"1.... 2.... 3...."
Conta Clorofilla prima di tirare con uno strattone la mia faccia fuori dalla tazza del cesso.
"Grazie, Clori"
Le dico, asciugandomi la faccia con un asciugamano. Lei mi guarda con aria ammonitrice e insieme materna.... mi ricorda mia madre, prima che fuggisse in Messico lasciandomi da sola con mio padre.
Evidentemente vuole sapere chi è stato a ficcarmi con la testa nel wc.....
Mi metto con il mio insignificante culo scolpito da Michelangelo poggiata sul bordo del lavandino e sospiro.
"È stato Michele..... non gli ho fatto copiare durante la verifica e quindi si è vendicato".
"Ma vedi tu che stronzoooo!" si arrabbia Clorofilla, la rossa ha sempre avuto un caratterino focoso, forse perché ha i capelli color peperoncino.
"Lo so.... lo so".
"Dovresti parlarne con gli insegnanti o far intervenire il preside" suggerisce una ragazza... ma ha gli occhi marroni quindi la sua opinione non conta un cazzo.Clorofilla ci riflette un attimo e poi mi prende sotto braccio.
"Lo sai come sono fatti i ragazzi, hanno bisogno di essere dei trogloditi per darti capire quanto ci tengono a te. Prendi il mio ragazzo Cristonfone..... lui ha i tegami tutti scassati a furia di darmeli in testa.... ma mi fa sentire protetta a modo suo".
"Dovresti chiamare la polizia, lo sai?!".
"STAI ZITTA OCCHI MARRONI" rispondiamo all'unisono, cacciandola fuori dal bagno.
Io ci rifletto un attimo.............. Un attimo che dura molto...... Molto tempo........ Forse troppo......
"Sì, Clori, forse hai ragione tu. La sua è solo una scorza dietro cui si nasconde un animo profondo e sensibile!"
STAI LEGGENDO
La vendetta di Hope
Teen FictionQuesta storia è volta, palesemente, a paraculare tutti gli stereotipi presenti nelle storie propinate alle ragazzine da autrici dal talento... discutibile. Tutto, in questa storia, è talmente esagerato che bisogna essere ottusi per prenderlo sul ser...