L'inizio.

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Finalmente l'aria odora d'estate anche se i rimasugli dei pollini della primavera sono ancora nell'aria, Ma non è un problema perché per fortuna non sono allergica.
Sono sul retro dell'ospedale seduta su una sedia ad osservare gli ultimi attimi di sole che il cielo mi offre.
Ad un certo punto si alza un certo venticello che mi fa sospirare e chiudere gli occhi, li riapro lentamente sapendo già quello che mi aspetta.
Ed infatti ecco un'altra anima in pena di fronte a me.
È un uomo di mezz' età con un grosso taglio ancora pieno di sangue sul ventre.
"Aiutami" sussurra con il volto bianchissimo e con un'espressione malinconica.
Probabilmente è morto sotto i ferri e non è riuscito a dire addio come si deve ai suoi cari.
Mi alzo dalla sedia su cui mi stavo rilassando fino a qualche minuto fa e mi dirigo tranquillamente verso di lui.
"Ragazzina tu mi vedi?"continua a sussurrare un po' stupito.
Accenno un sorriso sghembo.
"Si, e ti posso aiutare" mi giro e mi dirigo verso l'entrata dell'ospedale con l'uomo che mi segue.
Mentre cammino vedo tantissime altre anime che cercano di attirare la mia attenzione,ma essa ricade su un altro uomo , questo però sui 25 anni.
È vestito in modo strano e mentre si muove ridendo (probabilmente è fatto) parla con una persona, forse della sua età,maschio,asiatico.
Quest'ultimo sembra essere serio,tutto il contrario del fattone li a fianco.
"Almeno lui è spensierato" penso sospirando...
"Ragazzina, guarda! Quello è il mio corpo" l'anima vicino a me mi indica una barella con delle persone a fianco ad essa, una tra loro si distingue.
È una donna e sta piangendo.
"John." Sussurra lei singhiozzando.
Vedo l'uomo ,che prima era accanto  a me, avvicinarsi alla sua barella con il suo stesso corpo inerme.
"Mary" cerca di attirare l'attenzione della donna,probabilmente la moglie.
"Non ti sente, ora ti aiuto.
Donerò A Mary 30 secondi per vederti,tu le dirai ciò che devi e poi passerai oltre, ti va bene?" Gli sorridi cercando di essere il più rassicurante possibile.
L'uomo annuisce.
"Mi scusi.." tocco la spalla alla donna e la fisso negli occhi, all'inizio sembra stranita ma poi è come se si risvegliasse da un sogno. Vede suo marito.
"Tesoro io resterò sempre vicino a te , di ai ragazzi che voglio loro bene più di qualsiasi altra cosa, ti amo"
Mary sorrise e scoppiò a piangere abbassando la testa.
L'uomo si gira verso di me.
"Grazie" biascica e mi dona un sorriso di gratitudine,per poi sparire nel nulla. Non lo rivedrò più,nè lui nè lei , ma mi fa piacere averli aiutati.

Mi giro per ritornare nel posticino dov'ero prima e nel frattempo vedo un infermiere che corre noncurante  verso l'asiatico... e lo trapassa.
"Cosa?!" Penso. " ma che.."
Il mio sguardo perplesso si sposta verso l'uomo strano,che gli sta ancora parlando. Ma com'è possibile che lo veda...forse è un fantasma pure lui quindi non me ne preoccupò molto e seguo la mia traiettoria.
Ma sbatto contro... proprio contro di lui.
Alzo lo sguardo per osservarlo negli occhi. Sono davvero confusa.
"Mi scusi" dico fissandolo.
"Di niente signorina" mi sorride " io sono Klaus,piacere" e mi fece un inchino barcollando.

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*Hey ragaaaa,questa è la mia prima vera storia e spero tanto che vi piaccia.
Se è così ditemelo nei commenti così lo capisco❤.
Non posso permettervi di essere frequente con i capitoli ma ci proverò.
E nada.. enjoyyy ahaha*
P.S.= quella nella copertina è Gwen in teoria lol

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