Capitolo 1

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La prima cosa che fece mia moglie non appena entrammo nella stanza d'albergo fu affacciarsi al balcone e respirare a pieni polmoni l'aria.

''Guarda si vede il mare!'' esclamò, ma io non stavo prestando attenzione, avevo preso la mia valigia e stavo tirando fuori i miei vestiti.

Perché ero venuto in un posto del genere?

Sospirai, mia moglie mi aveva quasi costretto a venire, ero sicurissimo che come ogni volta l'avrei scampata, avrei inventato una scusa e sarei rimasto a casa, a lavorare e a riposare in tranquillità, ma questa volta mia moglie sembrava determinata a portarmi con sé. Io e lei non viaggiamo spesso insieme, l'unica volta che abbiamo veramente viaggiato insieme è stata quando eravamo andati in luna di miele, da allora non lo abbiamo più fatto. Eppure la voglia era venuta ma entrambi eravamo troppo pigri per accettare.
Mia moglie ha sempre cercato di rendermi partecipe alle sue cose ma io l'ho sempre respinta in qualche modo. Non l'ho mai fatta entrare nel mio mondo. Da quando ci siamo sposati io ho sempre pensato al mio bene mentre lei ha sempre pensato per il bene di entrambi.

''Tesoro vado a fare un giro'' disse entrando ''tu rimani qui?'' chiese e io annuì, non alzando lo sguardo dai vestiti che stavo sistemando nell'armadio.
Lei si avvicinò piano e mi lasciò un bacio sulla guancia e se ne andò dopo avermi salutato un'ultima volta.

Mi buttai sul letto guardando il soffitto bianco, non appena fui sicuro che se n'era andata.

Nella stanza calò un silenzio piacevole, in lontananza si potevano udire le onde del mare, mentre dalla finestra aperta entrava l'aria che sapeva di acqua e di umido, il letto era comodo, almeno avrei dormito bene in quei tre mesi. Dopo una decina di minuti mi alzai dal letto e mi diressi verso il balcone, proprio come aveva detto mia moglie si vedeva il mare, ed era bellissimo, limpido e fresco, anche se non amavo l'acqua non mi dispiacevano panorami come quelli. Non mi ricordo l'ultima volta in cui sono stato al mare, probabilmente è stato tanto tempo fa quando ero ancora bambino e per un capriccio di mia sorella i nostri genitori ci portarono al mare, ma alla fine lei scoppiò a piangere perché le onde le facevano paura e papà ci portò via. Mia madre soffriva il mal di mare, quindi non prendevamo mai navi o traghetti né organizzavamo vacanze su crociere mentre mio padre amava la montagna e posti tranquilli, infatti nell'estate andavamo sempre nella casa sulla montagna. Era veramente un bel posto quello, regnava sempre il silenzio e si potevano anche sentire degli uccellini canticchiare mentre il mare era rumoroso e pieno di gente. Forse probabilmente è per questo che non mi è mai piaciuto, perché c'è troppa gente e troppa confusione. Non sono mai stato un tipo molto socievole infatti nel corso della mia vita non ho fatto grandi amicizie, in fin dei conti, se ci penso bene non ho mai avuto un amico da considerare 'intimo', forse è stato questo uno dei tanti mattoni che ha messo una distanza incalcolabile tra me e mia moglie creando un muro. Ogni mattone ha il suo motivo e ogni motivo mettendosi con un altro motivo crea una distanza e la distanza innalza un muro, che se non viene fatto crollare subito poi diventa indistruttibile.

Nel frattempo mi accesi una sigaretta, cominciai a fumarla mentre aspettavo che mia moglie tornasse, avevo già sistemato i miei vestiti e tirato fuori il mio pc, se avessi voluto avrei potuto cominciare subito a lavorare ma qualcosa dentro di me diceva che dovevo aspettarla prima di cominciare. Qualcosa di invisibile me lo sussurrava piano nell'orecchio...le sue parole incomprensibili potevano essere comprese soltanto dalla mia agitazione e dalla mia ansia...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 07, 2020 ⏰

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