cercando alaska

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“Ascoltare e tacere era di norma la mia tattica in società.”

“Mi misi a piangere, gemendo, e non provavo tanto tristezza quanto dolore fisico. Fa male, e non è un modo di dire. Fa male come un carico di botte.”

“Ricapitolando, lei era tutta alti e bassi, prima fuoco e fiamme e subito dopo fumo e cenere.”

“Ecco perché ho paura: ho perduto qualcosa di importante, non riesco più a ritrovarlo, e ne ho bisogno.”

“Ma preferivo tenermi le domande, piuttosto che trovare risposte cui non avrei mai potuto rassegnarmi.”

“Non sono sicuro se sono depresso. Voglio dire, non sono esattamente triste, ma non sono nemmeno esattamente felice. Posso ridere, scherzare e giocare durante il giorno, ma a volte quando sono solo di notte mi dimentico come mi sento.”

“Non puoi cambiare tutto e poi andartene.”

“Certe cose non puoi prolungarle all’infinito. Viene il momento il cui devi strappar via il cerotto. Fa male, ma poi passa e ti senti meglio.”

“Non successe, ovviamente. 
Mai che le cose andassero come mi aspettavo.”

“Così me ne tornai nella mia stanza e crollai sul letto, pensando che se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.”

“Quando gli adulti, con lo stupido sorriso di chi crede di saperla lunga, dicono: “I giovani si credono invincibili” non sanno quanto hanno ragione. La disperazione non fa per noi, perché niente può ferirci irreparabilmente. Ci crediamo invincibili perché lo siamo. Non possiamo nascere, e non possiamo morire. Come l’energia possiamo solo cambiare forma, dimensioni, manifestazioni. Gli adulti invecchiando, lo dimenticano. Hanno una gran paura di perdere, di fallire. Ma quella parte di noi che è più grande della somma delle nostre parti non ha un inizio e non ha una fine, e dunque non può fallire.”

“Immaginare il futuro sa di rimpianto.”

“Passi la vita inchiodato nel labirinto, pensando al modo in cui un giorno ne uscirai, e a come sarà fantastico, e immagini che il futuro ti trascinerà pian piano fuori di lì, ma non succede. È solo usare il futuro per sfuggire al presente.”

"Fu un lampo. Io ridevo, ero nervoso, lei venne verso di me, spostò di lato la testa, e ci stavamo baciando.”

“Quando smetti di desiderare che le cose non finiscano, smetti di soffrire quando finiscono.”

"Cioè, è stupido sentire la mancanza di qualcuno che non potevi sopportare. Ma, non so, era bello avere sempre qualcuno con cui litigare, sai."

"Voi altri fumate per il gusto. Io fumo per ammazzarmi."

“Mi hai lasciato senza un forse, prigioniero del tuo maledetto labirinto.”

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