CAPITOLO 3

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Stamattina mi sveglio particolarmente felice ma allo stesso tempo un po' strana. Questa notte per la prima volta non ho sognato mia sorella ma ho intravisto occhi ghiaccio di un ragazzo e questa cosa mi fa un po' effetto perché odio incondizionatamente quel ragazzo e non so spiegarmi tutto questo. Mi alzo per cambiarmi e ricominciare una nuova giornata quando sento qualcosa sbattere alla finestra come se fossero sassolini, mi affaccio per controllare e trovo James che mi fa segno di scendere. Mi affretto a camminare e arrivo in giardino. Ovviamente ci accomodiamo alle panchine perché di certo non se ne andrà facilmente.

‹‹ Ehi bambolina, come stai? ›› ancora con questo nomignolo, lo odio cosi tanto più di lui addirittura e credo di perderla già da ora la pazienza se inizia così.

‹‹ Ciao, bene tu? ›› il mio tono non cambia rispetto alla volta precedente non posso cercare di fare amicizia con lui, sarebbe un guaio.

‹‹ Bene. L'altro giorno non abbiamo finito di parlare ma ora, dimmi, chi sei Liberty Crossfoth? Raccontami di te ›› il suo tono è serio ma io fatico a rimanere indifferente.

‹‹ Chi ti ha detto che io voglia parlare con te? E poi che te ne frega di me? Cosa vorresti sapere? ››

‹‹ A quale scuola vai? Non ti ho mai vista ›› mi irrigidisco subito, non ho mai parlato con nessuno della mia vita schifosa e di certo non incomincerò adesso con lui.

‹‹ Studio a casa, ho professori privati, i miei vogliono così ›› riesco a dirgli solo questo e mi meraviglio di me stessa al contrario lui mi guarda per tutto il tempo per capire qualcosa di più.

‹‹ Perché? ›› inizio ad agitarmi ancora di più.

‹‹ Perché si, va bene? Fatti gli affari tuoi ›› sputo acida per fargli capire che deve smetterla subito. Lui alza le mani in segna di resa e ride poi mi guarda attentamente negli occhi nel quale mi ci potrei perdere infinite volte. Ma che dico? Uff!

‹‹ Dalla prima volta che sono venuto qua ti sei comportata da stronza cosa rara che mi succeda con le ragazze ma fin da subito ho capito che dietro questa corazza sei una ragazza splendida e non lo dai a vedere per paura di soffrire. Dietro ogni tua azione c'è un dolore a te fatto e io non ti chiederò niente fin quando non sarai pronta›› bingo! Credevo che nessuno in questo mondo fosse capace di dire una cosa così ma lui invece ci è riuscito all'improvviso, senza dirgli niente e senza pretendere nulla. Sono senza parole ma questo non significa che gli racconterò di me.

‹‹ Cosa vorresti fare dopo l'università? ›› cambia discorso per fortuna.

‹‹ Vorrei diventare scrittrice tu? ››

‹‹ Vorrei avere una casa editrice tutta mia ›› wow! Mi sorprende la sua risposta.

‹‹ Tu leggi? Non si direbbe dal tuo carattere e dal tuo aspetto ›› spero che non lo abbia offeso.

‹‹ Si, perché? Per i miei tatuaggi? Dovresti sapere che anche i più duri hanno un'anima fragile, a volte non sempre si è quello che si vuol fare credere ›› rifletto tanto sulla sua risposta e mi ci rispecchio molto perché anch'io sotto l'armatura di ferro sono una ragazza buona. Non so come ma quando parla è cosi profondo, sembra abbia le parole giuste al momento giusto.

‹‹ E poi faccio colpo di più sulle ragazze. Tu sarai la prossima per forza ›› ecco che ritorna l'arrogante, superiore e pure il modesto.

‹‹ Credici James perché quando non succederà non vorrei vederti piangere ›› ci guardiamo con aria di sfida e scoppiamo a ridere. Non riesco a pensare alle sua parole perché sono super convinta che non succederà. Da quanto ho parlato non mi ha staccato gli occhi di dosso. Mi fissa ancora ma perché? Non sono mica una statua da ammirare o una super modella da rimanere incantati.

‹‹ Che c'è? ›› provo a chiedere.

‹‹ Sai, è la prima volta che ti vedo ridere ed è una cosa meravigliosa. Dovresti farlo più spesso. Ogni volta hai uno sguardo triste ma non preoccuparti se sorridi diventi più luminosa come una stella. Non mi aspettavo di dirlo ma sei bellissima sia che ridi sia che sei triste, per me rimani una stella che brilla più della altre nella notte ›› e mi ritrovo a guardarlo scioccata dalle sue parole ma anche dall'intensità dei suoi occhi mentre le pronuncia. La cosa più strana è come faccia a sapere che sono sempre triste se non ci conosciamo da tanto, capisco che è un ragazzo profondo ma fino a un punto. D'un tratto i miei pensieri vengono interrotti da rumore della macchina dei miei, sono tornati e lui deve andare a casa prima che entrino.

‹‹ Devi andartene, ora. Ciao ›› lo prendo per un braccio e lo spingo fuori dal giardino con modi autoritari.

‹‹ Ma che ti prende? Mi sarei aspettato almeno qualcosa ›› facendo l'occhiolino

‹‹ E' solo che ... devi andare James ›› guardo dietro mentre lo spingo fuori.

‹‹ Okay bambolina tanto non finisce qua. Prendi questo ›› mi mette un bigliettino nelle mani e sparisce. Lo apro e dentro, scritto c'è il suo numero di cellulare. Faccio appena in tempo a sedermi e prendere il libro in mano che i miei entrano.

‹‹ Ciao tesoro, siamo tornati. Tutto bene? ››

‹‹ Certo, benissimo ›› entrano in casa e io rimango seduta sovrappensiero con un sorriso ebete sulla faccia a pensare a James di nuovo. Le mie mani ancora tremano e il mio cuore non so per quale motivo scalpiti cosi, se per la paura o per la gioia. Ma nonostante questo voglio godermi questa sensazione. So già per certo che James Forbix diventerà il mio nuovo incubo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 08, 2019 ⏰

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