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3 anni dopo:

Andres arrivò verso le 10:00, era in ritardo, entrò nell'edificio e si fermò a parlare con Margherita la ragazza che stava alla reception.

"Margherita, mia moglie è già nel suo ufficio?"

"Si signor Montez, è arrivata 1 ora fà."Rispose Margherita.

"Bene". Disse Andres in un tono freddo e distaccato.
Si allontanò e prese l'ascensore.

Intanto Anita stava nel suo ufficio, doveva revisionare le ultime cose,mancava pochi giorni alla sfilata e doveva essere tutto impeccabile.
Mentre controllava alcune cose dal computer, Sentì la porta aprirsi violentemente.
Anita alzò la testa e vide suo marito furioso, mentre lui si avvicinava.
Andres sbattè le mani sulla scrivania.

"COME TI SEI PERMESSA DI NON INFORMARMI CHE ALLA SFILATA VENGONO DEI GIORNALISTI!" Gridò Andres.

Anita lo guardó contrariata per come si era presentato nel suo ufficio.

"Intanto calmati che urlando non risolvi niente, e poi mi sono dimenticata con tutti gli impegni che abbiamo. E dovevo invitarli devono farci pubblicità. Siamo in rovina Andres."
Rispose calma.

Andres si arrabbiò ancora di più, odiava che sua moglie lo trattava come se fosse un imbecille. Come se non sapesse che stessero in rovina.

"NON DIRMI DI CALMARMI, DA QUANDO HAI PRESO LE REDINI DELL'AZIENDA TUTTO È CAMBIATO. HAI DATO ORDINI PER TUTTO L'EDIFICIO RICORDATI ANITA CHE ANCHE IO SONO IL CAPO, QUINDI I GIORNALISTI NON LI VOGLIO."

Mentre parlava continuava a sbattere le mani sul tavolo.
Anita iniziò ad arrabbiarsi anche lei, era stanca di tutta quella situazione.
Sapeva che suo marito la odiava ma non così tanto da interferire anche sul lavoro.

"ADESSO BASTA!" Si alzò facendo cadere la sedia.

"SAI BENISSIMO CHE  IL 50% DELL'AZIENDA È ANCHE MIA, QUINDI POSSO DECIDERE ANCH'IO COSA FARE. SONO QUÌ PER SALVARTI IL CULO. LO FACCIO PER TUA MADRE E SOPRATTUTTO PER TUO PADRE CHE RIPOSI IN PACE!"

Andres quando sentì che lei aveva nominato suo padre perse la ragione. Si avvicinò la prese per un braccio e la stese sul tavolo con violenza.

"Mi hai stancato Anita, se fosse stato per me ti avrei già chiesto il divorzio. Solo per nostro figlio sto ancora con te e questo lo sai, e sopratutto anche per renderti la vita un inferno." Anche se aveva smesso di urlare era ancora furioso.

Sì sentì in trappola in quel momento, la sua rabbia si trasformò in paura, Da quando era tornato, il suo Andres di un tempo era morto, facendo così nascere un Andres meschino e crudele che aveva solo rabbia e odio nei suoi confronti.

<Perché Andres, perché ci facciamo del male..> Pensò cercando di non guardarlo.

"Abbi almeno il coraggio di guardarmi, dov'è finita tutta quella sfrontatezza che avevi prima"

Anita girò la testa, e lo fissò senza parlare. Era così stanca di subire le sue cattiverie. Ormai non l'amava più, se solo lui le avesse creduto tempo fà.
Era diventata un burattino nelle sue mani.
I suoi occhi si riempirono di lacrime ma fece di tutto per trattenersi. Lui notò questo la liberò e si allontanò, lei si mise seduta senza smettere di fissarlo.

"Oggi faremo una riunione con gli impiegati, dobbiamo vedere i costi per la sfilata"

Anita si alzò mentre Andres le dava le spalle, in quel momento desiderava solo abbracciarlo.

"Va bene"

Andres senza darle risposta o salutarla andò via.
In quel momento Anita diede sfogo ad un lungo pianto ripensando i bei momenti che aveva condiviso con il suo amato.

Salve a tutti.
Questa è la prima storia che scrivo e mi dispiace ma non sono tanto esperta. Spero che questa storia con il tempo vi piacerà.
Vi auguro una buona lettura per i prossimi capitoli che aggiornerò.
E fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio e alla prossima.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 11, 2021 ⏰

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