Capitolo 2:Ansie e Paranoie

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Il giorno seguente mi alzai tardi dato che non dovevo seguire ancora le lezioni, mi alzai alle 10:30 ma restai al letto fino alle 11:00 col computer sistemato sulle ginocchia a perdere tempo su Instagram...
Mentre scrollavo vari post e meme divertenti mi continuavano ad arrivarmi notifiche sul cellulare, aprii whatsapp e mi ritrovai un gruppo con Abby, Lilith, Maryl, Jason,Luke e Liam, arrivavano più di 200 messaggi ogni quarto d'ora, inizialmente li feci scorrere velocemente e non li lessi nemmeno, ma dopo un po' quando mi misi a lavorare per dei compiti di psicologia da consegnare l'anno successivo e il telefono nonostante il silenzioso lo vedevo vibrare ogni due secondi decisi di vedere di cosa stessero parlando. La maggior parte dei messaggi erano complimenti: "Siete tutte stupende😍"
"Siete le migliori!!"
"Ringrazio di cuore Abby che ci ha fatto conoscere le ragazze più stupende al mondo!!❤️" ecc...
Inizialmente pensavo che fossero dei così bravi ragazzi, dolci e gentili, infatti gli feci dei complimenti a mia volta: "grazie mille ragazzi, siete unici, vorrei esistessero più ragazzi come voi🥰" E andò avanti così per qualche ora.
Ad un tratto durante la chat Liam propone di vederci, quello stesso pomeriggio, accettammo tutti, perché no? Infondo volevo conoscerli meglio, dei ragazzi così carini e così gentili non capitano tutti i giorni, così ci demmo appuntamento per le 17:30 a Time Square.
Il resto della mattinata lo passai a finire il mio compito di psicologia e verso mezzogiorno, insieme a Sarah decisi di andare in maneggio. Presi la bici, anche se avevo la patente non avevo ancora abbastanza soldi per permettermi una macchina, dovevo mantenere me, Sarah e Black Storm e in più dovevo pagare le bollette della casa e le quote universitarie. Fú in quel momento che mentre iniziai a pedalare com Sarah al guinzaglio dietro di me, pensai che forse avrei dovuto cercare un lavoro part-time e decisi che tornata a casa avrei avuto tempo per scrollare degli annunci su internet o sui giornali, sul New York Times ci sarebbe stata di sicuro qualche offerta di lavoro per un salone o qualcosa di simile.
Ero assorta dai pensieri quando pedalavo per la stradina sterrata, ormai fuori città che portava al maneggio e ad un tratto da un incrocio spunta fuori un'auto, la presi in pieno.
Fortunatamente né io né Sarah ci facemmo nulla, ma il conducente dell'auto scese molto arrabbiato, mi squadrò dall'alto al basso, non ero preparata, mi comparve davanti un ragazzo alto e muscoloso dai capelli neri e ricci, aveva gli occhi verdi e profondi e dopo poco mi ci perdi dentro, a tal punto che restai a bocca aperta per quelli che a me sembrarono dieci minuti.
"Beh, che hai da guardare? Guarda la mia auto piuttosto!" Disse lui alzando il tono di voce.
Okay sarà stato anche un bel ragazzo, ma non poteva alzare così il tono di voce, è vero che ero soprappensiero, ma lui aveva uno stop che non ha rispettato.
"Ehy per tua informazione solo perché sei un newyorkese non devi urlare e comportarti come tutti gli altri americani di questa città!" Risposi io a tono.
"Guarda cosa hai fatto alla mia auto! Ripagherai tu il danno ovviamente"
Era un auto rossa sportiva e anche solo un'ammaccatura sarebbe costata più del totale dei soldi che possedevo, non avevo i soldi per mantenere me e i miei animali, figuriamoci per far riparare un auto sportiva!
"Io non ho abbastanza soldi, sto cercando un lavoro part-time, devo mantenere me, il mio cane e il mio cavallo" Dissi guardandolo con gli occhi di un cane bastonato.
"Non c'è problema, ho un bar, il Werther up e cerco una partner. Il mio numero è 3262554006. Inizierai domani alle 8:00...o e a proposito, per tua informazione non sono newyorkese, vengo da Toronto" Disse facendomi L'occhiolino per poi rimontare in auto e andare via, che faccia tosta!
Continuai a pensare a quando quel ragazzo fosse tanto bello quanto insopportabile e avrei dovuto anche lavorare per lui, almeno per avere soldi per far riparare la sua auto. Continuai a pensare a lui fino a quando non scorsi tra i gli alberi della campagna l'insegna della scuderia: New York riding accademy
Continuai a pedalare e entrai nella scuderia, salutai tutti i presenti e andai al recinto di Black Storm e lo trovai agitato come al solito

Entrai e mi avvicinai piano, parlandogli a bassa voce e mostrandogli gli zuccherini che avevo nella mano, dopo un po' riuscì a farlo calmare e mi venne incontro dolcemente, l'avevo chiamato Balck per il colore del suo mantello e Storm per il suo c...

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Entrai e mi avvicinai piano, parlandogli a bassa voce e mostrandogli gli zuccherini che avevo nella mano, dopo un po' riuscì a farlo calmare e mi venne incontro dolcemente, l'avevo chiamato Balck per il colore del suo mantello e Storm per il suo carattere, quando lo conobbi per la prima volta nessuno gli avrebbe dato un soldo di fiducia, in passato è stato un campione di salto in alto, ma dopo un brutto incidente era stato venduto al mattatoio perché stato giudicato incapace di gareggiare, lo comparai subito, era spaventato e molti cercarono di mettermi in guardia da lui ma appena lo vidi me ne innamorai e adesso era tornato un campione e tutti lo reputavano un campione.
Dopo averlo calmato gli misi i finimenti e ci allenammo, dopo l'allenamento gli diedi avena e fieno e ovviamente da bere, poi restai con lui a fargli compagnia nel paddock, dove lui, Sarah e Toby, il cane di una mia amica  si divertivano sempre a correre.

Ad un tratto controllai l'ora, era l'una e quaranta, era passato tutto quel tempo senza che me ne rendessi conto!Salutai Toby e Black Storm riempiendolo di baci e carezze, per poi andare via con Sarah che tirava per restare lì: "Andiamo Sarah, o f...

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Ad un tratto controllai l'ora, era l'una e quaranta, era passato tutto quel tempo senza che me ne rendessi conto!
Salutai Toby e Black Storm riempiendolo di baci e carezze, per poi andare via con Sarah che tirava per restare lì: "Andiamo Sarah, o faremo tardi per pranzo!" Dissi e lei subito mi venne dietro, era un golosona.
Tornammo a casa mangiammo, dopo pranzo io e Sarah guardammo una seri tv su Netflix: Pretty little liars, la mia preferita e prima che me ne rendessi conto erano già le 17:00! Dovevo muovermi, mi feci i capelli mossi e dopo un po' trovai anche un bell'outfit

Tornammo a casa mangiammo, dopo pranzo io e Sarah guardammo una seri tv su Netflix: Pretty little liars, la mia preferita e prima che me ne rendessi conto erano già le 17:00! Dovevo muovermi, mi feci i capelli mossi e dopo un po' trovai anche un b...

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Una maglietta nera con un alieno, dei jeans corti e delle calas a rete.
Poi uscii e ci incontrammo alle 17:30.
Andammo a fare una passeggiata e camminammo a lungo finché Luke e Jason non proposero di andare a prendere qualcosa da bere. Quando andammo e finalmente ci riuscimmo a sedere gli raccontai dell'incontro con quel canadese tutto muscoli e niente cervello, finché  Maryl non prese da parte me e Lilith per parlarci:
"Ragazze ma non vi sembra sospetto..."
"Cosa?" Dicemmo io e Lilith contemporaneamente
"Che li conosciamo da meno di 24h e sono già così gentili!" Continuò
"Insomma, ho paura che facciano finta di essere così gentili e dolci..."
"Ha ragione, è un po' bizzarro" Disse Lilith.
Io ci pensai e effettivamente concordai con loro.
Ora avevo paura, paura che potesse succedere qualcosa, anche perché notai la vicinanza tra Abby e Luke.
Cercai di continuare a comportarmi normalmente ma era difficile ora che avevo quelle paranoie.
Comunque il resto del pomeriggio passò velocemente tra ansie, paranoie e sospetti. Quella sera tornata a casa andai a letto tardi perché il giorno dopo mi sarei dovuta svegliare presto ma non riuscii a dormire per i sospetti e ogni volta che mi arrivava una notifica sossultavo...
Fine capitolo.

Paranoid (Eliza's pov)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora