La mia esistenza è sempre stata un susseguirsi di eventi, uno dopo l'altro, senza qualcosa o qualcuno che li collegasse in un filo chiamato "vita".
Praticamente la mia non è una vita, nessuno potrebbe chiamarla così.
È sempre stato così sin da quando ero piccola: vedevi le bambine a giocare insieme,felici,con dei grossi sorrisi stampati sul viso oppure piangere perché si sono fatte male o hanno litigato....poi vedevi me. La bambina seduta a gambe incrociate che fissava la finestra pensando quando avrebbe potuto tornare a casa per fare l'unica cosa che le riesce bene: disegnare. Disegnava come avrebbe potuto essere la sua vita se fosse nata diversa e come sarebbe la vita degli altri se lei non fosse nata...probabilmente non sarebbe diversa da quella che stanno vivendo.
Adesso quella bambina è cresciuta ...ma non è cambiata.
Sto guardando fuori dal finestrino, con le cuffie alle orecchie, sto sentendo la mia playlist degli Evanescence. Dopo poco l'autista mi dice di scendere.
Scendo e prendo le mie valige e mi dirigo nella mia nuova casa.
Dove sono vi starete chiedendo?
Sono stata espulsa dalla mia vecchia scuola per aver provocato una rissa. È la 4 scuola che cambio nel giro di 6 mesi.
Sto salendo le scale e mi dirigo nella stanza che mi hanno scritto nella lettera di ammissione.
Entro nella stanza e vedo altri 2 letti. Perfetto dovrò anche dividere la stanza non con una ma con 2 ragazze. Felicità proprio.
Sistemo le cose nell'armadio e mi metto la divisa. Devo dire che non è male: è nera e rossa. Beh poteva capitarmi di peggio.
Prima di andare in segreteria sistemo la mia cartella dei disegni nel mio cassetto personale dentro l'armadio, lo chiudo a chiave e mi dirigo alla segreteria.
Sono qui davanti da 5 minuti ma la segretaria non si calcola visto che è troppo impegnata a parlare al telefono. Dopo un quarto d'ora mi stufo e sbatto il pungno sul bancone.
-Ehm-dico schiarendomi la voce-le devo chiedere la mia classe, se non disturbo la sua chiaccherata al telefono-
-Oh certo-dice appoggiandolo sul bancone-mi dica il suo nome.
-Chung Hyojin-
-Lei è nella 1B. Adesso i suoi compagni andranno a mangiare. Vai alla mensa e poi torna qua.-
Mi giro e me ne vado senza neanche salutare.
Arrivo davanti al portone della mensa e lo apro.
Qua dentro stanno facendo macello. Ovviamente come in ogni scuola che si rispetti vedo i ragazzi che mangiano in gruppetti.
Mi avvicino al tavolo dove le tipe ci mettono da mangiare.
Prendo un vassoio e faccio la fila.Con mia grande fortuna dietro di me si trova una ragazza che non parla ma grida.
Cerco di far finta di niente ma all'ennesimo acuto che mi fischia nell'orecchio mi giro.
La squadro dalla testa ai piedi.
È alta, capelli rossi e ha una gonna che chiamarla così sarebbe una bestemmia per tutto il genere delle gonne.
Si accorge che la sto osservado.
X:scusa che ti serve?
Io:Penso che tu debba abbassare un tantino il volume della voce.
Dico più gentilmente possibile.
X:scusa perché dovrei e poi chi ti credi di essere per dirmi ciò.
Alza così tanto il volume che tutta la mensa si gira per godersi lo spettacolo.
Io:allora ho cercato di essere educata ma vedo che non funziona-dico sospirando-o ti abbassi la voce o ti chiudo la bocca con una scarpa.ok?
Lei mi guarda con gli occhi sgranati e poi comincia a farfugliare cose che se avesse parlato in arabo lo avrei capito di più.
Stufa della situazione prendo un pezzo di torta da un tavolo non molto distante e glielo tiro in faccia.
Io:ah lo senti quanto è bello il silenzio? Dovresti imparare ad apprezzarlo.
Prendo il mio cibo e mi vado a sedere a un tavolo in disparte ma sento tutti gli occhi puntati addosso. Sto mangiando tranquillamente quando sento una mano toccarmi la spalla e mi ritrovo 4 ragazzi accanto a me.
Li guardo con un' aria interrogativa e allora uno di loro inizia a parlare.
X:abbiamo visto quello che hai fatto a Soojin. Nessuno lo aveva mai fatto. Sei nuova giusto?
Annuisco e continua a parlare.
X:ah ecco perché.Comunque non mi sono presentato:io sono Kuhyun e loro sono i miei amici Shonwu, Hyungwon e Minhyuk.
Ci piaci sei forte.-
Mi dice sbattendomi un pugno sulla spalla.
A questo punto mi alzo e me ne vado, senza neanche guardarli in faccia. Prima che finisca la pausa pranzo esco dalla scuola per stare sa sola.
Sto camminando sa sola per la strada dietro i dormitori. U vedo la mia camera da qua.
Rimango ferma a guardare la finestra quando sento un rumore forte dietro di me: un camion mi sta per investire. Che mi investisse tanto non ho nessuno.
Mi metto a braccia aperte aspettando che il destino faccia il suo corso quando mi ritrovo a terra. Delle braccia mi stanno avvolgendo. Apro gli occhi e vedo davanti a me lo spettacolo più bello che io abbia mai visto: è un ragazzo ma dagli occhi neri e capelli dello stesso colore. È bellissimo. Lui apre gli occhi e mi guarda.
X:ma sei impazzita? Stavi per morire!
Mi risveglio per evitare che la bava mi cada a terra.
Io: il camion stava casualmente passando sopra di me, tutto qua.
Dico alzandomi.
X:si ma stava per investiti.
Io: oh problemi suoi, a me andava bene.
Dico facendo spallucce.
La campanella suona e io mi giro per poi andare alla ricerca della mia classe.
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Wolf ~Byun Baekhyun~
RomanceChung HyonJin è una ragazza solitaria, ma non per via della sua timidezza ma per la sua schiettezza: non si fa problemi nel dire ciò che pensa e per questo viene allontanata da tutti. Per via del suo carattere è stata espulsa da varie scuole e l'ult...