Capitolo 8

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Alexandria's POV

Oggi dovevo uscire ancora con Ermes, ma sinceramente mi stava stufando. Era simpatico e attraente ma alla fine non avevamo molto da dire, non sentivo più nulla mentre mi baciava..e dubitavo seriamente di aver mai sentito qualcosa.

Pensandoci su decisi che avrei visto come si sarebbe svolto l'appuntamento e poi avrei deciso il da farsi.

In questo momento mi trovavo sulla sdraio a prendere il sole, erano le dieci passate del mattino e mi trovavo in spiaggia con Sarah accanto. Avevo la gola molto secca, così decisi che sarei andata a prendermi un cocktail per rinfrescare il mio palato.

Mentre mi dirigevo verso il bar guardavo il mio sfondo, inutile dire che ogni volta mi creava un ghigno divertito sul viso, ma proprio in quel momento sbattei contro qualcosa, o meglio qualcuno! Mi sa che la foto lo aveva invocato, perché mi trovai di fronte un Johnatan favolosamente odioso. Si accorse subito del mio sfondo e una smorfia si formò sul suo volto, non persi altro tempo per punzecchiarlo un po' "Visto che bello il mio sfondo? Per caso ti ricordi quel momento..si proprio quello in cui ti ho stracciato!" E ridendo lo superai..ma lo senti parlare "Ridi pure intanto non sai che scommessa hanno fatto la tua migliore amica e il mio." Lo disse in un tono così serio che non potei non accendere la mia curiosità e tornare sui miei passi per ascoltare cosa aveva da dire ' ti ascolto' così fece un pausa e sputò tutto di un fiato "Si da il caso che abbiano scommesso prima della vacanza che ci avrebbero fatti stare insieme e se fosse successo sarebbero andati a letto insieme..non lo sapevi?" Non potevo crederci, rimasi a bocca aperta e dopo quella che mi sembro un'eternità risposi "E dove lo avresti scoperto?" Lui mi guardò fisso "Ieri sera é scappato dalla bocca di Christian..begli amici che abbiamo..comunque non che mi freghi molto quello che fanno..amen" quelle ultime parole le disse distogliendo lo sguardo ma comunque mi fecero un po' male, così senza rispondergli mi diressi verso la sdraio per prendere le mie cose e allontanarmi da lei.

Sarah se ne accorse subito e con faccia interrogativa mi segui continuando a chiedermi cosa non andasse, ma non avevo voglia di fare una scenata davanti a tutti così non le risposi..ero così arrabbiata.

Arrivate in camera quasi le sbattevo la porta in faccia lasciandola fuori e in quel momento si arrabbiò anche lei e sbottò "Ma che cazzo ti prende Alexandria?"..cosa cazzo mi prende?!Urlai "Cosa cazzo mi prende?Bhe adesso te lo dico subito..ho una stupida scema come migliore amica che scommette su di me per portarsi a letto un ragazzo, ecco cosa mi prende!" Sarah sgranò gli occhi "Chi..chi te lo ha detto?" Ero rossa in viso dalla rabbia, ero sicura che le mie orecchie stessero fumando "Me lo ha detto poco fa Johnatan sai? Ieri sera é scappato dalla bocca di Christian.." La sentì imprecare sotto voce e poi disse "Io..non era previsto, è spuntata così e ho accettato senza pensarci..mi, mi dispiace!" Non mi bastavano in questo momento le sue scuse "No, adesso un mi dispiace non mi basta..fottiti Sarah. È così dicendo uscì sbattendo la porta e andando verso il mio appuntamento, non ne avevo proprio voglia.

Appena mi vide Ermes mi baciò e ancora una volta sentì meno che zero..così decisi su due piedi che era arrivata l'ora di smetterla perché tanto lo sapevo che lo stavo solo illudendo.

Così presi coraggio "Ermes, ti devo parlare" lui mi sorrise e mi disse "Dimmi tutto Lex" feci un sospiro "Sei un ragazzo davvero bello e simpatico, ed é anche per questo che non posso più illuderti, non provo nient'altro che una bella amicizia tra di noi..quindi ti andrebbe di restare solo amici?" Vidi che non erano le parole che si aspettava ma con un sorriso forzato rispose "Capisco e anche se mi dispiace va bene se rimaniamo amici ma almeno ti va di passare comunque un pomeriggio con me da amici?" Io gli sorrisi, grazie al cielo aveva capito, e gli risposi " ma certo che mi va, andiamo a giocare a carte sotto l'ombrellone..grazie al cielo avevo acquisito un nuovo amico che mi stava facendo pensare ad altro.

Passammo un pomeriggio piacevole a parte quando vidi Christian, gli lanciai occhiate omicide è così lui capì che sapevo della scommessa, in quel momento se la diede a gambe.

Pensai inoltre a quanto fossi arrabbiata con Sarah..si ero sbollita ma comunque non avevo ancora superato la cosa è non ero pronta a perdonarla subito, quello che aveva fatto non era stato affatto bello.

Quando entrai in camera la trovai nella sua solita posa sul divano, ad aspettarmi..non la d gmail di uno sguardo e filai dritta in bagno a farmi una doccia per prepararmi alla cena della serata.

Quando ebbi finito di prepararmi, mettendomi un vestito lungo fino alle caviglia e senza spalline nero, con zeppe nere coordinate, vidi che anche Sarah era pronta..con un vestitino azzurro che le arrivava al ginocchio e i tacchi bianchi..decisi di rivolgerle la parole soltanto per chiederle se era pronta ad andare a mangiare "si certo Lex, andiamo pure" mi disse un po' agitata.

Quando arrivammo nella sala ristorante vidi che il nostro solito tavolo era occupato e girandomi vero di Sarah vidi che ci stava venendo in contro il sommelier che ci disse che la nostra cena non l'avremmo consumata in hotel..guardai un secondo Sarah e vidi ansia nei sui occhi..che cosa aveva architettato adesso?

Ci portarono fino in spiaggia e ci fecero salire su di un gommone che ci portò su di uno yacht, lì dei camerieri ci scortarono fino sulla prua dove vi era un tavolo, rimasi a bocca aperta dalla bellezza di quel momento e Sarah incominciò a parlare "Lo so che ho fatto una cavolata con quella scommessa, ma in quel momento non stavo pensando lucidamente, hai visto che effetto mi fa Chris..mi dispiace davvero moltissimo e ti prometto che annullerò la scommessa e che non ci sarà più in gioco niente per quanto riguardano i tuoi sentimenti..mi dispiace davvero tantissimo averti fatto del male, ti prego perdonami..ho fatto si che ci facessero mangiare qua perché so quanto ti piacciano queste atmosfere e ho anche un regalo" facendo così tirò fuori una scatolina e me la porse "spero ti piaccia, so che non é chissà cosa ma non mi sono dimenticata certo di ciò.." Aprendola trovai una cavigliera carinissima e molto elegante..mi ricordai come era iniziata quella tradizione..avevamo sedici anni e ci trovavamo a fare casino una settimana in campeggio sulle coste italiane della Liguria..avevamo trovato un negoziato carinissimo dove vendevano braccialetti e cavigliere, ne avevamo trovate due uguali bellissime e ce le eravamo regalate a vicenda, promettendo che lo avremmo fatto ogni estate.

Mi salirono le lacrime agli occhi, come potevo non perdonarla, si aveva fatto una stupidata..ma come facevo a stare arrabbiata dopo questo? L'abbracciai con slancio e le dissi "come faccio ad essere ancora arrabbiata con te? Non posso..a volte sei così stordita ma ti voglio troppo bene..sei la miglior peggior amica e sorella che si possa avere, grazie" lei sorrise e abbracciandomi ancora una volta ci dirigemmo verso il tavolo per goderci una serata tra amiche!

Parlammo di tutto e decidemmo che saremmo andate quel sabato a ballare con Christian e Johnatan..era troppo entusiasta e non potei dire altro che si.

La serata fu stupenda e ci dirigemmo poi, piene come maiali, in camera..dove ci buttammo immediatamente sulla prima superficie morbida capitata a tiro, in preda ad un abbiocco mega-galattico.

Douche BagDove le storie prendono vita. Scoprilo ora