
Vedo il mio riflesso attraverso una finestra, i contorni sfumati e gli occhi completamente neri, mi sale ancora di più la rabbia, uno stronzo del genere non può farmi arrabbiare fino a sparire, non lo accetto.
"No, vai pure ai tuoi allenamenti del cazzo" lo guardo mentre lui si ferma, si volta appena per guardarmi con la coda dell'occhio
"Sei sicura? È grande come istituto"
Dannazione Cristel non puoi girare senza meta per la scuola ragiona anche tu per una volta. Sbuffo e cerco di calmarmi ma l'orgoglio ha la meglio
"Piuttosto mi perdo che stare un altro minuto con uno che non mi ascolta nemmeno" lo guardo mentre lui rimane girato "e che non si gira nemmeno per guardarmi mentre parlo"
Lo sento sbuffare e si passa una mano tra i capelli "ascolta il mio compito è di farti vedere l'istituto non di ascoltarti"
Mi fissa "ma scelta tua" cerco di calmarmi.
"Odio essere chiamata ragazzina puoi almeno fare questo o devo parlate in un'altra lingua per fartelo capire? Ho diciassette anni non quattro"
Lui sorride malevolo "beh sicuramente non pensavo avessi quattro ma tanto meno diciassette"

Saliamo le scale che danno su un corridoio con porte sia a destra che a sinistra.
"Queste sono le aule dove studiamo la mattina, sai qual'è la tua?"
Annuisco prendendo uno dei fogli che mi ha dato prima la preside "sono nell'aula 14"
"Oh fantastico nella mia stessa classe" sbuffa e mi indica le porte in fondo al corridoio "penultima a destra"
"Sono tutti come te qui?" Punto i miei occhi su di lui.
"Magari fossero tutti come me" sussurra
"Comunque di sopra ci sono le stanze" indica le scale che portano al piano superiore "nell'altra ala c'è una sala per gli allenamenti e beh...fuori c'è il giardino"
Annuisco e prendo le mie borse "grazie Isaac" sussurro e comincio a salire le scale.
"Adieu" prende e sparisce scendendo le scale.
Sto facendo i primi gradini quando sento il mio stomaco brontolare, dannazione stamattina non ho mangiato nulla. Mi mordo le labbra e torno indietro di corsa
"Isaac aspetta, fermo" arrivo alle scale e lui si ferma.
Sbuffa "cosa c'è adesso?" Si gira spazientito verso di me.
"Emh dove posso trovare la mensa?" Mi guardo le scarpe imbarazzata e mi sento arrossire.
"In fondo alle scale a sinistra, altro?" Sento il suo sguardo puntato su di me e io divento ancora più rossa "No grazie" mi giro e scappo su per le scale riprendendo le mie valigie. Complimenti Crristel figura di merda fatta anche oggi.

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