TRIP┃vminkook

•quindici•

(pov Taehyung)

Ieri, alla fine, non abbiamo fatto altro che giocare, poiché ormai era quasi sera.
Oggi, però, voglio uscire e dare inizio a questa vacanza come si deve.

«Andiamo al mare? È ancora mattina, possiamo rimanerci per un po'» propongo, mentre aspetto che il tè si raffreddi.

«Oh sì, finalmente usciamo»
Jungkook si siede a capo tavola, portandosi dietro un pacchetto di biscotti.

«Fate veloce a mangiare, allora. Io vado a mettere tutto quello che serve in un borsone» ci informa Jimin, alzandosi e posando la tazza nel lavello.
«D'accordo, mamma»
«Jungkook, un giorno o l'altro ti prendo a sberle»

[...]

«KOOK! SMETTILA!» sento Jimin urlare divertito, seguito da un ruggito del rosso.

La spiaggia è deserta, nonostante sia una bellissima giornata, ma meglio così.

Sono sdraiato a pancia in giù su un asciugamano, nel tentativo di abbronzarmi la schiena, mentre guardo le persone che più preferisco andare finalmente d'accordo.
Posso vedere da qua come si stiano divertendo e ne sono veramente felice.
Ho capito che in realtà si piacciono, in qualche modo, ma visto che sono abituati ad "odiarsi", non riescono ad ammetterlo.

Noto Jungkook uscire dall'acqua, con le goccioline che splendono lungo il suo fantastico corpo, lasciando Jimin a riposarsi a mollo.
Mi sorride e mi saluta con la mano, prima di raggiungermi e sedersi direttamente sulla sabbia vicino a me.

«Chim non è così male, eh» lo stuzzico, tirandogli un pugnetto sulla spalla.
«Jimin è meraviglioso, e lo sei pure tu»

In un lampo, sento i suoi capelli bagnati toccarmi la fronte, poco prima che mi baci.
È delicato e veloce: si stacca subito, tornando al suo posto e facendomi un occhiolino, mentre lecco il sapore di sale che ha lasciato sulle mie labbra.

«Taehyung, vorrei chiederti scusa, comunque»
«Per cosa?»
«Perché ti ho sempre usato e non sono mai riuscito a parlarti normalmente a scuola. Sei una delle più belle persone che abbia mai incontrato, sia dentro che fuori, e non ti meriti un trattamento del genere.»

Un enorme, grosso, grande sorriso si fa spazio sul mio viso.
Mi fiondo tra le sue braccia, tenendolo ben stretto e cercando di infondergli tutto il calore possibile.

«Grazie, Kookie, sei un tesoro»
«Sí, il tuo»