24 febbraio 2014

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                                                                       Casa
Mi girai dall'altra parte e improvvisamente mi mancò. Mi mancava il suo sorriso, la sua stretta attorno alla vita, i suoi occhi. Mi mancava perfino la sua voce.
Erano mesi che non gli parlavo ma non c'era stato un momento in cui avessi smesso di sentirlo.
Vivevo, andavo in palestra, studiavo, ero presente alle lezioni noiose, andavo a fare la spesa con mia mamma e andavo persino a ballare il sabato sera. Ma bastava un istante, nel mezzo della giornata, per toccare il suo pensiero: un oggetto che mi riportasse a lui, un modo di camminare, una frase pronunciata allo stesso modo.
Era esattamente in quei momenti che la sua mancanza mi ruggiva più forte dentro: era come se il cuore sapesse che non volevo dargli ascolto, che lo reputavo stupido e che cercavo di ignorarlo. Il cuore non sbaglia le persone ma a volte, sbaglia i tempi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20, 2019 ⏰

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