Lucy sentì una mano che le accarezzava il volto. Aprì gli occhi. Era Francis. Lo vide sorridere. Sorrise a sua volta. Cercò di non fargli notare che era arrossita. Era suo fratello. Non poteva. Non c'era niente di più sbagliato che provare qualcosa per lui. Doveva rassegnarsi. E poi il suo era sicuramente un amore non corrisposto. Chi poteva mai amare una come lei? "Perché piangi adesso?" La risvegliò la voce di lui. "Che dici non sto piangendo!" Provò a sfiorare il volto con la mano. Calde lacrime scendevano senza sosta. Se le asciugò. Non voleva mostrarsi debole. Lei doveva essere un tipo forte che qualsiasi cosa fosse successa si sarebbe sempre rialzato. Suo fratello non era forte. Aveva bisogno della forza di lei per andare avanti. Lucy non poteva deluderlo. Accarezzò il volto del fratello. Lo vide sorridere. Lucy sorrise a sua volta. Le labbra erano vicine. Un urlo riscosse entrambi. "Muovetevi. Dovete andare a scuola" Lucy si allontanò dal ragazzo e scostò la coperta, scendendo poi dal letto. Era la madre. Le sarebbe preso un colpo se li avesse visti così vicini. "Arriviamo, mamma". "Guardate che non scendete subito, non vi porto a scuola! Io devo andare a lavoro. Non dimenticatevelo!" "Sì, mamma, scendiamo subito!"urlò Francis. Lucy sorrise. Nonostante tutto trai due Francis era l'unico a tenere a bada quella donna. Lucy invece con il suo carattere forte e duro la faceva solo arrabbiare. Scesero insieme le scale, mentre Lucy si vestiva scendendo i gradini sotto lo sguardo perplesso della madre. "Lucy!" "Tu avevi detto di muoverci, no?" Prima che la madre potesse ribattere, prese lo skateboard e uscì di casa correndo, fondandosi l'attimo dopo in macchina. Francis la seguì. Sentì la porta chiudersi dietro di loro. La madre non li avrebbe accompagnati. Avrebbe dato le istruzioni alla macchina e poi se ne sarebbe andata all'azienda. Lucy si voltò verso il fatello. Non sapeva cosa pensare. Tra loro due c'era stato qualcosa, no? Se non li avesse interrotti la madre...... Guardò fisso il fratello. Che anche lui provasse qualcosa? Lo vide voltarsi verso di lei e poi arrossire. Gli sorrise. Se non ci fosse stata la madre, forse....... Cercò di non farsi vedere dalla donna, che si trovava fuori dalla macchina, e si sporse verso di lui. Appoggiò il seno sul petto del ragazzo. Era un peccato che fossero entrambi vestiti, ma non importava. Alzò il viso. Le loro labbra erano di nuove vicine. Però lui stavolta la spinse lontano. "Scema, che fai!" urlò tutto rosso. "Sto provando a baciarti!" "Siamo fratelli, non possiamo. E c'è la mamma fuori!" Lucy guardò il fratello. "E poi sei troppo piccola per queste cose, Lucy. Hai solo 14 anni" Lei lo guardò storto. Odiava quando suo fratello faceva così. Che lei avesse 14 anni e lui 20 anni non voleva dire che lui fosse molto più esperto. Lui non si intendeva affatto di sesso! Lei sapeva tutto sull'argomento. Aveva letto tutto il materiale possibile! Poi aveva letto ogni tipo di manga, libro o altro sull'argomento. Si era spinta perfino a guardare dei film! Lui cosa aveva visto di tutto ciò? Assolutamente niente! Era solo un ingenuo che non sapeva come andava il mondo. Forse anche per questo lo amava! Il loro mondo si basava sul sesso, no? Non erano divisi tra alpha e omega? Certo loro due erano sicuramente due alpha, ma a lei non importava! Sentì la voce della madre dare l'indirizzo della sua scuola e dell'università del fratello alla macchina. L'attimo dopo la porta si era chiusa e con un rombo di motore l'automobile partì. "Senti per quanto riguarda prima. Davvero credi che io sia troppo piccola per fare sesso?"
STAI LEGGENDO
Omegaverse:My love story. Libro:I love my brother
Roman pour AdolescentsUna società in cui la popolazione è suddivisa in due parti: di cui una schiava e sottoposta, gli Omega, il cui compito è solo quelle di fare figli e un'altra fatta di individui forti e potenti, che considerano gli altri alla stregua di animali o ogg...