Il giorno dopo mi svegliai normalmente per andare a scuola. Sarebbe stato un giorno qualunque. Nessuno avrebbe notato le mie scarpe no?
Cercavo invano di convincermi il più possibile.
Quando arrivai a scuola andai subito all'armadietto per lasciare qualche libro e prenderne degli altri, andavo di corsa, volevo farmi vedere il meno possibile in giro, camminavo velocemente a testa bassa, dovevo arrivare presto in aula e sedermi all'ultimo banco. Svoltai l'angolo del corridoio e andai a sbattere contro qualcuno...
I miei libri caddero a terra proprio come me. Alzai lo sguardo per vedere se era caduta anche l'altra persona ma stava perfettamente in piedi a squadrarmi. Impallidii, non era solo, c'erano altri sei ragazzi con lui.
Mi ero appena scontrata con il gruppo più popolare della scuola.
Mi affrettai a scusarmi mentre raccoglievo i libri.
"Scusami tanto, non volevo."
"Non ci servono le tue inutili scuse." Disse Tae
"Perdente." Continuò Jin tirando un calcio a un mio libro.
"Guarda dove vai la prossima volta." Disse il ragazzo con cui mi ero scontrata.
"Ti ha toccato Suga, che schifo ti avrà contagiato, chissà quanti germi, mi viene la nausea soltanto a guardare i suoi vestiti di seconda mano e le sue scarpe sporche. Stavi guardando quelle anziché la strada? Ammetto che sono proprio uno bello spettacolo. Complimenti. Tutti dovrebbero ammirare il tuo stile. Ragazzi venite subito a guardate questa ragazza e stategli alla larga." Quello più alto del gruppo chiamò l'attenzione di altri ragazzi che stavano passando di lì. In meno di un secondo, mi stavano guardando tutte le persone in quella stanza. Tutti stavo ridendo di me. E io volevo soltanto sparire.
Non risposi e raccolsi l'ultimo libro che era stato spinto più in là da uno dei ragazzi.
Sentivo gli occhi lucidi ma mi promettei di resistere. Mi stavano umiliando di proposito e non avrei giocato al loro stesso gioco.
Feci un respiro profondo e camminai via finché non fui richiamata dallo stesso ragazzo alto.
"Hey, ti sei dimenticata queste!"
Mi girai verso di lui e vidi le mie chiavi di casa pendolare fra le sue mani.
Mi avvicinai per prenderle ma lui con un rapido movimento le lanciò nel bidone di fronte a lui, facendo canestro.
"Lì dentro ci troverai sicuramente qualcos'altro di disgustoso da metterti addosso." Disse, sempre lui, prima di scoppiare a ridere insieme agli altri, per poi finalmente andarsene.
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Just another deep breath
Short StoryXia è una ragazza timida proveniente da una famiglia che riesce a malapena a far quadrare i conti. Kim Nam-joon , invece, è un ragazzo viziato, arrogante e prepotente che sfoga la sua rabbia sui più deboli. Due opposti, ma quando si incontreranno c...