hai scelto la luna alle stelle

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𝐣𝐮𝐬𝐭 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐦𝐨𝐨𝐧, 𝐰𝐞 𝐜𝐡𝐚𝐧𝐠𝐞 𝐨𝐯𝐞𝐫 𝐭𝐢𝐦𝐞,
𝐥𝐢𝐭𝐭𝐥𝐞 𝐛𝐲 𝐥𝐢𝐭𝐭𝐥𝐞, 𝐩𝐢𝐞𝐜𝐞 𝐛𝐲 𝐩𝐢𝐞𝐜𝐞.




















 

𝒜fferrai con lo sguardo la gelida luce della luna, così buia ma così accecante da farti rimanere abbagliato dalla propria bellezza;

l'ammaliante vista di una notte fonda o semplicemente di una notte in cui non si fa altro che venire oppressi da pensieri, privandoti di un dolce ed accogliente sonno.

sorrisi, nostalgico, vedendo il riflesso di ricordi felici sulla vista malinconica e al tempo stesso meravigliosa che giaceva ai miei occhi.

poi lo sentii di nuovo, un'altra volta, come un colpo di pistola che ti prende alla sprovvista,
che ti giunge in millisecondi e che non appena lo fa, si sovrastano assieme dolore e sofferenza.

in quel momento mi sentivo così.
come se quella pallottola fossi proprio tu,
yeosang.

il dolore ed il bruciore che non facevano altro che infastidire il mio cuore provenivano solo dalla tua oramai confusa immagine, dalla nostra.

era come se il dolce sapore delle candide lacrime non mi facesse più rabbrividire al proprio contatto, come se il sapore di esse si fosse abituato a tutta quella tristezza.

poi quest'ultime si tramutarono in singhiozzi, accrescendo il tremolio della mia sagoma abbracciata dal freddo

ed era così che mi sentivo, vitreo e freddo,
tale era il tuo viso ormai non più avvolto dalla bontà e dai sorrisi condivisi, dai baci sino alle carezze

il tuo viso ormai sguarnito, tale e quale al mio cuore, marcio

cantai la nostra canzone; ero stanco, stanco di dover affrontare tutto questo in quel modo

❝un ragazzo che canta nel cuore della notte, eh?❞ una voce calma interruppe quella flebile melodia creatasi facendomi sussultare, - ❝è un po' insolito❞ continuò il ragazzo, col susseguirsi di un lieve ridacchiare.

rimasi in silenzio, non voltandomi- in realtà avrei voluto farlo solo per pura curiosità, ma rinunciai per coprire quegli occhi gonfi ed arrossati dal precedente pianto

il ragazzo s'aggregò al silenzio straziante

avrei scommesso che se ne sarebbe andato via, annoiato e deluso- magari, ma quando colsi con la coda dell'occhio la sua figura sedersi per terra sul balconcino non troppo distante dal mio, mi sentii sollevato.

perchè poi, mi chiedevo

❝scusami comunque... non volevo infastidirti, anzi, sono rimasto dall'inizio ad ascoltare❞
volevo cogliere la sua espressione, capire se quelle parole potessero essere colme di bontà come suonavano

𝙇𝙐𝙉𝙀 𝘼 𝙑𝙀𝙉𝙀。  woosan ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora