Residui magici

8 3 0
                                    


Tamlin prese un respiro per calmare i nervi. Sentiva la sua parte più animalesca pronta ad uscire per aggredire Rhysand, anche Lucien stava trattenendo tutto se stesso. Solo Fayre sembrava calma. Tamlin se ne accorse e la cosa lo infastidì parecchio. 

<<Vuoi che venga con te ora?>> Disse la frase con ancora più pacatezza. Rhysand sorrise. 

<<Oh mia cara, non sai quanto io ti adori...>> gli artigli di Tamlin uscirono fuori<<...giocare con te è più divertente rispetto a farlo con questi due, sempre così facili da provocare e manipolare. Tu invece no, sei più ostica e mi piace. Mi divertirò molto a ''giocare'' con te.>>  

Tamlin scattò, fu un lampo argentato. In un istante fu addosso a Rhysand completamente trasformato nella sua forma bestiale. Con le zampe artigliate aveva bloccato a terra il signore della corte della notte. Questi però non reagì trasformandosi a sua volta ma rimase a terra con le zanne di Tamlin a pochi centimetri dal viso. Poco prima che queste si chiudessero sul suo collo un urlo lo blocco. 

Feyre era a terra con Lucien accanto che si teneva il braccio. Emanava una luce bluastra anche sotto la stoffa del vestito.  Gli occhi di Tamlin la fissarono e poi si posarono su Rhysand. 

<<Ah quello, dopo che ho riottenuto il pieno controllo dei miei poteri ho pensato di...assicurare la mia sopravvivenza. Sai com'è, fregato una volta si impara la lezione>> 

Tamlin si sollevò da lui per riprendere la sua forma naturale. <<Che cosa le hai fatto?>> 

<<Guarda guarda, sembra che il cucciolotto buono e mansueto che ama implorarmi è ritornato. Non so se essere contento o dispiaciuto. Ma torniamo a noi, per rispondere alla tua domanda, ho semplicemente rafforzato il mio legame con Fayre. Il suo braccio, il mio marchio, il nostro accordo e la mia sopravvivenza. Tutti elementi ormai collegati. Tranquillo però non voglio affaticare il tuo cuore di pietra con altri dispiaceri, la sua vita non è in pericolo. Ma se mi uccidi gli potrebbe saltar via un arto...>> Sorrise beffardo <<Non sono mica crudele come la nosta ex regina no?!>> Dopo essersi alzato si diresse verso Fayre, ancora a terra ma non più dolorante, le porse una mano per aiutarla ad alzarsi. Ricevette solo uno schiaffo mentre era chinato. 

Fayre si sollevò da sola. <<Non hai risposto alla mia domanda>>  Lo sguardo dell'ormai nuova Fae era gelido. Se la scoperta di quello strano incantesimo che li legava aveva scioccato Lucien e Tamlin a tal punto da renderli inermi, non era bastato a domare il carattere di Feyre, anzi lo aveva incendiato ancora di più. 

Rhysand si massaggiò la guancia. <<Una settimana al mese, partiamo ora e torniamo fra sette giorni esatti>>  Dopo aver finito quella frase si udirono dei nitriti. 

Poco lontano dal Roseto era arrivata una carrozza trainata da sei cavalli neri. Nessun cocchiere li guidava ma sembravano sotto le direttive di qualcuno.  Rhysand fece un inchino <<Mia dolce signora, la vostra carrozza attende. Vogliate salutare i vostri amici e il vostro amato>> Senza aggiungere altro si diresse verso la carrozza. Appena arrivato lo sportello si aprì da solo facendolo entrare, Feyre osservo che l'interno di quella cosa sembrava deformato da una strana ombra nera che si trovava all'interno. 

Dopo posò lo sguardo su Tamlin. Non disse nulla, si avventò su di lui baciandolo e stringendolo. <<Mi dispiace che tu debba sopportare tutto questo>> lui le prese il viso fra le mani. <<Sopporterei tutto per amore>> <<Non voglio rovinare la festa agli altri, di loro che sono partita solamente domani>> fece di si con la testa e le posò le labbra sulla fronte. 

Lucien rimase li fermo a osservare la scena per poi vedere l'amica andarsene dopo un fugace saluto con la mano. Un semplice gesto che gli mise molta angoscia, così come vedere Tamlin fermo e impassibile che guardava la carrozza andare via. Gli si avvicinò <<Dobbiamo trovare una soluzione. Ci deve essere!>> 

<<Lo penso anche io, la cosa è molto strana secondo me>>


Passarono tre giorni. Lucien era partito il giorono seguente alla partenza di Fayre e Tamlin invece era rimasto nei propri territori a innalzare nuove difese magiche. Aveva anche mandato qualche esploratore oltre il confine umano per controllare la situazione in casa di Feyre e in generale in quei territori. Tutto pur di distrarsi dai suoi pensieri. La mancanza di Feyre si faceva sentire ma la cosa che più lo tormentava era la propria debolezza nei confronti di Rhysand. In un piccolo angolino del suo animo, forse il più infantile o il più guerrafondaio, si era sentito ancora più sollevato per il riottenimento dei suoi poteri. Proprio perché grazie ad essi poteva di nuovo considerarsi completo e non inferiore a nessuno delle altre corti, soprattutto a quella della notte. 

Non li odiava per quello che avevano fatto a suo padre e i suoi fratelli, in un certo senso ai suoi occhi meritavano quella fine, era una questione diversa. Odiava la brutalità insensata, fine a se stessa, i giochetti mentali di Rhysand gli avevano sempre dato fastidio.  Era in un certo senso il suo opposto in tutto. Quei pensieri gli diedero il mal di testa, uno strano dolore concentrato e martellante. Restò seduto nella nuova biblioteca. Aveva recuperato molti tomi in così poco tempo, molti presi nella vecchia dimora sotterranea di Amarantha. Era stato Lucien a suggerirlo prima che anche altri signori ci pensassero. Quel pensiero lo distrasse dal dolore e lo fece concentrare su quello che leggeva. Antiche magie e incantesimi erano nascosti in quelle parole. Pozioni antiche e storie di un epoca che persino a lui sembravano distanti. 

<<Te lo avevo detto che era una buona idea prendere tutto>> Lucien era ritornato e se ne stava ad osservarlo da qualche minuto. In viso aveva un sorriso, ma la sua espressione sembrava stranamente preoccupata. 

<<Com'è andato il viaggio?>> Tamlin tornò con lo sguardo sul libro mentre l'amico gli si avvicinava. 

<<Non molto bene, ho scoperto alcune cose ma non belle e non riguardanti il problema con Feyre. O almeno spero non ci siano collegamenti diretti alla cosa>>  Prese un libro e si mise a sfogliarlo pigramente. 

<<Parla chiaro per favore c'è già Rhysand che...>> il dolore si fece più acuto in testa<<<...parla per enigmi, la cosa inizia a darmi sui nervi>> 

Lucien chiuse il libro e lo rimise a posto. Ai avvicinò all'amico e si sedette davanti a lui. <<Sembra che stiano succedendo strane cose nelle altre corti, molto strane. Come se qualcuno si divertisse a fare scherzi, sempre più di cattivo gusto e a volte anche tanto gravi da sembrare dei veri e propri attacchi alle corti. Non ci sono stati morti ma solo qualche lieve ferito. Ma la cosa va sempre peggiorando. In oltre alcuni Fae che erano costretti a vivere accanto Amarantha hanno iniziato a comportarsi in modo strano. Aggressivi, scontrosi, lunatici, li descrivono così>> 

<<Forse sono scontenti della loro nuova condizione, magari stavano meglio con lei>> Tamlin pareva poco interessato. 

<<Ci avevo pensato anche io, ma sembra che molti di questi, se non tutti, la odiassero proprio. Molti hanno visto i propri famigliari uccisi per suo orsine, altri ridotti in catene o in marionette nelle sue mani. Io penso che la cosa sia molto più grave>> 

Tamlin chiuse il libro. Quelle ultime parole lo avevano stranamente colpito. Forse aveva letto qualcosa al riguardo in quei giorni.  Si alzò per prendere un altro volume. Lo trovò quasi subito e lo porse a Lucien. 

<<Residui magici....>> Lucien guardò con preoccupazione Tamlin dopo aver letto quelle parole. 


La corte di Rose  Artigli e RicordiWhere stories live. Discover now