stay

ii

lalisa's pov

- prima dovrei chiamare i miei genitori, tanto per sapere se sono d'accordo. - dice imbarazzata guardandosi i piedi.

sorrido.

così vive ancora coi genitori?

- non preoccuparti! se vuoi possiamo passare da casa tua, così vedono che non sono una cattiva persona - le faccio l'occhiolino e lei sorride.

che carina

- abito qua di fronte. - annuncia dopo poco.

- felice di averti come vicina di casa! - esclamo sorridente battendo le mani.

la vedo arrossire e mi costringo a non pensare male.

è impossibile innamorarsi in così poco.

e poi, andiamo, chi mai si innamorerebbe di me?

- andiamo? - chiedo, sempre con un sorriso.

lei scuote la testa in segno d'approvazione e mi fa strada.

una volta arrivate, mi preparo mentalmente per fare una buona impressione.

come saranno i suoi genitori?

severi? dolci? invadenti?

- buonasera, lei è lalisa. abita di fronte a noi. - 

- buonasera lalisa. - il padre non si è neanche girato a guardarci, ha fatto un cenno col capo senza mai staccare lo sguardo dal suo computer.

- buonasera. - dico inchinandomi, sempre con un sorriso educato stampato in volto, ancora sulla soglia della porta.

- vorrei andare a cena con lei, se per voi non è un problema.-

- lalisa, avete un fidanzato? -

oh caspita, mi sta dando del voi

sembro così vecchia?

- no, signore. -

- perchè nessun ragazzo mai ti vorrebbe o per tua decisione? -

prendo un respiro profondo.

che persona irritante.

- perchè mi piacciono altre cose al momento - dico con fermezza.

ero indecisa se fare coming out o rimanere sul vago, ma per ora è meglio la seconda.

jennie non sembra una cattiva ragazza, anzi.

sembra abbia bisogno di un'amica.

- studi? -

- ho frequentato il liceo scientifico. -

mento.

se dicessi che vengo da un artistico mi darebbe per matta e le mie possibilità di conoscere la figlia andrebbero in fumo.