Capitolo 2

198 5 0
                                    

Quando mi svegliai,sentii una voce dall'auto parlante.

"Cari signori passeggeri,vi comunico che tra pochi minuti saremo arrivati a Los Angeles"

Non ci credevo,stavamo per arrivare a Los Angeles, una città completamente nuova per me...

Scendemmo dall'aereo pochi minuti dopo.

Ci venne a prendere una navetta,per portarci alla nostra nuova casa,che John ci regalò,per questo favore che gli dovevano fare i miei genitori.

La macchina partì,e vedendo fuori dal finestrino osservavo,come era cambiato il paesaggio dall'Italia all'America. Vedevo tutte quelle palme,con quel rosa-violaceo che dipingeva il cielo,vedevo il mare a poco passi dalla casa e il sole anch'esso stanco se ne stava andando a riposare.

Appena scesi dalla macchina,il segretario di John ci portò a vedere la nostra nuova casa,era grandissima,non era una villa comune,era come un castello,anzi anche più grande,il giardino era immenso,non ci avevo fatto caso che quando entrammo,c'era questo grande cancello,all'entrata della casa c'era una fontana bellissima,poi entrammo,il segretario ci presentò la governante,e anche le domestiche,ma ne erano tantissime,e non le conoscemmo tutte,poi la governante mi fece vedere la mia stanza,mentre il segretario mostrava la casa ai miei,mio fratello invece se ne andò di conto suo,esplorando la casa. Entrai nella mia nuova stanza. Non ci crederete ma,la mia stanza era quasi più grande della mia vecchia casa,corsi direttamente verso la porta dell'armadio,non era un armadio era un altra stanza dove c'erano vestiti di ogni tipo,io ero scioccata,poi me ne andai nel salotto della mia camera e mi stesi sul divano sfinita.

Mi addormentai senza accorgemene,e quando mi sveglia era già mattina,sentii dei passi provenire dall'entrata della mia stanza,"chissà chi è a quest'ora" mormorai,poi vidi la governante.

"Ciao sono la governante di questa casa mi chiamo Sofia,e volevo dirti che devi alzarti perché devi andare a scuola" disse con l'aria un po' goffa

Mi venne un po' da ridere,ma poi divenni seria e dissi..

"Scuola(?) giusto devo andare a scuola"

Presi i vestiti e l'intimo e corsi in bagno a farmi una doccia,presi il mio accappatoio e mi avvolsi dentro,poi mi asciugai i capelli,solo con l' accappatoio uscii dal bagno,e mi vestii.

Scesi giù,ma mi dimenticai di chiedere dove stava la cucina,così mi dissi "dai è solo una cucina,c'e la posso fare a trovarla da sola" mi sbaglia,mi ero persa,nella mia stessa casa.

Poi girovagando vidi una porta molto bella,un po' strana,non era come le altre,chissà dove portava(?)

Stavo per aprila quando udii una voce gridare "ariana! Ferma! Ma dove eri andata,sono venuta in camera tua e non c'eri!" Disse mia madre con un tono severo.

"Volevo venire in cucina ma mi sono persa.."dissi io dispiaciuta.

"Vieni che ti porto io in cucina,fai colazione e subito dopo devi andare a scuola..!"

"Va bene"

[.....]

#SPAZIOAUTRICE

Ciao ragazze e ragazzi, vi è piaciuto questo capitolo? Cosa farà ariana ? Si metterà di nuovo nei guai? È la scuola ? Scopritelo nel prossimo capitolo,mi raccomando vi aspetto a leggerlo 😉😄

Who are you?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora